venerdì 11 dicembre 2009

Don Fortunato Di Noto: siamo al fianco di questo Papa che fa' tanto nella lotta alla pedofilia nel clero, pronti ad aiutare i vescovi irlandesi

“Ogni abuso sessuale perpetrato ai bambini è tragico, è un peccato enorme che chiede atti ferrei e duri. Anche e soprattutto se a colpire è un prete che non avrebbe mai dovuto essere tale". Alza la voce, don Fortunato Di Noto, presidente dell'associazione Meter contro la pedofilia e la pedopornografia on line, contro il fenomeno dei preti pedofili, in particolare in Irlanda, che Papa Benedetto XVI ha definito "crimini odiosi", e per cui oggi, in un incontro con l'arcivescovo di Dublino, rileggendo il Rapporto Ryan, l'inchiesta sugli abusi sessuali su 2500 banbini delle scuole cattoliche commessi tra il 1940 e il 1980, ha annunciato che prenderà iniziative in merito a carico dei responsabili. "Siamo pronti ad aiutare i vescovi irlandesi - ha dichiarato don Di Noto - del resto abbiamo stabilito un serio contatto con mons. Wilson, arcivescovo di Adelaide, nel corso dell'ultima Conferenza dei Vescovi anglofoni cattolici tenutasi in Vaticano a giugno". Don Fortunato Di Noto, pioniere nella lotta alla pedofilia, da 20 anni stà dalla parte dei bambini. Nella sua attività, con l'ausilio di volontari, ha accompagnato circa 780 casi ed è una bella realtà anche per la Chiesa. "Meter ha segnalato 175.000 siti pedofili - ricorda don Fortunato - importanti inchieste internazionali e dato speranza a tanti piccoli. Al Papa, a questo Papa, che sta facendo tanto per la lotta alla pedofilia nel clero e la difesa dei bambini, dico: siamo con Lei, Santità. Avanti con forza per i piccoli".

Gaetano Guzzardo, Giornale di Siracusa.it

Il vescovo di Dublino: la lettera ai fedeli un'idea del Papa, pronta per l'inizio dell'anno. Riorganiazzione importante nella Chiesa irlandese

L'idea di scrivere una lettera pastorale ai cattolici irlandesi scossi delle scoperte delle commissioni di inchiesta sulla pedofilia da parte del clero è venuta direttamente da Papa Benedetto XVI e non è stata frutto di una richiesta da parte dei vescovi irlandesi: a dirlo è l'arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin, che ha tenuto oggi pomeriggio una conferenza stampa improvvisata vicino al Vaticano (foto) al termine della riunione di un'ora e mezza che ha avuto oggi in Vaticano con il Pontefice, i vertici della Segreteria di Stato e quattro capi dicastero della Curia romana. Martin era accompagnato, per la parte irlandese, dal Primate card. Sean Brady e dal nunzio apostolico in Irlanda. L'arcivescovo ha anche spiegato che la lettera sarà probabilmente pronta all'inizio dell'anno prossimo, dopo Capodanno e che probabilmente ci sarà una ''riorganizzazione molto importante'' della Chiesa in Irlanda dopo questa crisi.

Asca

Natale 2009. Le Celebrazioni Liturgiche presiedute da Benedetto XVI. La Messa della Notte Santa anticipata alle 22.00

C’è grande attesa per la Santa Messa della Notte di Natale del 24 dicembre che, secondo il calendario pubblicato lo scorso 28 ottobre, si terrà alle 22.00 nella Basilica di San Pietro. Un orario, ha sottolineato il direttore della Sala stampa vaticana Federico Lombardi, "fissato per permettere a Benedetto XVI di affaticarsi un po’ meno e di potersi ritirare prima, in previsione della lettura del messaggio il giorno successivo". La Celebrazione Eucaristica non inizierà a mezzanotte, quindi, ma terminerà intorno a quella stessa ora. Una scelta dettata da motivi "logistici" e non da problemi di salute del Pontefice, ha precisato Lombardi. Il giorno di Natale, poi, il Papa impartirà la benedizione Urbi et Orbi dalla Loggia centrale della Basilica Vaticana alle 12.00. Il 31 dicembre alle 18.00 nella Basilica Vaticana Papa Ratzinger presiederà i Primi Vespri della solennità di Maria Santissima Madre di Dio in ringraziamento per l’anno trascorso e il giorno dopo, 1° gennaio 2010, alle 10.00 presiederà la Santa Messa nella XLIII Giornata Mondiale della Pace sul tema "Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato". Mercoledì 6 alle ore 10.00, sempre nella Basilica papale di San Pietro, il Papa celebrerà la Santa Messa nella Solennità dell’Epifania del Signore mentre domenica 10, nella suggestiva cornice dell Cappella Sistina presiederà alle ore 10.00 la Celebrazione Eucaristica nel corso della quale amministrerà il Sacramento del Battesimo ad alcuni bambini.

Avvenire

Padre Lombardi: da Benedetto XVI sulla pedofilia nel clero irlandese parole fortissime. Il Papa ha voluto acquisire informazioni di persona

Quelle pronunciate da Papa Benedetto XVI sugli abusi sessuali su minori da parte dei preti in Irlanda sono ''parole fortissime'', che si pongono ''in continuità'' con le dichiarazioni dello stesso Pontefice di fronte a casi analoghi negli Stati Uniti o in Australia, perchè la Santa Sede non vuole nascondere ''sotto il tappeto'' nè queste vicende nè le loro potenziali conseguenze sulla struttura della Chiesa: a dirlo è il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, illustrando ai giornalisti i contenuti del comunicato vaticano sulla riunione di questa mattina tra Papa Ratzinger, la Curia romana e i vertici della Chiesa Cattolica in Irlanda. Un comunicato, sottolinea il direttore della Sala Stampa vaticana, ''ampio, forte, esaustivo''. Lombardi ha anche risposto a chi aveva criticato il ritardo della reazione vaticana, a quasi un mese dalla pubblicazione del rapporto Murphy sugli abusi nell'arcidiocesi di Dublino, spiegando che il Papa ha voluto studiare approfonditamente lo stesso rapporto e ''acquisire informazioni di persona''. ''Il Pontefice ha preso la questione molto sul serio, ha usato espressioni molto forti, e ha ribadito di voler affrontare questi problemi in tutti i loro aspetti'', ha aggiunto Lombardi, che ha sottolineato come la lettera papale annunciata ai cattolici irlandesi, annunciata oggi, conterrà non solo scuse e conforto spirituale ma anche ''concrete indicazioni per prevenire che simili abusi di ripetano''. Gli abusi, ha concluso, sono ''un vero tradimento della Chiesa e della sua testimonianza'' ma, ha chiarito, per ora non è stata presa nessuna decisione ufficiale su eventuali dimissioni di alcuni dei vescovi coinvolti dal rapporto.

Asca

Il Papa: rabbia, tradimento e vergogna per i crimini odiosi del clero irlandese. I responsabili pagheranno. Presto una lettera pastorale ai fedeli

''Rabbia, tradimento e vergogna'': sono questi i sentimenti di Papa Benedetto XVI, "sconvolto e angosciato" per gli abusi dei preti pedofili a danno dei minori in Irlanda. Il Pontefice ha presieduto questa mattina una riunione di emergenza in Vaticano in seguito alla pubblicazione del ''Rapporto Murphy'' che ha documentato l'ampiezza, la gravità e la sistematicità degli abusi nei confronti dei minori nell'arcidiocesi di Dublino. Alla riunione hanno partecipato il presidente della Conferenza Episcopale irlandese, card. Sean Brady, l'arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin, il nunzio vaticano in Irlanda, mons. Giuseppe Leanza, e il segretario di Stato vaticano card. Tarcisio Bertone, insieme a vari capi dicastero della Curia romana. Il Papa ha parlato di "crimini odiosi" e ha promesso che i responsabili pagheranno: "indicherò con chiarezza le iniziative da prendere in risposta a questa situazione". “Il Santo Padre - si afferma nella nota - condivide l'oltraggio, il tradimento e la vergogna percepiti da così tanti fedeli in Irlanda, e si è unito a loro nella preghiera in questo momento difficile nella vita della Chiesa”, invitando allo stesso tempo i cattolici irlandesi e in tutto il mondo “ad unirsi a lui nella preghiera per le vittime, le loro famiglie e tutti coloro che sono colpiti da questi crimini efferati”. Inoltre, prosegue il comunicato, Benedetto XVI “assicura tutti gli interessati che la Chiesa continuerà a seguire la grave questione con la massima attenzione, al fine di meglio comprendere come tali vergognosi eventi siano accaduti e il modo migliore per sviluppare strategie efficaci così da evitare il loro ripetersi”. "La Santa Sede prende molto sul serio le questioni sollevate dal Rapporto Ryan, incluse quelle che concernono i pastori delle Chiese locali che hanno in ultima istanza la responsabilità della cura pastorale dei bambini" si legge nel comunicato emesso della sala stampa vaticana. Un testo, precisa padre Lombardi, che "il Pontefice ha letto e approvato e nel quale potete vedere il suo stile". Benedetto XVI, ha aggiunto Lombardi, "intende indirizzare una lettera pastorale ai fedeli dell'Irlanda nella quale darà chiare indicazioni circa le iniziative che saranno prese per rispondere alla situazione. In tal modo il Papa intende dare delle indicazioni concrete e non solo esprimere il rammarico, per dare una risposta a una situazione drammatica. Inoltre, data l'urgenza del problema, pure se non esiste ancora una data per la pubblicazione del documento, i tempi non saranno lunghi". Il rapporto della Child Abuse Commission è stato redatto al termine di una vasta indagine sugli istituti gestiti da religiosi, in cui sono state intervistate migliaia di vittime di abusi. Vengono raccontati fatti di un arco di tempo di circa 50 anni, dal 1930 agli anni '80. Sono raccolte le testimonianza di circa 2.500 vittime e prese in esame oltre cento istituzioni gestite da religiosi. In particolare, nelle istituzioni pubbliche per soli ragazzi gestite da ordini religiosi cattolici, le violenze erano "endemiche", secondo quanto dichiarato dal giudice che ha coordinato il rapporto, Sean Ryan. La commissione fu creata nel 2000 dal premier Bertie Ahern dopo che un documentario tv fece emergere la lunga storia delle violenze sui minori nelle istituzioni gestite da ordini religiosi. Si parla di pestaggi, violenze sessuali di ogni genere, umiliazioni, copertura e protezione reciproche da parte dei responsabili delle violenze.

Asca, La Repubblica, Radio Vaticana, Corriere della Sera

Significativa tappa di progresso l'udienza di Benedetto XVI al presidente vietnamita. I temi del colloquio e l'auspicio per le questioni irrisolte

L'incontro odierno tra Papa Benedetto XVI e il presidente del Vietnam, Nguyen Minh Triet (foto), durato 40 minuti, è una ''significativa tappa per il progresso dei rapporti bilaterali'' tra i due Paesi. Lo afferma in un comunicato la Sala Stampa vaticana, che evidenza allo stesso tempo l'auspicio della Santa Sede perchè ''le questioni pendenti possano essere risolte al più presto''. Il comunicato evidenza anche che è ''la prima volta che un Presidente della Repubblica Socialista del Vietnam incontrava Sua Santitaà ed alti Responsabili della Segreteria di Stato''. ''La Santa Sede - prosegue il testo - ha manifestato il suo compiacimento per la visita, significativa tappa per il progresso dei rapporti bilaterali con il Vietnam e ha auspicato che le questioni pendenti possano essere risolte al piu' presto''. ''I cordiali colloqui - si conclude il comunicato - hanno permesso di toccare alcuni temi relativi alla cooperazione tra Chiesa e Stato, anche alla luce del messaggio che il Santo Padre ha inviato alla Chiesa in Vietnam in occasione dell'apertura dell'Anno Giubilare. Non è mancato un accenno all'attuale situazione internazionale, con particolare riferimento all'impegno del Vietnam e della Santa Sede in campo multilaterale''.

Sarà conferita mercoledì al Papa la cittadinanza onoraria di Introd, il comune della Valle d'Aosta che ha ospitato per tre volte le sue vacanze

Papa Benedetto XVI riceverà mercoledì prossimo la cittadinanza onoraria di Introd, comune valdostano dove ha trascorso quest'anno, oltre che nel 2005 e nel 2006, le proprie vacanze estive. La cerimonia di consegna è prevista dopo l'Udienza generale. Parteciperà una delegazione valdostana composta, oltre che dal sindaco di Introd, Osvaldo Naudin e dal Consiglio comunale, anche dai presidenti della Regione Valle d'Aosta, Augusto Rollandin e del Consiglio regionale, Albert Cerise. Secondo quanto si è appreso, durante l'incontro la Valle d'Aosta rinnoverà l'invito al papa per le prossime vancaze estive. Per Naudin, primo cittadino del paese da quasi trent'anni, sarà l'ultimo incontro da indaco con Benedetto XVI, non potendosi più ricandidare alle prossime elezioni amministrative previste in primavera, per un limite nel cumulo dei mandati. "Spero di poter accoglierlo nuovamente a Introd nella prossima estate - dice Naudin - non come sindaco, ma almeno come consigliere comunale".

Ansa

Oggi l'incontro di Benedetto XVI con il presidente del Vietnam. Sullo sfondo le prime relazioni diplomatiche e il viaggio del Papa per ora rimandato

Disgelo, ma non troppo, tra la Santa Sede e il presidente del Vietnam Nguyen Minh Triet, che verrà ricevuto stamane dal Papa nel palazzo apostolico vaticano. "Stiamo lavorando per aprire relazioni diplomatiche con il Vaticano", aveva dichiarato il capo di Stato vietnamita in un'intervista al Corriere della sera uscita prima del suo arrivo in Italia. "Speriamo non troppo tardi", ha commentato ieri il cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, "ne parleremo, ma senza annunci, perché il cammino ha ancora dei tratti da percorrere". Il porporato ha comunque sottolineato "l'evoluzione in positivo dei rapporti tra Stato e Chiesa" nel paese asiatico retto da un governo socialista. In Vietnam si sono registrate, in passato e ancora al giorno d'oggi, limitazioni alla libertà religiosa e persecuzione dei cattolici. Il Papa, da parte sua, segue attentamente la situazione dei cattolici in Vietnam, ma non si recherà nel Paese, almeno l'anno prossimo, nonostante le richieste dei vescovi locali. Tanto il presidente della Conferenza Episcopale del Vietnam, mons. Van Nhon, quanto il cardinale di Ho Chi Minh City Baptiste Pham Minh Man, hanno ipotizzato, nei mesi scorsi, un prossimo viaggio di Papa Ratzinger in Vietnam. Ma oggi un vescovo vietnamita che preferisce mantenere l'anonimato spiega: "E' veramente il desiderio del Popolo di Dio, ma il passo dal desiderio alla realtà non è facile". Per l'anno giubilare del 2010 per la Chiesa in Vietnam, Benedetto XVI ha inviato un messaggio nel quale ha auspicato la collaborazione tra i cattolici vietnamiti e le autorità del paese. Se nei Sacri Palazzi, peraltro, si studia un viaggio che porti il Papa a visitare l'ultimo continente escluso dai precedenti viaggi, l'Asia, l'idea del lontano Vietnam non è mai stata presa seriamente in considerazione per Benedetto XVI. L'agenda dei viaggi del 2010, fanno inoltre notare in Vaticano, è già un'intensa. Per ora, niente Vietnam.

Apcom

Natale 2009. Proviene dalla regione belga della Vallonia l'albero che svetterà in Piazza San Pietro accanto al presepe. L'accensione il 18 dicembre

100 anni, ma ben portati. E il prossimo 18 dicembre si accenderà per proseguire una tradizione ormai decennale. E’ arrivato qualche giorno fa dalla Vallonia, una delle regioni più verdi e boschive non solo del Belgio ma di tutta l’Europa, il maestoso albero di Natale che verrà illuminato quest’anno in Piazza San Pietro accanto al presepe, grazie al dono dell’AWEX, l’Agenzia Vallone per l’Esportazione e per gli Investimenti Esteri. Lo splendido esemplare di “Epicea abies” offerto al Pontefice Benedetto XVI è stato reciso ed è stato in viaggio verso l’Italia dove, assieme ad altri 45 abeti provenienti dalla stessa regione, scortato con tutti gli onori dalla polizia del Vaticano, ha fatto il suo ingresso trionfale in Piazza San Pietro. L’albero che ogni anno fa bella mostra di sé di fronte alla Basilica del Vaticano, è un regalo veramente speciale ed è diventato ormai anche una consuetudine sempre più attesa, iniziata nel 1982 da Papa Giovanni Paolo II che, per la prima volta, ebbe in dono un abete proveniente dalle foreste della Polonia da un contadino che lo trasportò fino a Roma sul suo camion. Il 18 dicembre verrà illuminato alla presenza del Ministro dell’Economia, del Lavoro e del Commercio Estero della Regione Vallonia, Jean-Claude Marcourt, dell’Ambasciatore del Belgio presso la Santa Sede, Frank E. De Coninck, nonché delle più alte cariche pontificie tra le quali il card. Giovanni Lajolo e il vescovo di Liegi, mons. Jousten.

Affaritaliani.it

Giovedeì l'incontro degli universitari con il Papa in preparazione al Natale: la recita dei Vespri e la consegna dell'Icona di Maria Sedes Sapientiae

In preghiera con il Papa per prepararsi al Natale. Quasi diecimila studenti degli atenei romani, e non solo, parteciperanno giovedì 17 dicembre, a partire dalle 17.30, al tradizionale incontro di preghiera dell’Avvento nella Basilica Vaticana. Ma quest’anno sarà Benedetto XVI in persona a presiedere il rito dei Vespri. "L’evento è un momento per rilanciare il tema della carità intellettuale - dice mons. Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato - e preparare, in prospettiva natalizia, il lavoro di verifica che le cappellanie stanno vivendo in sintonia con il programma pastorale diocesano". Durante l’incontro, inoltre, la delegazione australiana consegnerà l’icona di Maria Sedes Sapientiae alla rappresentanza dei giovani africani. "Per la prima volta - sottolinea ancora mons. Leuzzi - il passaggio avverrà alla presenza del Santo Padre". Tre giorni di incontri e celebrazioni prepareranno all’appuntamento di giovedì. Lunedì alle 16, l’icona mariana sarà accolta nella chiesa di San Pietro in Vincoli; seguirà la Messa presieduta dal card. Francis Arinze, prefetto emerito della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Il giorno successivo, martedì 15, sempre nella Basilica eudossiana, si terranno alcuni momenti di preghiera. In particolare a mezzogiorno, nel segno della vicinanza alla Chiesa africana evidenziata anche dalla recente assemblea del Sinodo dei vescovi, celebrerà l’Eucaristia l’arcivescovo emerito di Luebo, monsignor Emery Kabongo Kanundowi. Chiuderà la giornata la veglia mariana, alle 20 sempre in San Pietro in Vincoli, animata dagli studenti africani e guidata dall’arcivescovo Robert Sarah, segretario della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. All’Africa sarà dedicato un convegno, in programma mercoledì 16 alle 11 presso il ministero degli Affari Esteri. Alle ore 20.30 poi, la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri ospiterà il “Concerto di Natale per la cultura universitaria europea”; si esibiranno il coro interuniversitario di Roma insieme ad altri cori giovanili, accompagnati dall’organo di Juan Paradell Solé, dall’orchestra sinfonica del Conservatorio Martucci di Salerno, sotto la direzione dei maestri Massimiliano Carlini e Massimo Palombella.

Giulia Rocchi, RomaSette.it