sabato 5 maggio 2012

Don Di Noto: il Papa è amico dei bambini, dei piccoli e dei sofferenti. Ha affrontato lo scandalo della pedofilia con paterna fermezza e lucidità

"Il Papa è amico dei bambini, dei piccoli e dei sofferenti. Per questo è per noi molto significativo chiudere le celebrazioni della XVI Giornata contro la pedofilia in Piazza San Pietro, al Regina Caeli di Benedetto XVI". Così, don Fortunato Di Noto, fondatore della'Associazione Meter, pioniere in Italia della lotta alla pedofilia, commenta negli studi della Radio Vaticana il significato di questa giornata di preghiera e lotta contro la violenza sui minori. "In tutta la Chiesa, dalle parrocchie ai vertici, non possiamo tacere, dobbiamo operare con una carità creativa per opporci all'indifferenza e allo sfruttamento dei bambini. Perché chi accoglie loro accoglie il Signore". Don Di Noto commenta anche l'impegno particolare del Pontefice in questo settore. "Con paternità fermezza e lucidità questo Papa affronta il problema degli abusi sessuali sui minori commessi da alcuni rappresentanti del clero anche con l'intenzione di ribadire che - in ogni caso - la Chiesa di Gesù Cristo crede nel cammino di redenzione e liberazione fondato sulla Verità". "E' vero che alcuni sacerdoti hanno svergognato ciò che la Chiesa è nella sua essenza - spiega Don Di Noto - ma non possiamo dire che tutta la Chiesa si è voltata indietro. Oggi l'abuso anche di un solo bambino nella comunità cristiana coinvolge tutti e va evitato con un lavoro di prevenzione comune". Il presidente di Meter approfondisce anche le nuove minaccie della pedopornografia on-line. "Oggi la globalità del fenomeno, lo sfruttamento dei bambini sul web attraverso una pedocriminalità strutturata, che produce un giro d'affari di 14 miliardi di dollari l'anno, richiede - come ha detto il Ministro Severino - una strategia, anche giudiziaria, unitaria". "Sul web i minori sono sempre più vittime di autoerotismo per il fenomeno del 'sexting', diffuso sui social network. Minori che scambiano loro foto pedopornografiche anche in cambio di una semplice ricarica telefonica da parte dei predatori on-line". "Il Simposio internazionale organizzato nel febbraio scorso dalla Pontificia Università Gregoriana per combattere gli abusi da parte dei sacerdoti - conclude don Fortunato - resta una pietra miliare nell'operatività pastorale per la protezione dei minori e dei vulnerabili. La Chiesa è sempre stata dalla parte dei bambini e non può non cogliere i segni dei tempi e impegnarsi in prima fila in questa battaglia. Le conferenze episcopali di tutto il mondo hanno elaborato ormai le loro linee guida per combattere la pedofilia e attendiamo a breve anche quelle della CEI che daranno ai vescovi italiani strumenti ulteriori per poter agire in maniera paterna per la protezione delle vittime e il cammino di risanamento dei colpevoli". Sulla Radio Vaticana anche la drammatica testimonianza di Domenico, oggi venticinquenne, che in passato ha subito violenza sessuale da parte di un familiare. "Invito tutte le vittime a non aver paura di raccontare ciò che hanno subito, perché è l'unica strada per avviare quel processo di guarigione e riconciliazione che io ho compiuto attraverso l'Associazione Meter".

Radio Vaticana

Giornata contro la pedofilia. Don Di Noto: coraggio e verità del Papa ci spronano a difendere l'infanzia

Mons. Sheehan al Papa: un crescente impegno a favore dell'identità cattolica e fedeltà agli insegnamenti della Chiesa e alle norme liturgiche

L’indizione dell’Anno della fede e l’annuncio del prossimo Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione da parte di Benedetto XVI hanno trovato vasta eco nei cattolici degli Stati Uniti d’America. Lo ha detto mons. Michael Jarboe Sheehan, arcivescovo di Santa Fe, salutando il Papa in rappresentanza dei presuli americani che hanno partecipato questa mattina all’udienza. "Stiamo cercando - ha affermato il vescovo - modi per avvicinare i cattolici e le persone non praticanti e per rafforzare la vita di fede dei nostri fedeli. Malgrado le sfide che dobbiamo affrontare nelle nostre diocesi, osserviamo grande forza ed energia nelle nostre Chiese locali". A questo proposito, mons. Sheehan ha sottolineato la vitalità delle diocesi fornendo alcuni dati. "Stiamo costruendo - ha detto - nuove chiese e parrocchie e rileviamo un buon numero di nuovi seminaristi, anche se abbiamo ancora bisogno di più sacerdoti. Constatiamo nei nostri sacerdoti, diaconi e responsabili della Chiesa un crescente impegno a favore dell’identità cattolica e fedeltà agli insegnamenti della Chiesa e alle norme liturgiche". Dal presule anche un riferimento al numero consistente di cattolici nativi, in festa per Kateri Tekakwitha, che il prossimo 21 ottobre sarà la prima indiana a essere canonizzata.

L'Osservatore Romano

Il Papa: riaffermare identità distintiva delle scuole cattoliche e fedeltà agli ideali fondanti e alla missione della Chiesa al servizio del Vangelo

Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato il gruppo di presuli delle regioni X, XI, XII e XIII della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti d’America, che sta ricevendo in questi mesi, in separate udienze, in occasione della Visita "ad Limina Apostolorum". Il Pontefice ha incentrato tutto il suo discorso sul tema dell’educazione religiosa e della formazione nella fede delle giovani generazioni. Il Papa ha innanzitutto sottolineato che le scuole “restano una risorsa essenziale per la nuova evangelizzazione”. Quindi, ha affermato che molti presuli hanno evidenziato la necessità di “riaffermare l’identità distintiva” delle scuole cattoliche così come la “fedeltà agli ideali fondanti e alla missione della Chiesa al servizio del Vangelo”. In particolare, ha esortato quanti insegnano discipline teologiche a rispettare il mandato dell'autorità ecclesiale e a mantenersi in comunione con la Chiesa. Il Papa ha denunciato la “confusione creata da istanze di apparente dissidenza tra alcuni rappresentanti delle istituzioni cattoliche e la guida pastorale della Chiesa”. Tale “discordia – ha soggiunto – danneggia la testimonianza della Chiesa e, come l’esperienza ha mostrato, può essere facilmente sfruttata per comprometterne l’autorità e libertà”. "Non è esagerato dire – ha affermato – che fornire una solida educazione di fede alla gioventù rappresenta la sfida più urgente che deve affrontare la comunità cattolica nel vostro Paese”. D’altro canto, il Papa ha ribadito che “il compito essenziale di un’autentica educazione ad ogni livello non è solo quello della trasmissione della conoscenza”, ma anche di “formare i cuori”. “C’è – ha detto – un costante bisogno di bilanciare il rigore intellettuale nel comunicare” la ricchezza della fede della Chiesa con la formazione dei giovani all’amore di Dio, la pratica della morale cristiana e della vita sacramentale e la preghiera personale e liturgica. Ne segue, ha soggiunto, che la questione dell’identità cattolica, non solo negli atenei, concerne “molto di più che l’insegnamento della religione o la mera presenza di una cappellania nel campus”. “Troppo spesso – ha avvertito – pare che le scuole cattoliche e i college abbiano fallito” nell’esortare gli studenti a “riappropriarsi della propria fede” come parte della propria crescita intellettuale. Ed ha constatato che molti studenti sono oggi slegati dalla famiglia, dalla scuola e dalla comunità, che prima facilitavano la trasmissione della fede. Dunque, alle istituzioni cattoliche si richiede di creare ancora di più una rete di sostegno. Per questo, è stata la sua esortazione, gli studenti devono essere incoraggiati a sviluppare una visione di armonia tra fede e ragione che possa guidarne la vita. Come sempre, ha aggiunto, è essenziale il ruolo svolto dagli insegnanti che ispirano gli altri con “il loro amore evidente per Cristo”: “Il riconoscimento della fede dell’essenziale unità della conoscenza – ha affermato – fornisce un baluardo contro l’alienazione e la frammentazione che si verifica quando l’uso della ragione è staccato dalla ricerca della verità”. In tal senso, ha concluso, le istituzioni cattoliche hanno il ruolo specifico di aiutare “a superare la crisi attuale delle università”. Ogni intellettuale cristiano ed ogni istituzione educativa cattolica devono essere “convinti e desiderosi di convincere gli altri che nessuno aspetto della realtà rimane aliena o non toccata dal mistero della redenzione” del Signore Risorto.

Radio Vaticana

Ai presuli della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti d'America (Regione XIII), in Visita "ad Limina Apostolorum" - il testo integrale del discorso del Papa

Il Papa riceve il presidente della Repubblica albanese. Nel colloquio la crisi, il rapporto con la Chiesa e il cammino verso l'integrazione in Europa

Questa mattina, Papa Benedetto XVI ha ricevuto in Vaticano il presidente della Repubblica di Albania, Bamir Topi. "Nei cordiali colloqui si sono rilevati - spiega una nota della Sala Stampa della Santa Sede - i buoni rapporti esistenti tra la Santa Sede e la Repubblica d'Albania e sono stati passati in rassegna temi di interesse comune attinenti alle relazioni tra la comunità ecclesiale e quella civile, tra i quali il dialogo interreligioso ed il contributo della Chiesa in campo educativo e sociale. Ci si è anche soffermati sul cammino dell'Albania verso la piena integrazione nell'Unione Europea. Infine, c'è stato uno scambio di vedute sull'attuale congiuntura internazionale e regionale, con particolare attenzione alla crisi economica". Successivamente il presidente Topi ha incontrato il card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da mons. Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati.

TMNews

COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE: UDIENZA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI ALBANIA

Il Papa: Cuba continui avanzando con decisione sui sentieri della libertà, solidarietà e concordia per bene comune e retto progresso dei suoi figli

Il Papa ha scritto nei giorni scorsi una lettera di ringraziamento al presidente della Repubblica di Cuba Raul Castro (foto), a conclusione del viaggio compiuto nell'isola caraibica a marzo, che è stata pubblicata ora dal giornale ufficiale cubano Granma. "Contraccambio la squisita ospitalità che mi è stata offerta nel corso dei giorni indimenticabili trascrosi nella Vostra Patria - ha scritto Benedetto XVI nella missiva datata 3 aprile - con un singolare ricordo nella preghiera, supplicando all'Altissimo che Cuba continui avanzando con decisione sui sentieri della libertà, della solidarietà e della concordia, per il bene comune e il retto progresso di tutti i suoi figli e figlie". Il Papa sottolinea di aver "potuto incontrare i cubani, per confermarli nella fede e incoraggiare tutti a sentirsi protagonisti indispensabili nella costruzione di un futuro sereno, luminoso e speranzoso".

TMNews

Il Papa scrive a Raúl Castro: continuare sui sentieri della libertà, della solidarietà e della concordia, per il bene comune