martedì 2 marzo 2010

Il Papa in Portogallo. Nota pastorale dei vescovi: sia seme da cui possano germinare e svilupparsi frutti di un rinnovamento spirituale e sociale

Il Consiglio permanente della Conferenza Episcopale portoghese ha pubblicato ieri sera una Nota Pastorale, nella quale auspica che il prossimo viaggio di Benedetto XVI nel Paese dall'11 al 14 maggio “non rimanga un avvenimento passeggero, ancorché partecipato e festivo, ma che al contrario rappresenti il seme da cui possano germinare e svilupparsi i frutti di un rinnovamento spirituale, apostolico e sociale”. Il documento afferma che “il viaggio del Papa deve essere preparato in un orizzonte di fede, di costruzione dell’unità ecclesiale e di una società più giusta e fraterna”. “Benedetto XVI - scrivono i vescovi - giunge come pellegrino, e la Chiesa portoghese dovrà camminare con il successore di Pietro, per riscoprire nel Cristianesimo un’esperienza di conoscenza e di missione”. Ai fedeli cattolici i vescovi chiedono di “trasformarsi in coraggiosi apostoli, capaci di rendere concreto il necessario e urgente annuncio di Cristo in tutti gli ambiti dell’azione quotidiana come politica, sanità, industria, commercio, agricoltura, pesca, educazione, insegnamento, lavoro e divertimento”. Nel ricordare che la visita del Papa si estende “a tutti i portoghesi” come anche alle “comunità migranti” i vescovi ribadiscono che “solo vivendo in una conversione permanente, la Chiesa potrà presentarsi con credibilità in un mondo dove si cercano di imporre il relativismo e l’indifferenza”.

SIR