venerdì 18 febbraio 2011

Il presidente Napolitano: Benedetto XVI potrebbe partecipare in qualche forma alle manifestazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia

Papa Benedetto XVI potrebbe partecipare ''in qualche forma'' alle manifestazioni per la celebrazione dei 150 anni dell'unità d'Italia. Lo ha affermato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (foto) parlando brevemente con i giornalisti al termine della cerimonia all'ambasciata italiana presso la Santa Sede dell'anniversario della firma dei Patti Lateranensi. Gli incontri di oggi ''sono andati come dovevano andare - ha detto il presidente Napolitano prima di salire sulla macchina - c'è un clima di cordialità nelle relazioni tra Italia e Santa Sede''. Napolitano sottolinea che ''è stato molto importante anche l'impegno, ribadito dai cardinali Bertone e Bagnasco, per la partecipazione della Chiesa, e anche in qualche forma del Pontefice, al 150° anniversario dell'unità d'Italia''. E' possibile che la partecipazione di Benedetto XVI si configuri come un messaggio augurale alla nazione italiana. La Conferenza Episcopale italiana ieri ha reso noto che il cardinale presidente Angelo Bagnasco per l'occasione celebrerà una Santa Messa il 17 marzo mattina nella Basilica di Santa Maria degli Angeli.

Asca, TMNews

Il Papa ad Aquileia e Venezia. Per la Messa a San Giuliano sorgerà una Basilica a cielo aperto. Da domenica collette nelle diocesi

Un enorme catino absidale, che richiama quelli delle Basiliche di Aquileia e di San Marco. Sarà l'elemento che più di tutti caratterizzerà il palco papale (foto) che verrà allestito nel parco di San Giuliano, a Mestre, quando Papa Benedetto celebrerà la Santa Messa, domenica 8 maggio alle ore 10.00, davanti a 150mila persone. Il progetto viene da Padova ed è firmato dall'architetto Stefano Bianchi, che ha messo molte volte a servizio della Liturgia le sue competenze professionali. Bisogna immaginarsi una Basilica a cielo aperto, affacciata sulla laguna più famosa del mondo; a far da sfondo il profilo di campanili, cupole, tetti di antiche case costruite sull'acqua – è la magia di Venezia – dai nostri progenitori. Perché una Basilica? Intanto perché Bianchi ha immaginato proprio una porta d'entrata allo spazio liturgico collocato sull'erba. Questo portale, alto una quindicina di metri, dalle forme semplici, “rinascimentali”, senza fronzoli, segnerà uno stacco dalla quotidianità e un ingresso nell'area riservata alla celebrazione. Sarà collocato all'incirca a fianco della collinetta presente nel parco. A voler richiamare le forme della Basilica, sia pure con l'accostamento di linee moderne ed essenziali, c'è anche l'area del palco che accoglierà il Papa, i vescovi e gli altri sacerdoti celebranti. Imponenti le dimensioni: nel progetto originale l'abside è alta 25 metri, come un palazzo di otto piani. Un'altezza che potrebbe essere un po' limata, per venire incontro a esigenze di budget e allo slogan “bello ma sobrio” che gli organizzatori si sono dati. "Ma senza snaturare il progetto – spiega il progettista – che ha nell'elevazione un elemento molto importante". Una cupola sopra l’ambone. Al centro del catino absidale sarà posta la sede papale, con ai lati le sedi dei vescovi; gli spazi per i presbiteri saranno su un livello sfalsato, per dare dinamicità alla composizione; i percorsi ministeriali metteranno in relazione le parti. L'altare centrale sarà coperto da un ciborio, una sorta di baldacchino, presente anche nella Basilica di San Marco. Sopra l'ambone si troverà invece una cupola, un altro elemento architettonico marciano. Sopra il palco è prevista una copertura rettangolare di 60 metri per 30, circa un terzo di un campo da calcio, retta da semplici pilastri. Sul lato destro, guardando la sede dei celebranti, si trova un altro palco, più piccolo, per ospitare il coro. Tutte queste strutture si troveranno nell'ampia area circolare, detta “tamburello”, più prossima al bordo lagunare del parco, circondata per tre quarti da un canneto. I fedeli nel “tamburello”. I fedeli troveranno posto davanti al palco, nella restante area del “tamburello”, nella parte pianeggiante che precede e sulla collinetta che si trova sul lato sinistro, secondo quanto già sperimentato nel corso delle edizioni dell'Heineken Jammin' Festival che qui si sono tenute. Il colpo d'occhio più bello, anzi, si avrà proprio dalle pendici di questa elevazione: parola di architetto.Il passaggio dal progetto preliminare al progetto esecutivo, cantierabile, ora spetta all'impresa che avrà l'incarico di realizzare l'opera, mentre Bianchi e il suo studio manterranno la “direzione artistica”, controllando che la parte ingegneristica rispetti i criteri ispiratori del progetto. E realizzeranno direttamente, attualmente è in fase di progetto, l'apparato liturgico e scenografico: l'altare, l'ambone, le sedi, il ciborio, le immagini iconografiche di abside e cupola, le torri per gli impianti audio e video.Bellezza e sobrietà. Quanto costerà? E' presto per dirlo. L'appalto non è stato ancora assegnato. E c'è chi, nella commissione apposita che segue la partita economica, sta facendo di tutto per tagliare sulle spese, riducendole all'osso. Bellezza sì, si diceva, ma anche sobrietà. Le parti strutturali, con ogni probabilità, saranno realizzate in elementi tubolari metallici, rivestiti da cartongesso, o legno o tessuti: materiali tipici delle scenografie, di cui si dovrà curare in particolare, vista l'installazione all'aperto, la resistenza all'acqua. Sui colori si vedrà, ma Bianchi pensa a colori tenui, se non un semplicissimo avorio. Anche le immagini dell'abside e della semicupola non sono ancora state scelte. Non saranno con ogni probabililtà una semplice riproposizione di mosaici esistenti nelle basiliche di Aquileia e di Venezia, ma il richiamo potrebbe essere quello. Si può prevedere che per realizzare i vari elementi e per allestire il palco ci voglia circa un mese di tempo. Solo all'ultimo i vari elementi saranno montati sul luogo. Per smontare il tutto sono da prevedere ancora da una settimana a dieci giorni di lavoro. E' da notare che, spiega l'arch. Stefano Bianchi, "la maggior parte del materiale è riciclabile e riutilizzabile: per parti, o per porzioni, può essere rimontata in modo diverso". Non si butta via niente, insomma. Secondo i canoni del bello e del sobrio, sì; e anche dell'opportuno riuso. Domenica 20 febbraio si terrà in alcune diocesi del Triveneto la colletta straordinaria nelle parrocchie in vista della visita di Benedetto XVI. Si tratta di Venezia, Chioggia, Concordia-Pordenone, Vicenza, Vittorio Veneto e Verona. Domenica 27 febbraio la colletta sarà poi effettuata nelle diocesi di Belluno-Feltre, Padova, Gorizia, Trieste, Bolzano-Bressanone. Le Chiese del Nordest propongono in tal modo a tutti i fedeli, e a chi lo vorrà, di contribuire, liberamente e ciascuno secondo le proprie possibilità, a sostenere le spese che inevitabilmente sono connesse all’accoglienza del Papa, che sarà sobria ed essenziale. Cominciano intanto a giungere, sul sito della visita www.ilpapaanordest.it, on line da una settimana, centinaia di adesioni per la Messa a San Giuliano. Prime, in assoluto, alcune persone di Rovigo, seguite a ruota da un gruppo (che riempirà un pullman) di San Michele al Tagliamento e una persona di Mestre. E poi altri gruppi di Treviso, Padova, Cadoneghe, Vigonza, Conegliano, Martellago, Este e anche di Lecco, solo per citare le località dei primi “aderenti”, gruppi o singoli. Arrivano anche le prime richieste di kit e seggiole.

Gente Veneta, Il Velino

La Beatificazione di Giovanni Paolo II. La Santa Sede: cerimonia gratuita. Benedetto XVI interverrà in collegamento video alla Veglia del 30 aprile

Il Vaticano smentisce che per la Beatificazione di Karol Wojtyla ci siano biglietti in vendita. “La Prefettura della Casa Pontificia, informata dell'esistenza di improprie offerte, soprattutto per internet, di assistenza e di biglietti a pagamento per le Udienze e Cerimonie Pontificie, in particolare per la Beatificazione del Servo di Dio Papa Giovanni Paolo II, domenica primo maggio 2011 - si legge in una nota - tiene a precisare quanto segue: primo, per la Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, non ci sarà bisogno di biglietti, come si era comunicato fin dall'inizio; secondo, i biglietti concessi dalla Prefettura della Casa Pontificia, in occasione di Cerimonie Pontificie o di Udienze Generali sono SEMPRE GRATUITI e nessuna persona fisica o ente può pretendere un qualsiasi pagamento”. La Beatificazione di Giovanni Paolo II, precisa inoltre il Vaticano, sarà un grande evento ecclesiale, articolato nei seguenti cinque momenti. Primo, la veglia di preparazione avrà luogo nella sera di sabato 30 aprile prossimo (ore 20.00-21.00: preparazione; ore 21.00-22.30: veglia), al Circo Massimo di Roma, e sarà organizzata dalla diocesi di Roma, che ebbe il venerabile Servo di Dio come vescovo. La veglia sarà guidata dal card. Agostino Vallini, Vicario Generale di Sua Santità per la diocesi di Roma, ed il Santo Padre Benedetto XVI si unirà spiritualmente tramite un collegamento video. La celebrazione della eatificazione, in secondo luogo, domenica primo maggio in Piazza San Pietro, avrà inizio alle ore 10.00 e sarà presieduta dal Santo Padre. La partecipazione non è regolata da singoli biglietti, tuttavia l’accesso alla Piazza e zone adiacenti sarà sotto la tutela della Sicurezza Pubblica. In terzo luogo, la venerazione delle spoglie del nuovo Beato sarà possibile a tutti i fedeli la stessa domenica primo maggio, subito dopo la cerimonia della Beatificazione e proseguirà fino ad esaurimento del flusso dei fedeli. Le spoglie del nuovo Beato saranno esposte per la venerazione nella Basilica di San Pietro, davanti l`Altare della Confessione. Quarto, la Messa di ringraziamento è programmata per lunedì 2 maggio, alle ore 10.30 in Piazza San Pietro, e sarà presieduta dal card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato. Infine, la tumulazione delle spoglie del nuovo Beato nella Basilica Vaticana, presso la Cappella di San Sebastiano, avverrà poi in forma privata. I particolari dei vari momenti, precisa la nota, saranno resi noti successivamente dagli Uffici interessati.

La Santa Sede: il 10 marzo la presentazione del libro del Papa 'Gesù di Nazaret - Seconda Parte. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione'

La notizia, attesa da qualche tempo, è stata confermata oggi: giovedì 10 marzo prossimo, alle ore 17.00, verrà presentato nella Sala Stampa vaticana il libro di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI “Gesù di Nazaret - seconda parte. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione”, edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Alla presentazione del volume interverranno il card. Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, e il prof. Claudio Magris, scrittore e germanista.

Il Papa: solo la vera amicizia con Dio spezza i vincoli della solitudine dell'umanità e stabilisce una vera e duratura comunione con gli altri

Il fascino di questo mondo non può soddisfare il desiderio di felicità. Solo la vera amicizia con Dio può rompere i vincoli della solitudine. E’ quanto ha affermato questa mattina Benedetto XVI rivolgendosi ai secondo gruppo dei vescovi della Conferenza Episcopale delle Filippine in visita "ad limina apostolorum". Le Filippine continuano ad affrontare numerose sfide nell’ambito dello sviluppo economico, ma si deve riconoscere che le difficoltà per una vita felice e realizzata non sono gli unici ostacoli che devono essere affrontati dalla Chiesa: “La cultura filippina è anche di fronte a questioni più penetranti che riguardano il secolarismo, il materialismo e il consumismo dei nostri tempi”. “Il percorso per riscoprire il vero destino dell'umanità può essere trovato soltanto nel ristabilimento della priorità di Dio nel cuore e nella mente di ogni persona”. Il compito dell’evangelizzazione, ha spiegato il Pontefice, è quello di proporre “un rapporto personale con Cristo”. "Le nuove iniziative nell'evangelizzazione - ha sottolineato - porteranno frutti solo se coloro che le propongono sono persone che credono veramente e vivono in se stesse il messaggio del Vangelo". All’impegno del clero, ha osservato il Santo Padre, si aggiunge poi quello dei laici che “devono ascoltare il messaggio del Vangelo nella sua pienezza, comprenderne le implicazioni per la loro vita personale e per la società in generale e quindi essere costantemente convertiti al Signore”. Nelle Filippine, grazie anche al “paziente lavoro della Chiesa locale”, la fede assume inoltre “un ruolo molto importante nella vita di molti giovani”: “Vi incoraggio a continuare a ricordare ai giovani che il fascino di questo mondo non soddisferà il loro naturale desiderio di felicità. Solo la vera amicizia con Dio spezzerà i vincoli della solitudine di cui soffre la nostra fragile umanità e stabilirà una vera e duratura comunione con gli altri”. "La cura pastorale dei giovani - ha rilevato Benedetto XVI - porta a stabilire il primato di Dio nei loro cuori e tende a portare risultati non solo nelle vocazioni al matrimonio cristiano ma anche in ogni tipo di chiamata". Inoltre Benedetto XVI ha ricordato che si deve anche porre attenzione nell’indicare ai giovani “l’importanza dei sacramenti come strumenti della grazia di Dio”. "Questo è particolarmente vero per il Sacramento del matrimonio, che santifica la vita coniugale fin dal suo inizio, in modo che la presenza di Dio possa sostenere le giovani coppie nelle asperità”. Il Papa ha espresso poi la propria gioia per il “successo di iniziative locali nel promuovere numerose vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa”. Tuttavia, ha aggiunto, in molte diocesi il numero dei sacerdoti e il corrispondente numero di parrocchie “non è ancora sufficiente per soddisfare i bisogni spirituali della numerosa e crescente popolazione cattolica”: “Che la missione di evangelizzazione della Chiesa possa essere sostenuta dai doni meravigliosi che il Signore offre a coloro che Egli chiama”.