giovedì 30 luglio 2009

Anno Sacerdotale. Nel giugno 2010 il convegno internazionale e l'incontro dei sacerdoti di tutto il mondo con Benedetto XVI

Dal 9 all'11 giugno 2010, i sacerdoti di tutto il mondo si daranno appuntamento con Benedetto XVI in occasione del Convegno internazionale dei Sacerdoti con cui si concluderà l'Anno Sacerdotale. "Fedeltà di Cristo, Fedeltà del Sacerdote" è il tema dell'incontro, lo stesso dell'Anno Sacerdotale che prevede un programma fitto di appuntamenti tra preghiera, riflessione e condivisione, seguito dall'incontro con Papa Benedetto XVI in Vaticano. Benedetto XVI, che ha convocato l'Anno Sacerdotale in occasione del 150° anniversario del "dies natalis" di Giovanni Maria Vianney, il Santo Patrono di tutti i parroci del mondo, ha definito l'iniziativa come "il tempo per contribuire a promuovere l'impegno di rinnovamento interiore di tutti i sacerdoti per una loro più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi". Promosso dalla Congregazione per il Clero, l'evento si pone in continuità con i precedenti incontri internazionali del clero svoltisi tra il 1996 ed il 2004 a Fatima (Portogallo), Yamoussoukro (Costa d'Avorio), Guadalupe (Messico), Nazareth, Betlemme e Gerusalemme (Terra Santa), Roma (in occasione del Giubileo del 2000) ed infine Malta. Testimonianze sacerdotali, momenti di preghiera, confessioni e adorazione, musica, conferenze e una Messa presieduta dal Papa sono questi gli appuntamenti che caratterizzeranno il grande incontro dei sacerdoti di tutto il mondo. La Congregazione per il Clero ha annunciato il programma del Congresso, intitolato “Fedeltà di Cristo, fedeltà del sacerdote”, in una lettera inviata il 14 agosto. La prima giornata dell'incontro sacerdotale, il 9 di giugno, si svolgerà nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura con una preghiera e una conferenza sul tema “Conversione e Missione”. Per l'occasione ci sarà l'esposizione del Santissimo Sacramento, la possibilità di confessarsi e la celebrazione della Messa. Il giorno seguente, i sacerdoti si riuniranno nella Basilica di San Maria Maggiore per tutta la mattinata, riflettendo sul tema “Cenacolo: invocazione dello Spirito Santo con Maria, in comunione fraterna”. La sera, gli assistenti si sposteranno nella Basilica di San Pietro per celebrare una vigilia sacerdotale, con testimonianze e momenti musicali e di adorazione. Benedetto XVI prenderà parte a questo atto e rivolgerà alcune parole ai presenti. Venerdì 11 giugno, Solennità del Sacro Cuore di Gesù, sarà incentrato sul tema “Con Pietro, in comunione ecclesiale”. In questa giornata, il Papa presiederà la Santa Messa nella Basilica di San Pietro con la quale chiuderà l'Anno Sacerdotale. All'Opera Romana Pellegrinaggi, attività del Vicariato di Roma, organo della Santa Sede alle dirette dipendenze del cardinale Vicario del Papa, è stata affidata l'organizzazione tecnico-logistica del convegno. Tutti coloro che intendono partecipare a questo appuntamento debbono effettuare la registrazione attraverso l'Opera Romana Pellegrinaggi, che ha predisposto per l'occasione una serie di proposte.

Zenit, Asca

Testo completo - il programma e le modalità di iscrizione

Da ieri Benedetto XVI nella residenza estiva di Castel Gandolfo. Il saluto: sono felice di essere con voi in questa bella città

"Sono appena tornato dalla montagna. Nonostante il mio piccolo infortunio sono stati giorni bellissimi. Ma adesso sono felice di essere a Castel Gandolfo, in questa bella città, e spero di stare con voi alcune settimane". Così il Papa all'arrivo, ieri sera, nella residenza estiva sul lago di Albano. Benedetto XVI vi è giunto verso le 19.15 in auto, proveniente dall'aeroporto di Roma-Ciampino, dopo aver trascorso sedici giorni in Valle d'Aosta. Ad accoglierlo i cardinali Bertone, segretario di Stato, Lajolo, presidente del Governatorato, Agostino Vallini, vicario generale per la diocesi di Roma, l'arcivescovo Viganò, segretario generale del Governatorato, il vescovo di Albano Semeraro, il vescovo eletto Corbellini, presidente dell'Ufficio del lavoro, il parroco e il sindaco di Castel Gandolfo, i direttori delle Ville pontificie e della Specola vaticana. Dopo averli salutati, il Papa si è affacciato dalla finestra del Palazzo pontificio per benedire i fedeli radunati sulla piazza antistante. Allo scalo di Ciampino, dove alle 18.47 era atterrato il velivolo partito un'ora prima da Torino, Benedetto XVI è stato accolto dagli arcivescovi Filoni, sostituto della Segreteria di Stato, Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati, Bertello, nunzio apostolico in Italia, Pelvi, ordinario militare per l'Italia. Il governo italiano era rappresentato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta.

L'Osservatore Romano

'Caritas in veritate'. Sergio Chiamparino: l'Enciclica un riferimento per una nuova civilizzazione dell'economia e della società

Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino commenta oggi sulla prima pagina de L'Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede, l'ultima Enciclica di Papa Benedetto XVI, "Caritas in veritate", letta come un richiamo alla necessità di ''un nuovo patto di cittadinanza sostenuto da un nuovo patto fiscale''. ''Oggi - scrive Chiamparino - si è frantumato il rapporto virtuoso fra libertà, sicurezza della persona e giustizia sociale che aveva retto il corso della seconda meta' del Novecento. La paura che domina il presente nasce da qui. Un nuovo compromesso fra individuo e società può originarsi solo se si avvicina la responsabilità del governante a quella del governato. Qui si apre un campo di pensiero e di azione in cui trova piena cittadinanza il principio di sussidiarietà, inserito in quella che chiamerei la sfida dell'orizzontalità. L'idea cioè che il governo non può più essere dato, a scala globale e locale, dalla sovraordinazione gerarchica delle istituzioni, ma solo dalla loro capacità di misurarsi alla pari, trovando di volta in volta le soluzioni più adatte ai problemi che si fronteggiano''. ''Una lunga fase di sviluppo ha posizionato e cristallizzato beni, risorse e potere in dati ambiti sociali ed economici. Troppe persone sono escluse parzialmente o totalmente da questi assetti. La sfida della crisi ci obbliga a una potente opera di ricollocazione di risorse e di potere. Le parole dell'Enciclica - conclude il sindaco di Torino - mi sembrano un riferimento e una guida importante per tutti coloro, credenti e non, disponibili a impegnarsi per una nuova civilizzazione dell'economia e della società''.

Asca

Verso la Giornata Mondiale della Gioventù 2011. Presentato il logo ufficiale della GMG di Madrid

Una croce su una corona formata idealmente dai giovani di tutto il mondo. La corona - di colore rosso, arancione e giallo - è quella della Vergine dell'Almudena, patrona dell'arcidiocesi di Madrid, che dal 16 al 21 agosto 2011 ospiterà la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù. È così composto il logo della GMG 2011 (foto), presentato oggi dal vescovo ausiliare mons. César Augusto Franco Martinez, coordinatore generale della GMG, e da Santiago de la Cierva, direttore della Comunicazione della Giornata Mondiale. L'autore del logo è il grafico José Gil-Nogués, attivo a Madrid e Oviedo. La corona forma una M, iniziale di Maria, ma anche di Madrid. Secondo l'autore, il logo “è esso stesso una catechesi, una opportunità di evangelizzazione”. Il vescovo ausiliare ha spiegato che “la GMG ha l'appoggio totale del Governo spagnolo, della Comunità di Madrid e della municipalità della capitale, che hanno offerto la collaborazione pubblica all'evento, che attrarrà a Madrid parecchi giovani di tutto il mondo”. Si prevede una partecipazione tra il milione e mezzo e i due milioni di persone tra i 18 e i 29 anni, provenienti da quasi tutte le nazioni del mondo. De la Cierva, ha sottolineato che la base per l'organizzazione e la comunicazione saranno la pagina web e i social network, che rappresentano il miglior mezzo per raggiungere i giovani.

SIR

Il Papa a Viterbo e Bagnoregio. ll programma ufficiale della visita

La Celebrazione Eucaristica e l'Angelus, la visita al Santuario della Madonna della Quercia e, nel pomeriggio, alla Cattedrale di San Nicola, dove venererà la reliquia di San Bonaventura, e il bagno di folla prima di rientrare a Roma: è il programma della visita pastorale che il Papa compirà a Viterbo (foto) e a Bagnoregio domenica 6 settembre, pubblicato oggi dalla sala stampa vaticana. Benedetto XVI lascerà Castel Gandolfo alle 8.30 e arriverà alle 9 in elicottero nel campo sportivo di Viterbo. Dopo una breve visita alla Sala del Conclave del Palazzo dei Papi inizierà, alle 10.15, la Santa Messa in Valle Faul, che si concluderà con il consueto Angelus domenicale. Nel pomeriggio Papa Ratzinger visiterà il Santuario della Madonna della Quercia a Viterbo e si trasferirà poi in elicottero a Bagnoregio. Qui visiterà la Cattedrale di San Nicola, dove venererà la reliquia di San Bonaventura. Alle 17.45 incontrerà i fedeli nella Piazza Sant'Agostino di Bagnoregio e alle 18.30 prenderà l'elicottero che lo riporterà nella residenza estiva di Castel Gandolfo.

Le vacanze del Papa. Mons. Anfossi: grazie a tutti per il lavoro e l'armonia prima e durante le belle giornate con Benedetto XVI

Sono trascorsi solo pochi minuti da quando l’elicottero papale si è alzato in volo da Les Combes d’Introd per portare il Papa all’ae­roporto torinese di Casel­le dopo i diciassette gior­ni di vacanza e riposo nel verde della montagna ai piedi delle Alpi. Il vescovo di Aosta, Giuseppe Anfossi (nella foto con Benedetto XVI), poco pri­ma aveva portato al Pon­tefice – come da tradizio­ne – il saluto di tutta la diocesi. E, si potrebbe di­re proprio 'a caldo', il presule ha rilasciato ai tanti rappresentati dei media presenti a Les Combes u­na prima e immediata reazione, giusto al termi­ne di questa terza vacan­za valdostana di Benedet­to XVI. "Sento innanzitutto il bi­sogno di fare davvero i complimenti ai miei col­laboratori diocesani, pre­ti e laici – ha osservato il pre­sule aostano –. Il momen­to in cui questo senti­mento si è acceso forte in me – ha proseguito –, è stato al termine del Vespro di ve­nerdì sera". Le parole di Anfossi non traggano in inganno, non si tratta di trionfalismo o, peggio, di uno sguardo che va diritto mirato al ri­sultato. "In realtà – ha spiegato il vescovo – se considero meglio tutto il lavoro fat­to in queste belle giorna­te di presenza del Papa tra noi ma anche prima – ha pre­cisato – mi colpiscono l’ar­monia e il buon accordo che si è instaurato tra tut­te le istituzioni e pure tra gli altri soggetti coinvolti: dal Comune di Introd, al­la Regione fino ai Salesia­ni; dalla diocesi alle forze di Polizia, ai Carabinieri, ai servizi di sicurezza del Vaticano". E ancora, ha pro­seguito "dalla televisione vaticana alla radio dioce­sana; da tutti i giornalisti accreditati ai lettori. Pen­so anche – ha continuato – al lavoro fatto dalle nume­rose persone che non si vedono e che, così, è diffi­cile ringraziare". Il vescovo aostano, in particolare, si è soffermato molto volentieri sui Vespri celebrati nella Cattedrale. È l’avvenimento che in as­soluto ha ricevuto più e­logi e complimenti dal punto di vista della litur­gia, della preghiera e del canto. "Perché – ha chiesto a questo punto Anfossi – non pregare così più spes­so durante l’anno?"". Una domanda che suona tutt’altro che retorica. Quindi Anfossi si è conge­dato con un sorriso che vale più delle parole di ringraziamento: "Insom­ma. Complimenti e grazie a tutti!".

Fabrizio Favre, Avvenire

Il Papa a Torino. A settembre l'incontro tra Benedetto XVI e il card. Poletto sulla visita in occasione dell'Ostensione della Sindone

In autunno il card. Severino Poletto (nella foto con Benedetto XVI) incontrerà il Papa e gli sottoporrà alcune ipotesi di impegni che, oltre alla Messa sul sagrato del Duomo, potrebbero far parte della sua giornata torinese in occasione dell'Ostensione della Sindone. Sarà, insomma, in settembre che si preciseranno le coordinate della visita di cui "non esiste ancora una data stabilita", ha detto ieri pomeriggio ai giornalisti dopo il saluto a Benedetto XVI arrivato in elicottero a Caselle e decollato per Roma dopo un quarto d'ora, alle 18. "Il Papa è sereno e disteso, ha apprezzato la vacanza a Les Combes, nonostante la caduta", ha raccontato il cardinale. "E' stato impressionato dai 32 gradi che ha sentito scendendo dall'elicottero". Sull'Ostensione, Poletto ha spiegato che "non c'è ancora una data fissata. Io ho chiesto di incontrare il Santo Padre in autunno e quello sarà il momento per parlarne", ha riferito l'arcivescovo. "Allora, gli sottoporrò qualche possibile impegno che mi sta a cuore, tre al massimo, uno dei quali potrebbe aggiungersi alla Messa sul sagrato del Duomo". Di certo, in quella giornata ci sarà un pranzo in Arcivescovado. C'è poi la possibilità che il Papa decida di prolungare la sua permanenza in Piemonte, visitando un'altra diocesi, Alessandria, per esempio. "Io penso solo a Torino - ha detto il cardinale -, ma se il Papa dovesse fermarsi in Piemonte, allora dormirebbe qui". Che cosa abbia in mente l'arcivescovo per arricchire la giornata in cui Benedetto XVI sosterà in preghiera davanti alla Sindone non si può sapere. Difficile immaginare una giornata come quella che nel 1998 vissero i torinesi in piazza Vittorio, quando Giovanni Paolo II proclamò beati i piemontesi, Giovanni Maria Boccardo, Teresa Bracco e suor Teresa Grillo Michel. Non sembrano esserci cause pronte in vista, neppure quella dei marchesi di Barolo. Un evento da offrire al Papa, il card. Poletto potrebbe crearlo al Santo Volto, la chiesa-simbolo del rinnovamento della città e del suo passato di metropoli del lavoro, magari con i giovani o con le famiglie. Ma tra le ipotesi non sono certo meno affascinanti quelle di Benedetto XVI al Cottolengo o a Valdocco.

Maria Teresa Martinengo, La Stampa