lunedì 16 novembre 2009

Il Papa a Malta. Il 17 e 18 aprile il viaggio di Benedetto XVI nell'Isola del naufragio di San Paolo. Tappe a Rabat, Floriana e La Valletta

Il vescovo di Malta Paul Cremona ha annunciato sabato che Papa Benedetto XVI compirà il viaggio apostolico a Malta sabato 17 e domenica 18 aprile, in occasione del 1950° anniversario del naufragio di San Paolo sull'isola. Il Papa, rende noto un comunicato dell’arcidiocesi di Malta, arriverà nell’isola nel pomeriggio del 17 aprile. Dopo l’incontro con le autorità civili, il Pontefice visiterà la Grotta di San Paolo a Rabat. La mattina del 18 aprile, il Papa celebrerà una grande Messa nella città di Floriana. Nel pomeriggio, quindi, incontrerà i giovani maltesi a La Valletta (foto) per fare poi ritorno a Roma. Quello a Malta sarà il 14° viaggio apostolico internazionale di Benedetto XVI, il terzo di un Pontefice nell’arcipelago del Mediterraneo. Secondo la tradizione, San Paolo soggiornò tre mesi sull'isola mediterranea nel 60 d.C., dopo un naufragio della nave che lo stava conducendo a Roma. Il tema dell'immigrazione clandestina, particolarmente caldo a Malta a causa dei flussi di barconi di migranti diretti in Italia, potrebbe essere sull'agenda del Pontefice durante il viaggio.

Apcom, Radio Vaticana

Benedetto XVI: internet tematica di grande attualità. Mons. Celli: il Papa apprezza molto le nuove tecnologie e manda sue mail personali

Internet è una ''tematica di grande attualità''. A ricordarlo ieri al termine dell'Angelus è stato il Papa al salutando i partecipanti all'Assemblea plenaria della Commissione episcopale europea per i media, i cui lavori si sono svolti in questi giorni in Vaticano. Benedetto XVI infatti se da un lato ama la tradizione è anche un grande estimatore delle nuove tecnologie: naviga infatti su internet e usa la posta elettronica. A confermarlo nei giorni scorsi è stato mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. "Il Papa - ha detto mons. Celli in un intervista a "Studio Aperto" - manda anche sue e-mail personali, lo fa. Lui apprezza molto le nuove tecnologie. Non ha un indirizzo di posta dedicato ma tutte le mail arrivano e partono dal Vaticano". I fedeli che gli scrivono sono davvero tanti, ha aggiunto mons. Celli al tg di Italia 1: "Certo non riesce a rispondere ai milioni di messaggi che arrivano nella sua casella ma di sicuro offre le sue preghiere per tutti quelli che gli scrivono". La notizia arriva in concomitanza con la partenza dei corsi su Facebook e Youtube per i vescovi europei in Vaticano: "Internet - ha concluso il presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali - è un mezzo eccellente di comunicazione. Cerchiamo di esser presenti dove la gente, soprattutto i giovani, si raduna".

Adnkronos

L'intervento del Papa al vertice della FAO. Padre Lombardi: ribadirà il diritto di tutti all'alimentazione, essenziale per un sviluppo umano integrale

Benedetto XVI si recherà in visita questa mattina alla sede di Roma della Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO) per rivendicare il diritto di tutti all'alimentazione, essenziale per un sviluppo umano integrale, spiega il portavoce vaticano.
Nell'ultimo editoriale di "Octava Dies", il rotocalco informativo del Centro Televisivo Vaticano, padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha analizzato le ragioni che hanno spinto il Santo Padre a partecipare al Vertice mondiale per la sicurezza alimentare. Per illustrare l'intenzione del Papa, il sacerdote gesuita ha ripreso una frase contenuta nell'Enciclica “Caritas in veritate” (n.27): "E’ necessario che maturi una coscienza solidale, che consideri l’alimentazione e l’accesso all’acqua come diritti universali di tutti gli esseri umani, senza distinzioni né discriminazioni”. In questo documento, ha aggiunto padre Lombardi, il Pontefice “mette in rilievo che il diritto all’alimentazione è essenziale per garantire lo stesso diritto primo fra tutti, quello alla vita. Sì, perché di fame e di sete si muore, e se non si muore si vive a metà”. Il Vertice della FAO, ha ricordato il sacerdote, “si svolge in uno scenario della cui drammaticità ci si dimentica troppo spesso”. “Nel 2000 il famoso Vertice del Millennio aveva proclamato che il numero degli affamati avrebbe dovuto dimezzarsi, dagli 800 milioni di allora a 400 nel 2015; ma nel 2009 siamo invece arrivati a 1 miliardo e 200 milioni! Una tragedia orribile, una spinta fortissima alle migrazioni, una minaccia gravissima per la pace”. “E’ evidente che la via principale per affrontare il problema è favorire lo sviluppo agricolo dei paesi più poveri, coinvolgendo il più possibile le comunità locali, mettendo cioè 'la persona umana al centro dello sviluppo'”, ha aggiunto padre Lombardi citando l'Enciclica del Papa. “Questo è nell’interesse della comunità mondiale, di quella famiglia di popoli che dovremmo essere. Non dovrebbe essere difficile capirlo per i partecipanti al Vertice di Roma. Ma poi bisognerebbe agire di conseguenza. Se no le morti per fame aumenteranno ancora”, ha poi concluso.


Zenit