E' stato donato dai fedeli di San Pio da Pietrelcina tutto l'oro utilizzato nella realizzazione dei 54 mosaici che saranno inaugurati domani nella Chiesa intitolata al frate, a San Giovanni Rotondo, da Papa Benedetto XVI. Per impreziosire la Chiesa inferiore di San Pio da Pietrelcina e la sua rampa di accesso i Frati minori Cappuccini hanno scelto un artista e teologo che, insieme con il suo Atelier, composto da artisti provenienti da otto Paesi diversi e appartenenti alle Chiese cattolica romana, greco cattolica e ortodossa, ha già realizzato mosaici per 70 chiese in tutto il mondo: il padre gesuita Marko Ivan Rupnik. Da un lato vengono rappresentati momenti della vita di San Francesco, dall'altro episodi della vita di San Pio. Il fedele, insieme con i due santi, percorre alcuni grandi temi della teologia spirituale: la chiamata, la rinuncia al male, i sacramenti, la lotta spirituale, la preghiera, l'ascesi, la morte all'uomo vecchio, il primato della carità, la solitudine, la comunione con il creato, i sensi spirituali, l'annuncio del Vangelo, la paternità e la consolazione spirituale, la felicità nella vita dello Spirito Santo. Si giunge così alla soglia della Chiesa inferiore dove il pellegrino è accolto dalle immagini che testimoniano la vita di Cristo. I mosaici ricoprono una superficie complessiva, tra rampa e chiesa inferiore, di circa 2.000 metri quadrati e costituiscono l'opera più grande realizzata dall'Atelier. Per realizzarli sono stati necessari sei mesi di studio e 12 di lavoro. Per la realizzazione sono stati utilizzati milioni di tessere. Le pietre da cui sono state ricavate le tessere provengono da diverse parti del mondo: Italia, Francia, Grecia, Macedonia, Turchia, Egitto, Brasile, Messico, Sudafrica, Iran, Afghanistan, Pachistan, Cina, India.Teleradioerre




