giovedì 7 aprile 2011

Pasqua 2011. La colletta della Messa nella Cena del Signore destinata alle vittime del terremoto e dello tsunami in Giappone. Il grazie al Papa

"Ringraziamo di cuore Benedetto XVI per questo ulteriore segno di attenzione alla popolazione giapponese colpita dal terremoto e dallo tsunami". Il vescovo di Sendai, Martin Tetsuo Hiraga, ha pronunciato ieri, con voce molto commossa, queste parole, subito dopo l'annuncio della Santa Sede di destinare alle vittime del terremoto e del maremoto nella regione dell'Honshu orientale i proventi della colletta che verrà effettuata durante la Messa in Coena Domini che Benedetto XVI celebrerà il 21 aprile, Giovedì Santo. Nel corso di un'intervista rilasciata all'agenzia Fides, il presule giapponese ha affermato che il dono del Papa "sarà accettato con grande gioia" dai cattolici del Giappone. Mons. Hiraga ha inoltre sottolineato che "la Chiesa e la Caritas Giappone si stanno dando molto da fare per soccorrere le vittime della catastrofe. Attualmente sono arrivati alla diocesi di Sendai, la più colpita, centocinquantamila dollari del primo contributo inviato dal Pontificio Consiglio Cor Unum. Saranno utilizzati per aiutare persone in difficoltà, per riparare le chiese, per ricostruire le case". Per il vescovo di Sendai, "l'affetto e la vicinanza di Benedetto XVI si fanno concreti, ma è tutta la Chiesa universale che sta mostrando un grande slancio di solidarietà. Riceviamo messaggi da persone, gruppi e diocesi dei cinque continenti che vogliono aiutarci. Tutto questo ci fa sentire che il Signore non ci abbandona in queste difficoltà e in questa terribile sofferenza. Questi aiuti ci sproneranno a rialzarci: abbiamo bisogno di preghiere e di gesti concreti d'incoraggiamento".

L'Osservatore Romano

Il 25 aprile l'associazione Meter al Regina Caeli di Benedetto XVI per la Giornata dei bambini vittime della violenza, sfruttamento e indifferenza

Tutti gli amici di Meter e chi tutela ed educa l’infanzia a Castelgandolfo per il Regina Caeli papale il 25 aprile prossimo, Lunedì dell'Angelo. È questa l’iniziativa lanciata da don Fortunato Di Noto, fondatore dell’Associazione Meter Onlus, che vedrà coinvolti i volontari, gli operatori e le famiglie di Meter, che da oltre vent'anni ha fatto della lotta alla pedofilia la sua battaglia quotidiana. “Il 25 aprile alle ore 12.00 a Castelgandolfo (residenza del Papa) – ha detto don Di Noto - parteciperemo alla recita dell’Angelus dove il Santo Padre Benedetto XVI ricorderà la XV Giornata dei Bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e della indifferenza. Contro la pedofilia”. “Quest’anno la provvidenza di Dio – ha aggiunto – ha fatto coincidere il XV anno con il periodo pasquale, che in maniera illuminante sembra coincidere con il tema della Giornata: 'Abbiamo ritrovato la vita'. La Pasqua è ricevere il dono della vita nuova in Gesù Cristo che ha sconfitto la morte; e chi meglio di noi non può testimoniare quanta vita abbiamo ricevuto e quanto vita è rinata dopo la negazione, la violenza, la sofferenza...la morte appunto!”. L’annuale appuntamento serve sia a ricordare le vittime degli ingiustificati atti di violenza, di sfruttamento e di indifferenza sui bambini, sia a esaltare, in una logica evangelica e umana di prossimità e aiuto alle fragilità umane, la pedagogia dell’amore: dall’amore si può rivivere, nell’amore si ritrova la ragione umana e di fede per riprendere gli interrotti cammini. “Vi attendiamo numerosi – ha concluso don Di Noto – certi di poter vivere un dono che viene dal Signore: la comunione tra di noi per essere testimoni dell’Amore per i piccoli e i deboli”.

Zenit

Padre Lombardi: la tragedia dei migranti morti in mare ha colpito profondamente il Papa, che segue con partecipazione e preoccupazione le vicende

"La tragedia della morte in mare di un gran numero di migranti che dalle coste dell'Africa Settentrionale cercano di raggiungere l'Europa ha colpito profondamente il Santo Padre, che segue con partecipazione e preoccupazione le vicende dei migranti in questo periodo drammatico": lo afferma il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ricordando che "fra le vittime di queste tragedie nel Mediterraneo vi sono migranti eritrei cattolici che si trovavano in Libia e partecipavano anche alla vita della comunità cattolica locale". "Il Santo Padre e tutta la Chiesa - conclude il direttore della Sala stampa - ricordano nella preghiera tutte le vittime di ogni nazionalità e condizione, anche donne e bambini, che perdono la vita nel terribile viaggio per sfuggire alle situazioni di povertà, o di ingiustizia o di violenza da cui sono afflitte, alla ricerca di protezione, accoglienza e condizioni di vita più umane".

Agi

Il Papa: la preparazione alla professione religiosa segnata da lungo e attento discernimento per assicurare che ogni candidato sia radicato in Cristo

Questa mattina, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, il Papa ha incontrato il gruppo di vescovi della Chiesa Siro-Malabarese dell’India, ricevuti in questi giorni, in separate udienze, in occasione della visita "ad Limina Apostolorum". “La vostra visita rappresenta un’occasione per ringraziare Dio per il dono della comunione”, ha detto Benedetto XVI nel suo discorso. “Vi incoraggio – ha detto il Papa – a fare tutto ciò che vi è possibile per continuare a incrementare la comunione tra voi e con tutti i vescovi cattolici del mondo e di essere tra i vostri preti e i vostri fedeli espressione viva di questa comunione”. Benedetto XVI ha esortato ognuno dei presuli siro-malabaresi a essere “un ministro di unità”. Questa responsabilità, ha affermato, “è di particolare importanza in un Paese come l'India, dove si riflette l'unità della Chiesa nella ricca diversità dei suoi riti e tradizioni”. "Nel mistero della comunione divina, una espressione di condivisione della vita di Dio" si realizza "attraverso il sacramento del matrimonio e la vita familiare". Ma, ha osservato il Pontefice, "i rapidi e drammatici cambiamenti che sono parte della società contemporanea in tutto il mondo portano con sé non solo serie sfide ma nuove possibilità di proclamare la verità liberatoria del messaggio del Vangelo per trasformare ed elevare tutte le relazioni umane". Rapportato questo annuncio al mondo della famiglia, il Pontefice ha notato con una punta di rammarico: “Purtroppo, la Chiesa non può più contare sul sostegno della società in generale per promuovere la comprensione cristiana del matrimonio come unione stabile e indissolubile, ordinata alla procreazione e la santificazione degli sposi”. Ciò detto, il Papa ha ribadito uno a uno quei principi oggi messi fuori gioco dai relativismi: “Il vostro sostegno, cari fratelli vescovi, e quello dei vostri sacerdoti e delle comunità all'educazione sana e integrale dei giovani nelle vie della castità e della responsabilità, non solo permetterà loro di abbracciare la vera natura del matrimonio, ma andrà anche a vantaggio della cultura indiana nel suo complesso”. Quindi, l’attenzione si è spostata sui religiosi presenti nelle Eparchie locali, protagonisti di tante e apprezzabili opere di educazione e di carità. In questo caso, il tasto toccato dal Papa è stato quello della formazione “permanente” dei consacrati, all’interno della tradizione liturgica e spirituale della Chiesa siro-malabarese. "La vocazione alla vita religiosa e al perseguimento della perfetta carità è attraente a qualsiasi età, ma dovrebbe essere nutrita - ha detto il Papa - da un costante rinnovamento spirituale che deve essere favorita dai superiori che dedicano grande cura alla formazione umana, intellettuale e spirituale dei loro fratelli religiosi". Incoraggiando i presuli a pianificare tale formazione “in modo efficace”, Benedetto XVI ha ribadito: “La Chiesa insiste sul fatto che la preparazione alla professione religiosa dev’essere caratterizzata da un lungo e attento discernimento, al fine di garantire, prima dell’emissione dei voti perpetui, che ogni candidato sia saldamente radicato in Cristo, solido nella sua capacità di un genuino impegno e felice di donarsi a Gesù Cristo e alla sua Chiesa”. Secondo Papa Ratzinger "la formazione non è mai completa, ma è progressiva e deve essere parte integrante della vita quotidiana di ogni individuo e comunità".

SIR, Radio Vaticana, TMNews


Il Papa ad Aquileia e Venezia. Oltre mille i volontari al Parco San Giuliano. Treni speciali da alcune città e banchetti informativi dei movimenti

Saranno oltre mille i volontari presenti domenica 8 maggio, a supporto dei pellegrini che giungeranno al Parco San Giuliano di Mestre, per la Santa Messa presieduta dal Papa durante la visita pastorale ad Aquileia e Venezia. A renderlo noto è la Conferenza Episcopale del Triveneto, che informa come il “record” di adesioni, tra le parrocchie, spetti alla parrocchia di Santa Maria Goretti di Mestre, che ha già toccato quota 1000 conferme di presenze di pellegrini. “Treni speciali” partiranno, inoltre, rispettivamente da Verona, Padova e Udine. Anche le adesioni delle persone diversamente abili sta procedendo a ritmo intenso: al momento vi sono oltre 600 adesioni, destinate a crescere ancora. Entra nel vivo, proprio in questi giorni, anche l’azione capillare missionaria svolta in particolare da movimenti e associazioni: neocatecumentali, Comunione e liberazione, scout, focolarini, Rinnovamento nello Spirito, Unitalsi e l’Azione cattolica. Queste realtà infatti nei prossimi giorni, in molte piazze cittadine e parrocchie, cureranno una particolare diffusione dei nuovi volantini e dépliant che illustrano il programma della visita del Papa e le modalità per partecipare alla Messa a San Giuliano: saranno realizzati banchetti di volontari sia nel Veneziano (che in molte località del Veneto, del Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige.

SIR