lunedì 6 giugno 2011

Il Papa in Croazia. Padre Lombardi: un contributo positivo per la realtà della famiglia, fondamentale per la vita della società, non fare polemica

Benedetto XVI ha voluto lanciare un appello alto e accorato in difesa dei valori più belli della famiglia. E' quanto ha detto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, all’indomani della conclusione del viaggio apostolico in Croazia. In una intervista ai microfoni di Radio Vaticana, il portavoce vaticano ha affermato che il viaggio è “riuscito pienamente, anche al di là delle aspettative che potevano avere i vescovi croati. C’è stata una risposta molto grande, molto cordiale e io direi che nell’atmosfera si sentiva che era un’accoglienza non solo da parte della Chiesa più impegnata, dei fedeli veramente convinti, ma anche del popolo”. Si è “respirato”, ha commentato, il “rapporto profondo, continuo, solido tra la Santa Sede e il popolo croato”. Nel discorso tenuto al Teatro Nazionale Croato dove ha incontraro esponenti del mondo politico, accademico, culturale e imprenditoriale, il Papa ha spiegato che il luogo dove si forma la coscienza dell’uomo, “questa coscienza ispirata dei valori oggettivi...si forma attraverso tutta la storia della vita della persona, a cominciare dalla sua infanzia, dal suo modo di giocare, dal suo modo di intrattenersi e di entrare in rapporto, in relazione con gli amici intorno a sé”. “Quindi – ha proseguito padre Lombardi –, la formazione della coscienza al vero e al bene, alla convivenza in dialogo positivo con gli altri, è qualcosa che accompagna tutta la vita e in particolare l’ambiente familiare, che è quello dove si mettono veramente le basi profonde della personalità”. Nella Messa celebrata domenica nell'area dell'Ippodromo di Zagabria, il Papa ha quindi voluto proporre “la bellezza, la grandezza, la profondità dell’ideale della visione cristiana della famiglia anche come un vero aiuto, attraverso la spiritualità, attraverso il Sacramento del matrimonio, per viverla bene, nella gioia, nella fecondità, nella costruttività”. In questo modo il Santo Padre ha voluto “dare un contributo positivo per questa realtà della famiglia che è fondamentale per la vita della società, ma che incontra tanti problemi e tante difficoltà, come vediamo in particolare oggi anche nelle nostre società”. “Quindi, quando il Papa, come a Zagabria, mette in rilievo dei rischi o fa degli ammonimenti, questo non è per fare polemica, ma è per far capire come nella visione cristiana profonda, positiva della famiglia fondata sull’amore e anche appoggiata sull’amore di Cristo, si possa dare un contributo che serve a 'salvare' i valori più belli della famiglia per tutta la società umana. Quindi, non polemica ma veramente offerta di un contributo positivo”.

Zenit

Viaggio in Croazia, padre Lombardi: sulla famiglia, il Papa ha offerto un contributo positivo per tutti

Il Papa in Croazia. Vian: ancora una volta parole semplici che toccano il cuore ricordando il non accontentarsi e la ricerca di felicità dei giovani

“Questa terra profondamente unita a Roma nel corso di tutto il Novecento è stata sconvolta da guerre e violenze - anche recenti, e non di rado rese più ignobili da false giustificazioni religiose - ma anche da dittature tra loro opposte che hanno perseguitato la Chiesa. Ebbene, in questo contesto il Papa ha innanzi tutto ricordato con forza che ‘la religione non è una realtà a parte rispetto alla società’ e che dunque non deve essere ridotta all’ambito soggettivo e privato”. Così Giovanni Maria Vian, direttore de L’Osservatore Romano, commenta il viaggio di Benedetto XVI in Croazia nell’edizione odierna del quotidiano. Vian ricorda come “il contributo della Chiesa” è “importante soprattutto nella formazione delle coscienze, che avviene in primo luogo nella famiglia, vero centro del viaggio papale”. Il Papa, sottolinea Vian, “ha ancora una volta saputo trovare parole semplici e che toccano il cuore” nel ricordare “il bisogno tipicamente giovanile di non accontentarsi, la ricerca della gioia e della felicità che abitano ogni cuore umano”. “Di fronte a questo occorre una vera ‘svolta culturale’ – conclude il direttore -, che può incidere sull’intero continente europeo. Per mantenere accesa la fiamma di quella lampada preziosa che è la fede cristiana”.

SIR

Come la fiamma di una lampada preziosa

Conclusa la prima fase della visita apostolica in Irlanda: lavoro molto proficuo, inizio 2012 sarà resa una sintesi con i risultati e le prospettive

Si è conclusa la prima fase della visita apostolica annunciata dal Santo Padre nella Lettera Pastorale ai Cattolici dell’Irlanda, in seguito ai casi di abuso commessi da sacerdoti e religiosi in Irlanda. Lo annuncia oggi una nota della Sala Stampa vaticana. In novembre la Santa Sede aveva annunciato l’inizio della visita apostolica per la quale era stato nominato un pool di 9 visitatori con il compito di esaminare le 4 arcidiocesi metropolitane di Irlanda, i seminari e le case religiose presenti nel paese. Scopo della visita non era quello di svolgere indagini sui casi individuali di abusi né un processo per giudicare eventi del passato quanto quello di “aiutare la Chiesa locale nel suo cammino di rinnovamento”. Nel comunicato diffuso oggi, la Santa Sede fa sapere che in questi mesi, i visitatori hanno svolto il loro lavoro in modo “molto proficuo, grazie alla collaborazione di tutti”. Il pool vaticano ha quindi potuto verificare i “rapporti reciprocamente esistenti fra le varie componenti della Chiesa locale, i seminari e le comunità religiose”; “l’efficacia delle procedure seguite al presente nel rispondere ai casi di abuso” e “le forme di assistenza attualmente offerte alle vittime”. La nota aggiunge: “Circa le diocesi ed i seminari, la Congregazione per i Vescovi e la Congregazione per l’Educazione Cattolica non prevedono altre Visite apostoliche. I Visitatori infatti, incontrando diverse realtà e persone, tra cui i Vescovi suffraganei, hanno potuto configurare un quadro sufficientemente esaustivo della situazione della Chiesa irlandese riguardo agli ambiti dell’indagine”. Riguardo invece le case religiose, nel comunicato di novembre si era detto che la prima fase della visita apostolica consisteva nella risposta ad un questionario che chiedeva informazioni sul coinvolgimento degli Istituti in casi di abusi, la risposta offerta alle vittime, e l’osservanza dei protocolli. Nel comunicato di oggi, si afferma che la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata “ha analizzato le risposte ai questionari” e che “secondo quanto previsto dalla metodologia adottata, seguiranno visite in loco ad alcune realtà religiose”. Il comunicato conclude ricordando che nei prossimi mesi i Dicasteri competenti “daranno indirizzi ai Vescovi per il rinnovamento spirituale delle diocesi e dei seminari”, mentre la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata “lo farà con gli Istituti religiosi”. “Per gli inizi del 2012 la Santa Sede renderà nota una sintesi complessiva con i risultati e le prospettive evidenziate dalla Visita, in vista anche della missione a livello nazionale annunciata nella menzionata Lettera del Santo Padre”.

SIR

COMMUNIQUÉ AT THE CONCLUSION OF THE FIRST PHASE OF THE APOSTOLIC VISITATION IN IRELAND

Il Papa a San Marino e Pennabilli. Tutto esaurito: in 18mila alla Messa allo stadio di Serravalle, 3mila i giovani all'incontro del pomeriggio

Nella Repubblica di San Marino cresce l’attesa per la visita pastorale, in programma il prossimo 19 giugno, di Papa Benedetto XVI, reduce dal viaggio in Croazia in cui ha posto in primo piano il tema della famiglia. La stampa italiana sta dedicando molto risalto all’appuntamento sul Titano, al punto che ieri il quotidiano dei vescovi Avvenire ha dedicato alla visita del Pontefice uno speciale dal titolo: “L’abbraccio a Benedetto XVI”. Visita che ha già fatto registrare da tempo il “tutto esaurito”. I termini per la richiesta dei pass sono scaduti lo scorso 20 maggio: saranno 18mila i fedeli che assisteranno alla Messa che il Papa celebrerà la mattina allo stadio di Serravalle, 3mila i giovani presenti all’incontro del pomeriggio a Pennabilli. Per la Messa, i cancelli dello stadio apriranno alle 7 e chiuderanno alle 8,30, per l’evento del pomeriggio la piazza sarà aperta alle 16 e chiuderà appena saranno entrati tutti i giovani in possesso del pass. Centinaia i volontari che saranno impiegati con compiti di assistenza e controllo. Saranno distribuiti acqua, cappellini, foulard e saranno a disposizione 7mila copie di Avvenire con una pagina speciale dedicata alla visita di Benedetto XVI.

Libertas.sm

Lombardi: la Lettera agli irlandesi il testo più comprensivo che il Papa ha scritto sugli abusi del clero. Egli guida con umiltà e coraggio la Chiesa

In un'intervista concessa a Intercom magazine, una risorsa pastorale e liturgica della Conferenza Episcopale d'Irlanda, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha commenta la Lettera pastorale di Benedetto XVI ai cattolici dell'Irlanda, che descrive come “il testo più comprensivo che il Papa ha scritto sulla questione degli abusi sessuali di minori da parte del clero”. Padre Lombardi afferma che la Lettera, pubblicata nel marzo 2010, ha attirato un'attenzione speciale perché è in Irlanda che la tragedia degli abusi ha colpito più fortemente la Chiesa. Ad ogni modo, chiarisce, il testo è stato scritto anche per un pubblico internazionale, visto che gli abusi hanno interessato la Chiesa universale. “Anche se alcuni passaggi della Lettera sono rivolti in modo più specifico all'Irlanda - dice padre Lombardi -, alla luce della storia cristiana e degli impegni nei confronti di un rinnovamento concreto la maggior parte del documento potrebbe facilmente riferirsi ad altri Paesi e ad altre situazioni, come l'intensa sezione dedicata alle vittime, alle loro famiglie, a quanti abusano, ai vari membri della comunità”. La questione degli abusi “ha caratterizzato drammaticamente e continua a caratterizzare la vita della Chiesa negli ultimi anni”, riconosce. “Ha lasciato ferite molto profonde e ha provocato un grave danno, soprattutto in alcuni Paesi, ma anche in tutta la comunità universale della Chiesa”. “Benedetto XVI deve guidare la Chiesa in questo tempo di crisi, e lo fa con ammirevole coraggio e umiltà, presentandoci l'esempio degli atteggiamenti evangelici che bisogna adottare e l'azione da realizzare”, dichiara padre Lombardi. Anche se i cattolici irlandesi sono stati forse i più provati dalla tragedia degli abusi, il portavoce vaticano segnala che “se si possono rinnovare e rialzare, se si possono provare degni della loro grande tradizione, allora presteranno di nuovo un grande servizio alla Chiesa in Europa e nel mondo, offrendo la loro preziosa esperienza di vera penitenza, purificazione e rinnovamento, di rinascita della vita comunitaria in cui i bambini sono protetti in modo efficace e sono sicuri nella loro crescita umana e cristiana”.

Zenit

Il 4 giugno a Southwark prime sette ordinazioni sacerdotali nell'Ordinariato di Nostra Signora di Walsingham. Altre cinquanta previste entro il mese

L'Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham ha celebrato la prima serie di ordinazioni sacerdotali sabato 4 giugno, con sette sacerdoti anglicani che verranno ordinati al sacerdozio cattolico. L'Ordinariato per ex anglicani che vogliono unirsi alla Chiesa Cattolica è stato stabilito insieme all'ordinazione di tre ex vescovi anglicani a metà gennaio. Altri due vescovi emeriti anglicani sono stati ordinati sacerdoti poco dopo. La cerimonia, celebrata dall'arcivescovo Peter Smith nella Cattedrale di Southwark, è stata la prima ordinazione di sacerdoti ex anglicani e darà inizio a un'ondata che proseguirà per tutto il mese, con oltre 50 ordinazioni previste. Cinque verranno ordinati venerdì prossimo nella Westminster Cathedral, la chiesa madre del cattolicesimo inglese, dal Primate cattolico Vincent Nichols. Hanno frequentato un programma di formazione di 14 settimane e per un giorno alla settimana hanno studiato nel seminario di Allen Hall, a Chelsea, a Londra, in vista della loro ordinazione a Pentecoste.

Zenit, SIR

www.ordinariate.org.uk