giovedì 19 novembre 2009

Verso la Giornata Mondiale della Gioventù 2011. L'arcivescovo di Madrid: 40 le diocesi che ospiteranno i giovani. Importante l'aiuto delle istituzioni

Si auspica che alla GMG di Madrid nell'agosto 2011 partecipino tra il milione e mezzo e i due milioni di persone “perciò l'aiuto delle istituzioni è molto importante”. Lo ha detto ieri l'arcivescovo di Madrid, card. Antonio Maria Rouco Varela (nella foto con Benedetto XVI), presentando la pagina web dedicata all'evento (www.jmj2011madrid.com). La Giornata, che vedrà riuniti i giovani a Madrid dal 16 agosto, ha spiegato il porporato, “sarà preceduta da alcuni giorni di incontri di giovani nelle diocesi spagnole, che offrono la loro disponibilità ad accogliere giovani provenienti da ogni parte del mondo”. Finora “sono 40 le diocesi che si sono offerte di alloggiare gruppi di giovani provenienti da diocesi del mondo e sono anche molte le diocesi che hanno preso contatti e indirizzi spagnoli per vivere questi giorni di preparazione alla GMG” vera e propria. La GMG, ha ricordato ancora il cardinale, “è stata inserita nella legge dei bilanci generali dello Stato 2009-2010 come evento di interesse speciale” e ciò comporta una facilitazione rispetto agli aiuti che saranno dati alla Chiesa spagnola per la realizzazione della GMG, per esempio riguardo agli schermi per mostrare gli eventi, alla megafonia, all'energia elettrica. “Tutto ciò è gradito, perché è una spesa che risparmiamo”, ha osservato il card. Rouco.

SIR

Anno Sacerdotale. Mons. Piacenza: all'evangelizzazione non servono preti showman in tv. L'obbedienza nella Chiesa mai contro la dignità e il rispetto

''La comunicazione deve favorire la comunione nella Chiesa altrimenti diventa protagonismo individuale oppure, ed è ancora più grave, introduce divisione. All'evangelizzazione non servono i preti showman che vanno in tv''. Lo ha dichiarato mons. Mauro Piacenza, Segretario della Congregazione per il Clero, intervenuto questa mattina alla Giornata di Studio su ''La comunicazione nella missione del sacerdote'' organizzata dalla Facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce. ''Il sacerdote non deve improvvisare quando utilizza i mezzi di comunicazione e neppure deve comunicare se stesso, ma duemila anni di comunione nella fede'', ha aggiunto il vescovo, che ha concluso ricordando che ''questo messaggio può essere trasmesso soltanto attraverso la propria esperienza e vita interiore''. Mons. Piacenza ha anche diffuso oggi, nell'ambito dell'Anno Sacerdotale, un messaggio sulla ''obbedienza filiale'' dovuta dai preti ai propri vescovi: ''In un tempo come il nostro - scrive l'arcivescovo -, intriso di relativismo e di democraticismo, di vari autonomismi e libertarismi, alla mentalità corrente pare sempre più incomprensibile una tale promessa di obbedienza. Non di rado è concepita come una diminutio della dignità e della libertà umane, come un perseverare in forme obsolete, tipiche di una società incapace di autentica emancipazione''. ''Noi che viviamo l'obbedienza autentica'', conclude, ''sappiamo'' che ''mai l'obbedienza, nella Chiesa, è contraria alla dignità ed al rispetto della persona, mai deve essere concepita come una sottrazione di responsabilità o come una alienazione''.

Asca

Le esequie del Patriarca ortodosso serbo Pavle. Messaggio del Papa: testimone di fede e fortezza spirituale anche nel momento della guerra

Si svolgono oggi nella cattedrale di San Saba, a Belgrado, le esequie del Patriarca Pavle (foto), capo della Chiesa Ortodossa Serba, morto domenica scorsa all’età di 95 anni. Presente al rito, in rappresentanza del Papa, una delegazione vaticana guidata dal card. Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio. Il porporato porta un messaggio di cordoglio di Benedetto XVI indirizzato all'arcivescovo Amfilohije, metropolita di Montenegro e Locum Tenens del Trono Patriarcale della Chiesa Ortodossa Serba. Nel messaggio il Papa esprime le sue “sentite condoglianze”, assicurando la sua “unione nella preghiera con quanti piangono il loro Padre e Pastore”. Quindi ricorda che “in una lunga vita al servizio del Vangelo, il defunto Patriarca ha dato testimonianza di fede e di fortezza spirituale anche in momenti particolarmente difficili, segnati da conflitti e da guerre”. Il Pontefice chiede al Signore che “il suo esempio possa essere di conforto ai cuori dei suoi fedeli e di tanti altri uomini di buona volontà, che, spronati dalla sua perseveranza” possano impegnarsi “a vivere pienamente la fede cristiana e a servire con zelo la grande causa della riconciliazione e della pace”. Poi, ricorda “con gratitudine la generosa e calorosa accoglienza” che il Patriarca Pavle aveva riservato ai membri della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa nel suo insieme durante la riunione plenaria nel settembre 2006, a Belgrado. “Molti altri - aggiunge - sono stati i gesti di fraternità verso la Chiesa Cattolica e gli incontri tra cattolici e ortodossi avvenuti con la Sua benedizione. Possa il dolore della scomparsa del Patriarca Pavle – auspica Benedetto XVI - trasformarsi in sicura speranza della "nascita al Cielo" ed il Suo ricordo continui ad ispirare una forte crescita spirituale nel popolo che egli ha servito con dedizione e generosità. Il Suo ricordo – conclude il messaggio - sia anche un invito per tutti a proseguire il cammino del dialogo e della ricerca della piena comunione tra tutti i discepoli di Cristo”. La salma del Patriarca Pavle sarà tumulata nel monastero di Rakovica, nella periferia della capitale serba.

Radio Vaticana

Domani a Roma il primate anglicano Williams. Vedrà il Papa e il card. Kasper, ma non parlerà pubblicamente della 'Anglicanorum coetibus'

Arriverà domani in mattinata a Roma, dove si fermerà per tre giorni, l'arcivescovo di Canterbury e primate della Chiesa d'Inghilterra, Rowan Williams, che sabato 21 sarà ricevuto in udienza da Papa Benedetto XVI. Il 'primus inter pares' della Comunione anglicana mondiale vedrà anche vari capi-dicastero della Curia romana, tra cui, nel primo pomeriggio di sabato, il card. Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per l'unità dei cristiani, che per incontrarlo ha ritardato la partenza per un viaggio in Germania. A dominare i colloqui sarà la Costituzione Apostolica ''Anglicanorum coetibus'', con la quale Papa Ratzinger ha creato gli strumenti giuridici per accogliere, come gruppo e non come singoli, quei fedeli anglicani che vogliano entrare nella piena comunione con Roma. Williams, a quanto si apprende, con ogni probabilità non parlerà pubblicamente della Costituzione, almeno fino al suo ritorno in Inghilterra. Ad accompagnare il primate saranno il vescovo di Guildford, Christopher Hill, responsabile ecumenismo della Chiesa d'Inghilterra, e alcuni segretari. Domani pomeriggio Williams prenderà parte al colloquio della Pontificia Università Gregoriana sulla figura e l'attività ecumenica del card. Johannes Willebrands, in occasione del centenario della nascita. Venerdì pomeriggio alle 17 è prevista una celebrazione ecumenica nell'Oratorio del Caravita, presieduta dal card. Kasper, durante la quale l'arcivescovo di Canterbury terrà l'omelia.

Asca

Anno Sacerdotale. Aperto anche a seminaristi, diaconi permanenti, religiose e fedeli laici l'Incontro internazionale dei sacerdoti a Roma

Sarà aperto anche ai seminaristi, ai diaconi permanenti, alle religiose e ai laici che operano accanto ai sacerdoti nelle parrocchie l'Incontro internazionale dei sacerdoti che si terrà a Roma dal 9 all'11 giugno 2010, a conclusione dell'Anno Sacerdotale indetto da Papa Benedetto XVI. Ne dà notizia l'Opera Romana Pellegrinaggi che organizza a livello logistico l'incontro, sottolineando che si tratta di un ''convegno che non vuole escludere nessuno, ma anzi essere un'opportunità per tutti, poichè come ha sottolineato il Papa nel videomessaggio rivolto ai partecipanti al ritiro internazionale dei sacerdoti tenutosi lo scorso settembre ad Ars: ''In questo Anno Sacerdotale siamo tutti chiamati a esplorare e a riscoprire la grandezza del sacramento che ci ha configurati per sempre a Cristo, Sommo Sacerdote''. Nel comunicato si ricorda anche che ''ai seminaristi Benedetto XVI nell'omelia in occasione dell'apertura dell'Anno Sacerdotale si è rivolto con queste parole: ''Per essere ministri al servizio del Vangelo è certamente utile e necessario lo studio con una accurata e permanente formazione teologica e pastorale, ma è ancor più necessaria quella ''scienza dell'amore' che si apprende solo nel ''cuore a cuore' con Cristo''.

Benedetto XVI riceve il primo ministro del Bangladesh. Fra i temi la promozione di una società aperta e rispettosa e il contributo della Chiesa

Al termine dell'Udienza generale di ieri mattina, Papa Benedetto XVI ha ricevuto il Primo Ministro del Bangladesh, Sheikh Hasina (foto). ''Nel corso dei cordiali colloqui - rende noto un comunicato della Sala Stampa vaticana - vi è stato uno scambio di opinioni sull'attuale situazione in Bangladesh, sulle sfide principali che l'attendono e sugli sforzi di promuovere una società sempre più aperta e rispettosa dei diritti umani di tutti i cittadini''. ''Inoltre - prosegue la nota vaticana -, con riferimento ai regolari contatti tra le Autorità civili e le Autorità ecclesiastiche, ci si è soffermati sul contributo positivo ed apprezzato della Chiesa cattolica alla promozione umana e alla vita sociale del Paese, attraverso le sue attività educative, sanitarie ed assistenziali''. Dopo l'incontro con Papa Ratzinger, Hasina ha incontrato il card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

Asca