giovedì 15 gennaio 2009

VI Incontro Mondiale delle Famiglie. Il messaggio di benvenuto del card. Norberto Rivera: una sfida per impegnarci a sostegno della famiglia

“L’Arcidiocesi Primate del Messico saluta il VI Incontro Mondiale delle Famiglie e dà il benvenuto non solo a tutti i partecipanti che ci faranno visita, ma anche a coloro che attraverso i mezzi di comunicazione saranno in contatto con la celebrazione di questo evento”. È quanto si legge nel Messaggio di benvenuto scritto dal card. Norberto Rivera Carrera (foto), Arcivescovo Primate del Messico, per l’apertura del VI Incontro Mondiale delle Famiglie, che si sta celebrando in questi giorni a Città del Messico. “Europei, asiatici, africani, americani e persone di regioni diverse sono qui nel Messico, festoso ed ospitale, per parlare delle famiglie e dei loro valori” continua il testo. Tutti hanno qualcosa da apportare, tanto chi vive nelle grandi città come chi abita nelle zone rurali, operai, contadini ed indigeni, professionisti, studenti, “perché ognuno di noi fa parte della famiglia, progetto caro a Dio fin dagli inizi della creazione e radice senza la quale non capiremmo quello che siamo né riusciremmo a scorgere un futuro civilizzato e felice”. Per il Cardinale, questo grande evento costituisce “una sfida per impegnarci di più affinché la grande famiglia umana viva una maggiore fraternità che renda possibile la creazione di un mondo migliore nel quale le nuove generazioni ricevano come eredità la civiltà dell’amore fondata sulla verità, la libertà, la giustizia e la pace”.

La proposta dell'ex Presidente delle Comunità Ebraiche Italiane: un incontro chiarificatore con i cattolici per superare questo momento

L'ex Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Amos Luzzatto (foto) propone ''un incontro chiarificatore'' fra una rappresentanza cattolica ed una rappresentanza della Assemblea rabbinica italiana ''per esaminare insieme, attorno ad un tavolo, con tutta calma e tutta tranquillità, questo contenzioso e vedere di concordare insieme il modo per superarlo''. Dopo le polemiche per le offese del rabbino capo di Venezia Elia Richetti nei confronti di Papa Benedetto XVI, Luzzatto, interpellato dal Servizio di Informazione Religiosa della CEI, prova in questo modo a iniziare a ricucire la ferita, ribadendo allo stesso tempo le ragioni che hanno portato quest'anno gli ebrei a non partecipare alla Giornata dell'Ebraismo il prossimo 17 gennaio.''Senza entrare nel merito della configurazione'' delle due rappresentanze, Luzzatto propone: ''Visto che la protesta e' stata espressa dall'Assemblea dei rabbini italiani e che negli anni scorsi il 17 gennaio eravamo tutti ufficialmente presenti alle manifestazioni, mi pare, ma potrei anche sbagliarmi, che un primo passo da fare sia ricostituire il rapporto tra la Chiesa cattolica in Italia e l'Assemblea rabbinica italiana''.''Nel frattempo - prosegue Luzzatto -, in attesa che si realizzi questo approfondito incontro chiarificatore, occorrerebbe evitare di lanciare frecciatine. Del resto nella dichiarazione della Assemblea rabbinica era implicito ed esplicito il desiderio di riprendere il cammino, ma per riprendere il cammino bisogna vedere esattamente che cosa ha ferito l'Assemblea rabbinica e il mondo ebraico e capire che cosa fare''.

VI Incontro Mondiale delle Famiglie. Tre esperti italiani nella seconda giornata del Congresso teologico-pastorale

Giornata dedicata ad alcuni snodi sociali di grande rilievo quella di oggi al VI Incontro mondiale delle Famiglie. Tre esperti italiani tra i protagonisti. Maria Luisa Di Pietro, bioeticista, presidente di "Scienza & Vita" parlerà di «Famiglia e sessualità» nella prima sessione di questa mattina presieduta dal cardinale Nicolas Lopez Rodriguez. Nello stesso ambito il docente spagnolo Norberto Gonzales Gaitano presenterà una relazione su «Famiglia e mass media». La seconda sessione, presieduta dal card. Odilo Pedro Scherer, sarà inaugurata dall’intervento dell’arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace su «La famiglia degli immigrati». Infine Pier Paolo Donati, sociologo all’Università di Bologna, parlerà di «Famiglia e valori sociali». Nel pomeriggio focus sulle politiche familiari con la parlamentare argentina Leliana T. Negre De Alonso («Lo sforzo di legiferare a favore della famiglia e della vita») e spazio anche ad alcune esperienze di associazionismo familiare sul fronte dell’impegno politico e sociale provenienti, tra l’altro, da Messico, Usa e Spagna.

ll Papa ringrazia l'Ispettorato di Pubblica Sicurezza in Vaticano: ricordo quando vi incontravo da cardinale in Piazza San Pietro

Il Papa ha ricevuto questa mattina in udienza i dirigenti e gli agenti dell'Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano, ringraziandoli per il loro servizio, e ha sottolineato che "all'orizzonte si profilano non poche ombre che preoccupano l'umanità". "Non possiamo nascondercelo", ha proseguito Benedetto XVI, invitando tuttavia a "non scoraggiarci, anzi dobbiamo mantenere sempre accesa in noi la fiamma della speranza" perchè "solo Cristo può aiutarci a costruire un mondo dove regni la giustizia e l'amore". Papa Ratzinger ha espresso "il più vivo e grato apprezzamento per il lavoro che quotidianamente" gli uomini della sicurezza vaticana svolgono con "riconosciuta professionalità e grande dedizione". "Considerando il lavoro che voi siete chiamati a compiere", ha proseguito Benedetto XVI, ricordando che "mi capitava sempre di incontrare qualcuno di voi quando da cardinale attraversavo ogni giorno Piazza San Pietro", il Papa pensa ai sacrifici che il vostro servizio comporta". "Sacrifici - ha aggiunto - che voi dovete fare, ma che anche i vostri familiari sono chiamati a condividere a causa dei turni che richiede la continua vigilanza dei luoghi adiacenti alla Piazza San Pietro e al Vaticano". "La vostra opera di vigilanza - ha concluso il Papa - può essere vissuta come missione. Un servizio al prossimo, concernente l'ordine e la sicurezza e, di pari tempo, un'ascesi personale, per così dire, una costante vigilanza interiore che esige di ben armonizzare la disciplina e la cordialità, il controllo di sè e la vigile accoglienza dei pellegrini e dei turisti che vengono in Vaticano".