giovedì 20 agosto 2009

Il Papa nella Repubblica Ceca. In preparazione al viaggio di Benedetto XVI una conferenza per riflettere sull'Enciclica 'Caritas in veritate'

Sacerdoti, insegnanti e diverse autorità della Repubblica Ceca rifletteranno sull’Enciclica di Benedetto XVI "Caritas in veritate" durante una conferenza che si terrà a Brno, sabato 19 settembre, una settimana prima del viaggio apostolico di Benedetto XVI nel Paese, dal 26 al 28 settembre. E’ quanto ha reso noto il 17 agosto David Macek, esponente del partito cristiano-democratico, in alcune dichiarazioni riprese dalla Radio Vaticana. Lo scopo della conferenza è di aiutare a preparare i credenti in occasione del viaggio del Papa. Il viaggio apostolico nella Repubblica Ceca – ha aggiunto David Macek – sarà il primo all’estero dopo la pubblicazione dell’enciclica e sarà anche un’occasione per riflettere sull’economia e sulle questioni sociali.

Zenit

Dal 28 al 31 agosto l'incontro degli ex-allievi di Joseph Ratzinger. La missione 'in prospettiva ecumenica' il tema

La missione ''in prospettiva ecumenica'' sarà il tema dell'incontro annuale degli ex-studenti di Papa Benedetto XVI, in programma a Castel Gandolfo - dove il Pontefice sta trascorrendo il periodo estivo - dal 28 al 31 agosto. Il cosiddetto ''Ratzinger Schuelerkreis'' è una tradizione che risale ai tempi in cui il futuro Papa insegnava teologia prima a Tubinga e poi a Ratisbona, negli anni '60 e '70. Da allora, i suoi ex-allievi si riuniscono ogni anno, rigorosametne a porte chiuse, per affrontare dal punto di vista teologico temi di diversi natura. L'anno scorso il tema era stato la storicità del Nuovo Testamento, in vista della pubblicazione della seconda parte del libro del Pontefice su Gesù di Nazareth, e avevano fornito il loro contributo alla discussione due teologi protestanti. Quest'anno, invece, per aiutare i partecipanti a riflettere sulla missione sono stati invitati il prof. Peter Beyerhaus, protestante, professore emerito di missiologia e teologia ecumenica alla facoltà teologica evangelica di Tubinga, che parlerà di ''Mission ad gentes, la sua giustificazione e la sua forma oggi'', e il prof. Heinz Buerkle, teologo evangelico convertito al cattolicesimo alla fine degli anni '80, docente emerito alla Ludwig-Maximilians Universitaet, che parlerà invece di ''Chiesa e la sua missione in dialogo con gli uomini e le differenti religioni e culture''. Gli incontri di studio inizieranno il 28 agosto al Centro Congressi Mariapoli di Castel Gandolfo e si concluderanno il 30, senza però la partecipazione del Pontefice, che sarà impegnato con la riabilitazione dopo la frattura al polso. Papa Ratzinger si unirà agli ex-allievi soltanto il 31, per una Messa seguita da una colazione. L'incontro si concluderà con un pranzo, a cui non è però prevista la partecipazione del pontefice. Anche l'anno scorso, però, malgrado la sua presenza non fosse annunciata, il Papa fece in modo di seguire ogni giorno le sessioni pomeridiane dello Schuelerkreis.

Asca

Le nomine del Papa. Mons. Fratini nuovo nunzio in Spagna e mons. Mazzocato nuovo arcivescovo di Udine

Papa Benedetto XVI ha nominato mons. Renzo Fratini, finora nunzio in Nigeria, nuovo nunzio apostolico in Spagna e nel Principato di Andorra.Mons. Fratini rivestirà inoltre l'incarico di Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione Mondiale del Turismo a Madrid.Nato nel 1944 ad Urbisaglia, in provincia di Macerata, il diplomatico e' stato ordinato sacerdote nel 1969 e consacrato vescovo nel 1993. Nella sua carriera diplomatica al servizio della Santa Sede è stato nunzio in Nigeria, Timor Est e Pakistan. Sempre oggi, Benedetto XVI ha nominato nuovo arcivescovo di Udine mons. Andrea Bruno Mazzocato, trasferendolo dalla sede di Treviso. Mons. Mazzocato succede all’arcivescovo Pietro Brollo, che ha rinunciato al governo pastorale dell’arcidiocesi di Udine per sopraggiunti limiti d’età. Nato nel 1948 a San Trovaso di Preganziol in provincia di Treviso, è stato ordinato sacerdote nel 1972. Nel 2000 è stato nominato da Giovanni Paolo II vescovo di Adria-Rovigo e nel 2003 vescovo di Treviso.

Asca, Radio Vaticana

I vescovi del Nicaragua nel mirino presenteranno un dossier al Papa. Il card. Rodé inviato a Montenegro per la celebrazione di San Trifone

La Conferenza Episcopale del Nicaragua (CEN) presenterà un dossier a Benedetto XVI sul “pericoloso clima di violenza”, che ha prodotto minacce di morte ai danni di tre vescovi, secondo quanto ha fatto sapere la stampa locale. Il vicepresidente della Conferenza, mons. Juan Abelardo Mata Guevara, vescovo di Estelí, ha spiegato all'edizione di questo martedì del quotidiano La Prensa che il dossier sarà inviato al Papa attraverso il Nunzio apostolico in Nicaragua, l'arcivescovo Henryk Józef Nowacki. “Un vescovo è al servizio diretto del Santo Padre (Benedetto XVI) ed è nostro dovere anche informare i superiori. I nostri superiori sono giustamente il Santo Padre insieme alle persone che lo assistono e lo appoggiano nel suo incarico di governo”, ha segnalato il vescovo. La scorsa settimana mons. Mata ha ricevuto una minaccia di morte attraverso una e-mail inviata alla Radio Cattolica di Nicaragua. Stessa cosa è accaduta al vescovo di Granada, mons. Bernardo Hombach, e al vescovo di Chontales, mons. René Sándigo. Le minacce hanno fatto seguito alle parole di condanna espresse dall'arcivescovo di Managua contro le aggressioni subite da alcuni membri della Coordinamento Civile, il 9 agosto, durante un evento culturale svoltosi nella Cattedrale metropolitana, da parte di presunti simpatizzanti del Fronte Sandinista. noltre, il Procuratore generale dei Diritti Umani, Omar Cabezas, in un programma trasmesso dal Canale 4 della televisione locale, vicino al Governo, ha accusato i vescovi Mata e Hombach di essere agenti della CIA.
Papa Benedetto XVI ha nominato il Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, il card. Franc Rodé, suo inviato speciale a Montenegro per le celebrazioni in onore di San Trifone. Il card. Rodé rappresenterà il Santo Padre nelle celebrazioni per il XII centenario della traslazione delle reliquie del martire San Trifone a Kotor (Montenegro), che avrà luogo il 17 ottobre prossimo, secondo quanto ha informato questo martedì la Sala Stampa della Santa Sede. A partire dal IX sec., la baglia di Kotor celebra la festa di San Trifone in omaggio a questo martire del III sec., venerato in tutta la regione. Alla fine di gennaio, si comincerà a pregare in maniera speciale per il santo patrono di Kotor, mentre le celebrazioni culmineranno il giorno della festa di San Trifone, che lì si celebra il 3 febbraio.

Zenit

L'incontro di Benedetto XVI con un giovane senza gambe né braccia dello Sri Lanka. Dal Papa un incoraggiamento nella sua lotta per la vita

Rajiv Janine (nella foto con Benedetto XVI), diciottenne dello Sri Lanka, ha realizzato il suo sogno: presentarsi in piedi davanti al Papa, stringergli le mani, ricevere una carezza. Per un incidente ferroviario gli avevano amputato braccia e gambe. Una gara di solidarietà tutta italiana ha consentito di trovare i non pochi soldi necessari per le protesi. E ieri, al termine dell'Udienza generale a Castel Gandolfo, Rajiv ha finalmente incontrato il Papa. A Benedetto XVI il ragazzo ha raccontato la sua storia, chiedendo una benedizione non solo per stesso ma anche per il fratello che sta per diventare sacerdote e per la sorella suora nelle Filippine. Ad accompagnarlo la sorella più grande che non lo lascia mai per aiutarlo a vincere nella sua lotta per la vita. Secondo quanto rivelato da L'Osservatore Romano, il motore di questa operazione di solidarietà è stato don Giuseppe Iasso, parroco a Mercogliano in Irpinia, che da venticinque anni - ha detto al Papa dopo avergli presentato Rajiv - promuove iniziative per i poveri dello Sri Lanka. "Due villaggi, avamposti del dialogo interreligioso con buddisti, indù e musulmani, scuole, adozioni a distanza, ambulatori e ambulanze - spiega don Iasso - sono le nostre opere realizzate sempre in sintonia con le autorità civili e religiose”. “Sono progetti concreti e concordati con chi ha bisogno, non beneficenza fine a se stessa – osserva –. Tutto questo è possibile solo per la generosità degli italiani che ha raggiunto punte eccezionali dopo la tragedia dello tsunami che ha colpito lo Sri Lanka nel dicembre 2004". Anche i soldi per le protesi di Rajiv, dice il sacerdote, sono stati raccolti "mandando lettere e bussando alle porte dei parroci e delle famiglie. Alla fine i quarantamila euro sono arrivati. Tanti bambini hanno svuotato i loro salvadanai e un'anziana donna costretta sulla sedia a rotelle ci ha consegnato i risparmi di una vita". Riuscita l'operazione per le protesi, don Iasso ha preso carta e penna e in una lettera ha raccontato al Papa l'intera vicenda di Rajiv. "Gli ho aperto il mio cuore di sacerdote - confida - e Benedetto XVI ha voluto incontrare personalmente questo ragazzo per incoraggiarlo. La testimonianza di Rajiv, con la sua serenità nonostante il dolore e la disabilità, è per tutti coloro che soffrono un invito a non scoraggiarsi e a non perdere mai la speranza".

Zenit