martedì 2 marzo 2010

Il presidente della Galizia incontra il Papa per presentargli l'Anno Santo Compostelano. E lo invita a Santiago per l'VIII centenario della Cattedrale

Il presidente della Xunta della Galizia, Alberto Núñez Feijóo (nella foto con Benedetto XVI), ha invitato ieri il Papa a visitare la sua comunità autonoma nel 2011, anno in cui si celebra l'VIII centenario della consacrazione della Cattedrale di Santiago de Compostela. L'invito del presidente del Governo autonomo gallego ha avuto luogo durante un'udienza in Vaticano alla quale è giunto accompagnato dall'arcivescovo di Santiago, mons. Julián Barrio. I due hanno presentato al Papa le attività dell'Anno Santo Compostelano 2010 e gli hanno consegnato la prima medaglia commemorativa. In alcune dichiarazioni ai giornalisti dopo l'udienza, Núñez Feijóo ha espresso il desiderio che “possiamo avere buone notizie” riguardo all'invito al Santo Padre. “Lo spero come gallego e come presidente della Xunta”, ha aggiunto, sottolineando che “spetta al Papa e ai suoi collaboratori confermare la notizia”. Secondo quanto ha riferito, nell'incontro ha avuto l'opportunità di esporre al Papa l'importanza che ha per la Galizia e per tutta la Spagna l'Anno Santo Compostelano, che non si ripeterà fino al 2021, e ha ratificato il significato di questo evento considerando le radici cristiane dell'Europa. La delegazione gallega ha offerto al Papa una miniatura del famoso incensiere della Cattedrale compostelana e una copia in gallego del Codice Callistino, il manoscritto del XII secolo sui pellegrinaggi alla tomba dell'apostolo Giacomo. Il politico gallego ha annunciato che a maggio verrà inaugurata un'esposizione nel Braccio di Carlo Magno, al lato di Piazza San Pietro in Vaticano, sul primo arcivescovo di Santiago, mons. Diego Gelmírez (o Xelmírez, 1059-1139), che promosse la costruzione della Cattedrale. Il Papa compirà un viaggio a Madrid nell'agosto 2011 in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Il 17 febbraio, padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha confermato che si sta analizzando anche l'invito rivolto al Papa a consacrare il tempio della Sagrada Familia di Gaudí, a Barcellona.

Zenit

Il Papa in Portogallo. Il progetto grafico per il viaggio. Mons. Azevedo: la fotografia del poster coglie la timidezza e la gentilezza di Benedetto

Il coordinatore della commissione organizzatrice del viaggio del Papa in Portogallo, mons. Carlos Azevedo, ha affermato che il poster di presentazione del viaggio pontificio sottolinea la timidezza e la gentilezza del Pontefice. La fotografia che appare sul poster “ha colto la timidezza e la gentilezza di Benedetto XVI”, così come “il modo sublime in cui mostra la mano che ci benedice e ci saluta”, ha detto venerdì in un incontro con la stampa, secondo quanto rende noto l'agenzia Ecclesia. Il vescovo ausiliare di Lisbona ha sottolineato anche il riferimento alla croce, presente come segno grafico e nella disposizione delle lettere. “Dedicando questa conferenza stampa alla divulgazione dell'immagine, vogliamo comunicare il senso della visita”, ha sottolineato il presule. L'unificazione della “grammatica visiva” sarà applicata, tra le altre cose, al sito ufficiale, a poster, medaglie, fazzoletti e t-shirt. La rappresentazione grafica è stata scelta tra tre proposte. Secondo l'équipe che ha presentato il disegno vincitore, la disposizione visiva, le forme e i colori cercano di indurre un'“esperienza spirituale”. Dall'altro lato, si vuole valorizzare la missione del Papa come “capo della Chiesa”. Il logo, che si avvicina a un'immagine circolare, si riferisce alla forma rotonda, rappresentazione ancestrale del sacro. Il tema “Con te camminiamo nella speranza – Saggezza e Missione” orienterà la presenza del Papa in Portogallo, dall'11 al 14 maggio. La motivazione principale del viaggio di Benedetto XVI è la celebrazione dei 10 anni dalla beatificazione dei pastorelli Francisco e Giacinta Marto, fratelli, destinatari delle apparizioni della Vergine insieme alla cugina Lúcia dos Santos, diventata poi suora e morta nel 2005. I momenti più emblematici del viaggio saranno le Messe a Lisbona, Fatima e Porto. “Quando un Papa visita un Paese, si rivolge con una proposta umile e solida a tutti gli abitanti”, ha detto monsignor Azevedo. Circa i costi del viaggio papale, il vescovo ha spiegato che ancora non sono stati definiti totalmente. Ci saranno partnership tra le diocesi e lo Stato, oltre alla partecipazione di benefattori. “Vogliamo che i costi siano minimi, desideriamo cose semplici e senza spese superflue, tenendo conto dell'attuale situazione sociale”, ha sottolineato il presule.

Zenit

Cartaz - il poster

Logótipo - il logo

Norma Gráfica - la "grammatica visiva"

Verso la Giornata Mondiale della Gioventù 2011. Lavori in corso, notizie pratiche e contatti: primo sopralluogo della delegazione CEI a Madrid

E’ un comitato organizzatore in piena attività quello che sta preparando la Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid. Nella sede di Plaza San Juan de la Cruz la delegazione italiana viene accolta in un giorno di piog­gia. "Non vi preoccupate, in estate il clima sarà completa­mente diverso" scherza mons. Joaquin Martìn Abad, vicario episcopale e responsabile dell’accoglienza dei vescovi durante la GMG, prima della riunione operativa con il grup­po CEI guidato da mons. Domenico Pompili, sotto­segretario e portavoce CEI, e composto dall’economo mon­s. Giampietro Fasani, don Nicolò Anselmi, responsa­bile del Servizio per la pastorale giovanile, con don Do­menico Benvenuto e Giorgio Minella, da Claudio Grisan­ti che curerà l’organizzazione e la logistica, più Marcello Be­deschi, del Pontificio Consiglio per i Laici, veterano delle GMG. "La Giornata avverrà in un momento turisticamente favorevole – spiega Cesar Franco Martinez, vescovo ausiliare e coordinatore generale della GMG di Ma­drid –. Di solito nei mesi estivi si registra un incremento di visitatori che potranno domandarsi il perché tanti giovani testimoni della fede a Madrid. Questo è un punto di forza che inciderà sui numeri e nel messaggio spirituale inviato a tutto il mondo". Il culmine sarà "la veglia e la Messa con Benedetto XVI nella zona di Cuatro Vientos, dove si trova l’aeroporto militare che accoglierà migliaia di ragazzi". La fase finale della GMG spagnola metterà alla prova la macchina organizzativa. "Stiamo lavorando con grande impegno per l’accoglienza di migliaia di giovani nei luo­ghi già definiti in cui avverranno i gemellaggi, le cateche­si, gli atti di adorazione, le confessioni – racconta don Ja­vier Igea Lopez-Fandò, direttore del Dipartimento per la pa­storale giovanile della Conferenza episcopale spagnola –. Tra i primi segni della GMG c’è il pellegrinaggio della cro­ce dei giovani e dell’icona di Maria che sta attraversando i quartieri e le vie di Madrid". Qualche giorno fa' 3mila perso­ne hanno partecipato alla Via Crucis guidata dal card. Antonio Maria Rouco Varela con la croce portata a spalla dai giovani delle parrocchie della città. "Incontrare il comitato spagnolo non è stato solo un mo­mento di confronto logistico-organizzativo – spiega a fine riunione don Nicolò Anselmi –. Sono due Chiese che si in­contrano e si preparano a vivere la GMG del 2011 in co­munione, fraternità e condivisione. C’è un grande entu­siasmo da parte nostra, ma anche da parte di chi organiz­za. L’auspicio è che tanti giovani possano incontrare in Spa­gna il Signore e vivere un’esperienza intensa di fede. Su questo lavoreremo". "Il nostro sforzo principale in questo momento è sul web e nei social network, sia su Facebook che in altre reti sociali – spiega Yago de la Cierva, portavo­ce del Comitato spagnolo –. Vogliamo arrivare a tutti i gio­vani usando i loro canali abituali di comunicazione. In tal modo vorremmo dare la possibilità di prepararsi sotto il profilo logistico e soprattutto spirituale fino alla settima­na- clou. Sulle reti sociali sono stati già attivati tredici grup­pi in altrettante lingue gestiti tutti da volontari che rappre­sentano i gruppi ufficiali della GMG. Quello delle reti so­ciali, infatti, è un canale che raggiunge le giovani genera­zioni più della tv". Il sito ufficiale , nel quale sono fornite tutte le informazioni per partecipa­re all’evento, si sta rivelando molto utile per i gemellaggi: "Le diocesi spagnole stanno facendo a gara per l’accoglienza dei pellegrini nei giorni precedenti la celebrazione della Giornata – sottolinea don Gregorio Roldan Collado, se­gretario generale della GMG –. A Salamanca ad esempio si lavora con l’amministrazione locale per organizzare l’ac­coglienza di 3mila giovani stranieri". I "Giorni nelle dio­cesi" si celebreranno tra l’11 e il 15 agosto 2011. Il viaggio della delegazione della CEI si è concluso dome­nica.

Vincenzo Grienti, Avvenire

Il Papa in Portogallo. Nota pastorale dei vescovi: sia seme da cui possano germinare e svilupparsi frutti di un rinnovamento spirituale e sociale

Il Consiglio permanente della Conferenza Episcopale portoghese ha pubblicato ieri sera una Nota Pastorale, nella quale auspica che il prossimo viaggio di Benedetto XVI nel Paese dall'11 al 14 maggio “non rimanga un avvenimento passeggero, ancorché partecipato e festivo, ma che al contrario rappresenti il seme da cui possano germinare e svilupparsi i frutti di un rinnovamento spirituale, apostolico e sociale”. Il documento afferma che “il viaggio del Papa deve essere preparato in un orizzonte di fede, di costruzione dell’unità ecclesiale e di una società più giusta e fraterna”. “Benedetto XVI - scrivono i vescovi - giunge come pellegrino, e la Chiesa portoghese dovrà camminare con il successore di Pietro, per riscoprire nel Cristianesimo un’esperienza di conoscenza e di missione”. Ai fedeli cattolici i vescovi chiedono di “trasformarsi in coraggiosi apostoli, capaci di rendere concreto il necessario e urgente annuncio di Cristo in tutti gli ambiti dell’azione quotidiana come politica, sanità, industria, commercio, agricoltura, pesca, educazione, insegnamento, lavoro e divertimento”. Nel ricordare che la visita del Papa si estende “a tutti i portoghesi” come anche alle “comunità migranti” i vescovi ribadiscono che “solo vivendo in una conversione permanente, la Chiesa potrà presentarsi con credibilità in un mondo dove si cercano di imporre il relativismo e l’indifferenza”.

SIR