venerdì 11 febbraio 2011

Saranno ricevuti in udienza da Benedetto XVI il 17 febbraio il presidente russo Medvedev e il 24 febbraio riceve il presidente libanese Suleiman

Benedetto XVI riceverà il presidente della Russia Dmitri Medvedev (foto) nella mattina di giovedì 17 febbraio. Si sono incontrati anche nel dicembre del 2009, quando il presidente russo e il Pontefice hanno stabilito “piene relazioni diplomatiche” fra il Cremlino e la Santa Sede: lo scorso giugno, Medvedev ha scelto Nikolai Sadchikov per guidare la nuova ambasciata russa presso il Vaticano. Questa nuova fase ha un impatto positivo sui rapporti fra Benedetto XVI e il Patriarca ortodosso, Kirill I. Oggi la diplomazia vaticana lavora al grande progetto di un incontro fra il Papa e il Patriarca, che potrebbe avvenire in Russia o, più realisticamente, in territorio neutro. Giovedì 24 febbraio iinvece il Papa riceverà in udienza il presidente del Libano, il cristiano maronita Michel Suleiman: lo comunica la Sala stampa vaticana.

Il Foglio, TMNews

'L'Osservatore Romano': i Patti Lateranensi riferimento per la libertà religiosa. Il Papa: il Vaticano strumento per adempiere al mandato di Cristo

I Patti Lateranensi del 1929 sono un esempio di strumento legislativo posto a tutela della libertà religiosa. E’ la “lettura” che propone L’Osservatore Romano circa lo storico accordo tra Italia e Santa sede, che l’11 febbraio di 82 anni fa sancì la nascita della Città del Vaticano. Il punto di vista è intonato alla più stringente attualità. In un’epoca in cui dirsi cristiano è spesso come farsi nemico di una legge, di uno Stato, di un altro culto o più semplicemente di quel fronte sempre più largo di indifferenza moderna, che non vuole essere disturbato da chi professa una fede tanto antica, i “vecchi” Patti Lateranensi sono in realtà un esempio, “un significativo paradigma di riferimento” di ciò che vuol dire garantire per legge il diritto di professare un credo. “Riguardati con gli occhi di oggi, i Patti del Laterano e l’Accordo di Villa Madama del 1984, con cui si vennero ad armonizzare le norme concordatarie con la Costituzione repubblicana, presentano – si legge sul quotidiano pontificio – un dato saliente: il porsi come strumenti positivi di tutela e promozione della libertà religiosa, quale diritto individuale, collettivo ed istituzionale”. La sua tutela, prosegue l’articolo, “non può essere considerato un obiettivo compiutamente raggiunto una volta per tutte. Essa comporta una costante tensione adeguatrice dell’esperienza giuridica alle sempre mutevoli esigenze che l’evoluzione della società pone”. Lo scorso 10 dicembre, ricevendo in udienza il neo ambasciatore italiano presso la Santa Sede, Benedetto XVI aveva ribadito che l’essenza di questi patti internazionali, non va intesa come “espressione di una volontà della Chiesa o della Santa Sede di ottenere potere, privilegi o posizioni di vantaggio economico e sociale”, bensì in quella “giusta volontà da parte dello Stato di garantire ai singoli e alla Chiesa il pieno esercizio della libertà religiosa”. Ecco perché la positiva conclusione della “Questione romana”, che sfociò nella firma dei Patti del ’29 resta ancora oggi, affermò il Papa due anni fa in un tributo al Pontefice che li promosse e conseguì, Pio XI: “Si rimane davvero ammirati di fronte all’opera saggia e forte di questo Pontefice, che per la Chiesa volle solo quella libertà che le permettesse di svolgere integralmente la sua missione. Anche lo Stato della Città del Vaticano, sorto a seguito dei Patti Lateranensi e in particolare del Trattato, fu considerato da Pio XI uno strumento per garantire la necessaria indipendenza da ogni potestà umana, per dare alla Chiesa e al suo Supremo Pastore la possibilità di adempiere pienamente al mandato ricevuto da Cristo Signore”.

Radio Vaticana

Beata Vergine di Lourdes, XIX Giornata Mondiale del Malato. Il Magistero del Papa: viviamo una gioia che non dimentica la sofferenza, la comprende

Oggi è la memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes e XIX Giornata Mondiale del Malato. Nella sua prima Enciclica, "Deus Caritas est", Papa Benedetto XVI parla dell’amore che si dona e che attinge da Dio; e parla dell’azione umanitaria e spirituale della Chiesa nei confronti dei malati, come tratto che caratterizza la comunità ecclesiale, soffermandosi sulla valenza comunitaria e istituzionale della mano tesa ai sofferenti nella storia della Chiesa. Nella seconda Enciclica, "Spe Salvi", Benedetto XVI, parlando più in generale dell’uomo, chiarisce che “la misura dell’umanità si determina essenzialmente nel rapporto con la sofferenza e col sofferente”. Sono punti fermi nel Pontificato del Papa, che ha celebrato i 150 anni delle apparizioni della Vergine a Lourdes, recandosi nel Santuario dedicato per eccellenza alla sofferenza nel 2008. Per l’occasione, il Papa aveva concesso l’indulgenza plenaria e nel relativo Decreto della Penitenzieria Apostolica si legge che “l’innumerevole serie di prodigi” riguardo alla salute del corpo e dello spirito avvenuti a Lourdes per intercessione della Vergine Maria, dimostra “con evidenza che il fine integrale dell’uomo è il bene di tutta la persona, qui sulla terra e soprattutto nell’eternità della salvezza”.
Concludendo il viaggio apostolico in Francia che lo ha portato alla Grotta dove la Madonna è apparsa a Bernadette Soubirous, il Papa dice: "Il Papa aveva il dovere di venire a Lourdes per celebrarvi il 150.mo delle apparizioni. Davanti alla Grotta di Massabielle ho pregato per tutti voi. Ho pregato per la Chiesa. Ho pregato per la Francia e per il mondo" (Cerimonia di congedo all'aeroporto di Tarbes-Lourdes-Pyrénées, 15 settembre 2008).
“Lourdes è come una luce nell’oscurità del nostro brancolare verso Dio – afferma Benedetto XVI pellegrino alla Grotta della Vergine Maria”. “Maria – aggiunge – vi ha aperto una porta verso un aldilà che ci interroga e ci seduce”. E il Papa “per tre giorni si è messo alla sua scuola”. Una “scuola” che in particolare si rinnova ogni anno nel giorno della Memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes. Nell'odierna festa dell’anno scorso il Papa ricorda che Maria, Salute dei malati, “ha sempre mostrato, nell’accompagnare il cammino della Chiesa, una speciale sollecitudine per i sofferenti”, come “danno testimonianza le migliaia di persone che si recano nei santuari mariani per invocare la Madre di Cristo e trovano in Lei forza e sollievo”: “Noi viviamo una gioia che non dimentica la sofferenza, anzi la comprende. In questo modo i malati e tutti i sofferenti sono nella Chiesa non solo destinatari di attenzione e di cura, ma prima ancora e soprattutto sono protagonisti del pellegrinaggio della fede e della speranza” (11 febbraio 2010, XVIII Giornata Mondiale del Malato).
E quindi, il Papa si sofferma sul “Magnificat”, il canto della Vergine, di cui ognuno può scoprire la ricchezza nel proprio vissuto: “Il Magnificat non è il canto di coloro ai quali arride la fortuna, che hanno sempre 'il vento in poppa'; è piuttosto il ringraziamento di chi conosce i drammi della vita, ma confida nell’opera redentrice di Dio. È un canto che esprime la fede provata di generazioni di uomini e donne che hanno posto in Dio la loro speranza e si sono impegnati in prima persona, come Maria, per essere di aiuto ai fratelli nel bisogno” (11 febbraio 2010, XVIII Giornata Mondiale del Malato).
Infine, in questo brevissimo excursus tra le citazioni di Benedetto XVI, anche se ve ne sarebbero ancora tante altre, arriviamo a domenica scorsa in cui il Papa all’Angelus parla del tema della Giornata mondiale del Malato 2011 che si celebra oggi, memoria della Beata Vergine di Lourdes: “Esorto, pertanto tutti gli operatori sanitari a riconoscere nell’ammalato non solo un corpo segnato dalla fragilità, ma prima di tutto una persona, alla quale donare tutta la solidarietà e offrire risposte adeguate e competenti”.E’ un’occasione – dice il Papa – “per accrescere la sensibilità delle comunità ecclesiali e della società civile verso chi soffre nel fisico” (Angelus, 6 febbraio 2011).

Radio Vaticana

Il Papa ad Aquileia e Venezia. Il logo della visita, il sito web ufficiale, le modalità di partecipazione alla Messa nel Parco di San Giuliano

Il logo con Pietro e Marco. Sono gli straordinari mosaici della Basilica di San Marco ad aver fatto da spunto al logo (foto) della visita pastorale di Papa Benedetto XVI ad Aquileia e Venezia, il 7 e l'8 maggio. In particolare gli ideatori si sono ispirati ai mosaici del semicatino absidale della Basilica che presentano le figure di quattro Santi: Nicola, il Santo del mare che lega Venezia ai territori dell’Adriatico, Pietro, Marco ed Ermagora, protovescovo di Aquileia. A partire dalle suggestioni offerte da queste rappresentazioni, gli ideatori del logo si sono concentrati sul gesto simbolico della consegna del Vangelo di San Pietro a san Marco, rappresentato “in movimento”: mentre con la mano destra è pronto ad accogliere il dono, con la mano sinistra indica la responsabilità dell’accettazione di tale dono, avendo già in mano il Vangelo. Un gesto sottolineato dall’aggiunta, sullo sfondo, di un altro elemento fortemente simbolico: la croce di Aquileia, segno di comunione tra le Chiese del Nordest. “Tu conferma la nostra fede” è l’espressione scelta come tema in quanto esprime la ragione profonda della venuta di Benedetto XVI tra le genti del Nordest e cioè la missione specifica del successore di Pietro.
Con un click tutte le informazioni. Il sito internet www.ilpapaanordest.it, curato dal Messaggero di Sant'Antonio e messo online in questi giorni, permetterà di restare aggiornati sulle notizie riguardanti la visita di Benedetto XVI e di accedere ad alcuni contenuti multimediali. Sarà anche un sito di servizio, perché attraverso queste pagine web si potrà ottenere il pass gratuito per partecipare alla Messa nel Parco di San Giuliano di Mestre, prenotare il kit ufficiale della visita e ottenere gli accrediti per gli operatori dell'informazione. Ad accogliere il visitatore è il logo scelto per la visita del Papa, ulteriormente specificato con l'immagine di Benedetto XVI e la croce di Aquileia. Nella home page si trovano i motivi della visita papale, spiegati in una lettera scritta ai fedeli dal Patriarca di Venezia card. Angelo Scola, i modi per contribuire, attraverso una libera offerta, alla colletta indetta dalla Conferenza Episcopale triveneta. Largo spazio anche ai contenuti multimediali. I vescovi triveneti, in alcuni brevi video della durata di circa tre minuti ciascuno, spiegano cosa rappresenta per loro questa visita e come ci si può preparare all'incontro con il Papa. Un'altra sezione è riservata alle foto di Joseph Ratzinger e dei luoghi toccati dalla visita. Nella banda sinistra si trova un articolato menù. Si può conoscere il programma del viaggio, con tanto di mappa e luoghi della visita. Un focus è sugli eventi ai quali prenderà parte Benedetto XVI, ad Aquileia, Mestre e Venezia. Si può accedere ai recapiti della Segreteria organizzativa e dell'Ufficio Stampa costituito per l'occasione. Nella sezione “media”, oltre alle foto e ai video, si trovano il logo della visita, il dépliant e la locandina, scaricabili in formato pdf. Una sezione è dedicata ai contenuti di tipo formativo per prepararsi alla visita del Santo Padre. Si trovano nel sito documenti dei vescovi, pagine scelte dal magistero del Papa, i profili di pontefici provenienti dal Nordest, una biografia “narrata” di Joseph Ratzinger. Sono a disposizione dei visitatori anche i materiali utili per conoscere il cammino che sta portando le Chiese trivenete alla celebrazione del secondo Convegno di Aquileia.
Come partecipare a San Giuliano. La Messa domenicale al Parco di San Giuliano di domenica 8 maggio alle ore 10.00 sarà un’occasione d’incontro con il Papa per tutte le genti del Nordest. La partecipazione a tale appuntamento, che intende riunire le genti del Nordest nel grande momento d’incontro con il Santo Padre, è aperta a tutti. Per favorire il concorso dei sacerdoti e dei fedeli a questa straordinaria celebrazione nella diocesi di Venezia saranno sospese le messe della mattina. Ma anche nelle altre diocesi del Triveneto i vescovi hanno invitato a ridurre il numero di celebrazioni per permettere ai sacerdoti e ai fedeli di essere presenti a Mestre con Papa Benedetto XVI. La Messa a San Giuliano richiede un particolare e delicato sforzo organizzativo: per questo motivo e per permettere alla Segreteria organizzativa di predisporre al meglio e nei dettagli l’accoglienza dei fedeli, tutti coloro, singole persone o gruppi, parrocchie, associazioni e movimenti ecclesiali, che intendono partecipare sono invitati a compilare il modulo di adesione presente sul sito internet. Le informazioni richieste nel questionario sono necessarie per permettere di organizzare al meglio l’accoglienza dei fedeli: sono informazioni (i mezzi di trasporto utilizzati, l’età dei partecipanti) che la Segreteria organizzativa comunicherà alle forze di polizia per predisporre gli accorgimenti, dai parcheggi ai mezzi di Pronto soccorso, necessari a garantire l’ordine e la sicurezza.

Gente Veneta

Sarà inaugurata il 23 febbraio da Benedetto XVI, alla presenza del presidente libanese, la statua di San Marone in una nicchia della Basilica Vaticana

Sarà inaugurata da Papa Benedetto XVI mercoledì 23 febbraio, prima dell'Udienza generale, all’ingresso delle Tombe dei Papi in Vaticano, la monumentale opera realizzata nei laboratori cittadini di Pietrasanta dall’artista cordobese Marco Augusto Dueñas al laboratorio Togni di Valdicastello. La scultura, alta 5 metri e quaranta, in marmo bianco Carrara, raffigura San Marone (foto), fondatore della Chiesa maronita particolarmente diffusa in Siria e Libano. Non a caso presenzierà alla cerimonia anche il Presidente della Repubblica Libanese Michel Suleiman. L’artista, che ha uno stretto rapporto professionale con Pietrasanta da oltre dieci anni, è stato chiamato dalla Santa Sede dopo aver realizzato, nel 2009-2010, la statua di Santa Raffaella Maria Porras y Ayllon per una delle nicchie della Basilica Vaticana, opera anch’essa realizzata nei laboratori di Pietrasanta. Particolare soddisfazione è stata espressa dal sindaco Domenico Lombardi e dal presidente del Centro arti visive Pietrasanta Carlo Carli che nei giorni scorsi hanno fatto visita al laboratorio Togni per ammirare l’opera. “Mi sento veramente pietrasantino – ha commentato lo scultore Marco Augusto Dueñas, che in occasione del viaggio di Benedetto XVI a Madrid per la GMG collocherà 5 bassorilievi ed alcuni elementi scultorei nella Cattedrale della capitale spagnola – è un piacere lavorare con gli artigiani locali e per una prestigiosa committenza quale il Vaticano”. Intanto proprio dalla Santa Sede è giunto l’invito anche per il sindaco Lombardi per la cerimonia di mercoledì 23 febbraio a Roma.

Lo Schermo.it