martedì 27 settembre 2011

Vertici della Fraternità San Pio X convocati il 7 e l’8 ottobre ad Albano Laziale per discutere il preambolo dottrinale. I rilievi degli ebrei

Lefebvriani in "conclave" per rispondere al Papa. I superiori della Fraternità Sacerdotale San Pio X si riuniranno ad ottobre il 7 e 8 ottobre ad Albano Laziale per discutere il preambolo dottrinale la cui accettazione viene ritenuta dal Vaticano la "base fondamentale per il conseguimento della piena riconciliazione con la Sede Apostolica". Dopo il vertice che si è svolto due settimane fa nella sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, mons. Bernard Fellay ha convocato nella cittadina laziale i vertici della Fraternità per analizzare il documento consegnato dalla delegazione vaticana composta dal prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e presidente della Pontificia Commissione 'Ecclesia Dei', il card. William Levada, dal segretario della Congregazione, il presule gesuita Luis Ladaria e dal segretario della commissione Ecclesia Dei, mons. Guido Pozzo. La riunione a porte chiuse dei superiori della Fraternità Sacerdotale San Pio X avrà luogo ad Albano Laziale nel quartier generale del distretto italiano. La missione di Fellay è una: convincere anche l’anima più dura e intransigente della Fraternità San Pio X che una pax definitiva con Roma non solo è possibile ma è anche l’unica soluzione percorribile se non si vuole arrivare all’isolamento definitivo. Intanto in Curia si temono contraccolpi sulla Giornata interreligiosa di Assisi qualora la firma che sancirà la fine dello scisma dei lefebvriani avvenga prima del 27 ottobre, data dell’attesissimo incontro tra Benedetto e gli altri leader spirituali del pianeta. Gli ebrei potrebbero disertare in segno di protesta per il rientro dei lefebriani contrari al dialogo tra la Chiesa e i "fratelli maggiori", come hanno lasciato intuire i rilievi mossi alla Santa Sede, su "grazia" agli scismatici tradizionalisti, preghiera del Venerdì Santo per la conversione degli ebrei e processo di Beatificazione di Pio XII, dai rappresentanti della comunità ebraica ricevuti giovedì dal Pontefice dopo la storica visita al Bundestag di Berlino.

Giacomo Galeazzi, Vatican Insider

Patriarca russo Kirill: rispetto ed affetto fraterno per Benedetto XVI. Sfide del mondo secolarizzato base comune per cooperazione tra le due Chiese

Il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill (foto) ha espresso “rispetto ed affetto fraterno” al Papa Benedetto XVI. In un incontro avuto a Mosca con il card. Jozef Tomko, il Patriarca Kirill gli ha chiesto di “trasmettere questi sentimenti” a Sua Santità. Il cardinale è giunto a Mosca per partecipare ai festeggiamenti in occasione del centenario della cattedrale cattolica dell’Immacolata Concezione della Madonna. L’incontro con il Patriarca Kirill, si legge in un comunicato ufficiale del Patriarcato ripreso dall'agenzia SIR, si è svolto in “un clima cordiale e amichevole” ed è terminato con uno scambio di doni. Il cardinale ha incontrato il patriarca Kirill nella sede del Patriarcato accompagnato dal nunzio apostolico in Russia, l'arcivescovo Ivan Jurkovic. Nell’accogliere “calorosamente” gli ospiti, il Patriarca ha detto che anche per la Chiesa russa il lavoro missionario è una priorità ed ha osservato che “la Chiesa Ortodossa e la Chiesa Cattolica romana stanno oggi affrontando le stesse sfide del mondo secolarizzato e questo costituisce una base comune per la cooperazione tra le due Chiese”. Da parte sua il card. Tomko ha ringraziato il Patriarca per l’accoglienza ed ha espresso “la speranza per un ulteriore proseguimento del dialogo tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica romana”.

Radio Vaticana

Motu Proprio 'Quaerit semper' del Papa: al Tribunale della Rota Romana la competenza sul matrimonio rato e non consumato e la nullità dell'Ordinazione

Con una Lettera Apostolia in forma di 'Motu Proprio' pubblicato oggi su L'Osservatore Romano, il Papa ha trasferito le competenze relative alla dispensa del matrimonio rato e non consumato e le cause di nullità della sacra Ordinazione dalla Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti al tribunale della Rota Romana. Il testo del provvedimento, firmato da Benedetto XVI a Castel Gandolfo lo scorso 30 agosto, è intitolato "Quaerit semper" dalle prime parole del testo di legge in latino: "La Santa Sede ha sempre cercato di adeguare la propria struttura di governo alle necessità pastorali che in ogni periodo storico emergevano nella vita della Chiesa, modificando perciò l'organizzazione e la competenza dei Dicasteri della Curia Romana. "E' parso conveniente - si legge nel Motu Proprio - che la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti si dedichi principalmente a dare nuovo impulso alla promozione della Sacra Liturgia nella Chiesa, secondo il rinnovamento voluto dal Concilio Vaticano II a partire dalla Costituzione 'Sacrosanctum Concilium'. Pertanto ho ritenuto opportuno trasferire ad un nuovo Ufficio costituito presso il Tribunale della Rota Romana la competenza di trattare i procedimenti per la concessione della dispensa dal matrimonio rato e non consumato e le cause di nullità della sacra Ordinazione". Pertanto Benedetto XVI ha modificato della l'articolo 126 della Costituzione Apostolica "Pastor bonus" di Giovanni Paolo II stabilendo che il Tribunale della Rota Romana "funge ordinariamente da istanza superiore nel grado di appello presso la Sede Apostolica per tutelare i diritti nella Chiesa, provvede all'unità della giurisprudenza e, attraverso le proprie sentenze, è di aiuto ai Tribunali di grado inferiore". Presso il Tribunale della Rota Romana è stato quindi "costituito un Ufficio al quale compete giudicare circa il fatto della non consumazione del matrimonio e circa l'esistenza di una giusta causa per concedere la dispensa". Dovranno dunque essere indirizzati a tale ufficio "tutti gli atti insieme col voto del vescovo e con le osservazioni del difensore del vincolo", affinchè possa "valutare attentamente, secondo la speciale procedura, la supplica volta ad ottenere la dispensa" e, se del caso, sottoporla al Sommo Pontefice. "Tale Ufficio - stabilisce il Motu Proprio - sarà anche competente a trattare le cause di nullità della sacra ordinazione, a norma del diritto universale e proprio". Il Papa ha affidato la responsabilità di questo nuovo ufficio al decano della Rota Romana e stabilito che "i procedimenti di dispensa dal matrimonio rato e non consumato e le cause di nullità della sacra Ordinazione pendenti presso la Congregazione per i Sacramenti", siano trasmessi al nuovo Ufficio presso il Tribunale della Rota Romana e da esso saranno definiti". Il Motu Proprio entrerà in vigore il 1° ottobre 2011. Sulle colonne del quotidiano vaticano il decano della Rota Romana, mons. Antoni Stankiewicz, scrive: "La Rota Romana accoglie le competenze assegnatele dal Papa con filiale gratitudine per la fiducia manifestata verso il suo Tribunale e col conforto di una plurisecolare esperienza giuridica, a cui attingere nella trattazione di materie così rilevanti per la vita dei singoli e dell'intera comunità cristiana".

TMNews, Agi

Lettera Apostolica in forma di "Motu Proprio" Quaerit semper (30 agosto 2011)

Un’innovazione storica

Il Papa in Germania. Osare la fede. Bilancio del mondo cattolico e politico tedesco: un arricchimento e un grande dono, effetti si vedranno nel tempo

La Messa celebrata con 100mila fedeli è il grande evento che ha segnato la fine del viaggio di Papa Benedetto XVI in Germania: un viaggio atteso per le varie implicazioni delle tappe che lo hanno portato a Berlino, Erfurt, Eichsfeld e infine a Friburgo dal 22 al 25 settembre. Molte le aspettative, soprattutto per quanto riguarda l'ecumenismo e il rapporto con la Chiesa evangelica. Le polemiche annunciate per il discorso del Papa al Bundestag sono state in realtà circoscritte: il parlamento tedesco, occupato praticamente tutto dai suoi componenti, ha accolto il Pontefice con un lungo applauso e ha ascoltato attentamente le sue parole, condivise talora anche da esponenti di posizioni politiche distanti dalla Chiesa Cattolica, come nel caso dell'appello alla salvaguardia del creato. "Un arricchimento e un grande dono". Questo il bilancio del viaggio di Benedetto XVI per mons. Robert Zollitsch, presidente della Conferenza Episcopale tedesca e arcivescovo di Friburgo. Davanti ai giornalisti nella conferenza stampa svoltasi a Friburgo il 25 settembre, mons. Zollitsch ha espresso il parere che la Chiesa Cattolica tedesca sia stata incoraggiata dalla presenza del Pontefice e ha raccontato che durante il pranzo consumato domenica insieme con i vescovi, "il Papa si è rivolto spontaneamente" a loro, manifestando "la sua solidarietà e sottolineando di conoscere la situazione della Chiesa tedesca e il periodo difficile" che questa sta affrontando in seguito alla grave crisi causata dallo scandalo degli abusi. "Questa solidarietà è un grande incoraggiamento per i vescovi. Il discorso del Papa è stato breve ma molto chiaro e amichevole". Hans Langendörfer, segretario della Conferenza episcopale, ha affermato che Benedetto XVI, "in tutti i suoi interventi, ha incoraggiato costantemente la gente a osare di avere fede". "Gli effetti della visita del Papa si vedranno ancora nel tempo": lo ha detto mons. Joachim Wanke, vescovo di Erfurt. Nella conferenza stampa svoltasi il 24 settembre, il vescovo si è detto convinto che "gli incontri a Etzelsbach ed Erfurt saranno per i pellegrini una fonte costante di rafforzamento e di gioia". Wanke ha ringraziato tutti coloro "che hanno contribuito alla riuscita di giornate ricche di contenuti e di emozioni per una piccola Chiesa locale". Sull'incontro di Benedetto XVI con cinque vittime di abuso, il vescovo ha voluto puntualizzare che questo "non è da intendere affatto come un colpo di spugna sugli scandali degli anni passati" ma "si tratta di sviluppare un fiuto particolare per prevenire nuovi casi". Alois Glück, presidente del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (Zdk), si è rallegrato per la visita di Benedetto XVI che "ha dimostrato come i cattolici in Germania non siano così distanti dal loro Papa, come viene invece sempre affermato". "Continuiamo con nuovo slancio a essere coerentemente Chiesa nel mondo", ha dichiarato Glück in un comunicato diffuso il 26 settembre. "La visita di Papa Benedetto è stata un rafforzamento e una sfida", ha aggiunto, ribadendo l'impegno di proseguire "il processo di dialogo nella Chiesa cattolica iniziato a Mannheim". Mons. Zollitsch e il card. Karl Lehmann, arcivescovo di Magonza ed ex presidente della Dbk, hanno espresso parere positivo anche sugli effetti del viaggio papale per quanto riguarda l'ecumenismo. Parlando alla Radio Vaticana, Lehmann ha osservato che Benedetto XVI si è pronunciato "con un po' di cautela" su Martin Lutero per non intervenire nei preparativi in atto sull'omaggio ecumenico in programma per il 2017, cinquecentenario della Riforma. Tuttavia, "è già molto che Benedetto XVI abbia visitato il convento agostiniano di Erfurt come primo luogo di azione di Lutero". Christine Lieberknecht, presidente dei ministri del Land Turingia, ha parlato di "evento grandioso". "Come teologa evangelica non sono affatto delusa del fatto che il Papa non abbia non abbia fatto concessioni concrete alla mia Chiesa". "Sono paziente nell'ecumenismo", ha commentato, condividendo con mons. Wanke il parere che "l'ecumenismo scaturisce dalla fede". Secondo Alois Glück, dopo il viaggio del Papa "siamo sempre più chiamati ad approfondire ulteriormente la convivenza ecumenica nelle comunità, nel dialogo teologico e a livello di vertici della Chiesa". Una particolare sfida sarà rappresentata dalla celebrazione nel 2017 "dell'Anno di Lutero".

SIR Europa

Associazione Cattolica dei Leader Latini presenterà mercoledì a Benedetto XVI la 'Risposta nella fede' all'Enciclica 'Caritas in Veritate'

Una delegazione dell'Associazione Cattolica dei Leader Latini (CALL) è a Roma questa settimana per presentare a Benedetto XVI la propria risposta all'Enciclica “Caritas in Veritate”. La delegazione è giunta a Roma la settimana scorsa per incontrare il card. Peter Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. In seguito è stata esortata a restare qualche altro giorno per presentare personalmente la risposta al Papa, mercoledì. Robert Aguirre, presidente della CALL, saluterà il Santo Padre dopo l'Udienza generale a nome dell'Associazione, e gli consegnerà una copia di un documento di 28 pagine, dal titolo “Carità nella verità: la nostra risposta nella fede”. Il testo è una riflessione sull'ultima Enciclica di Papa Benedetto XVI, pubblicata nel 2009. In un comunicato stampa, la CALL sottolinea “il suo impegno ad agire come discepoli fedeli, confidando nel Santo Padre come pastore”. “Come leader latini cattolici del nostro Paese”, ha detto Aguirre, “è nostra responsabilità dimostrare che la nostra identità di cattolici si definisce per ciò che facciamo. I membri della CALL seguono le parole del Beato Giovanni XXIII, per cui bisogna adeguare le nostre attività professionali alla dottrina sociale della Chiesa”. “La nostra 'Risposta nella Fede' è la nostra preghiera per svolgere la missione della Chiesa in ogni ambito della vita”. Pubblicata a luglio, contiene come prefazione una lettera indirizzata a Benedetto XVI che dice: “Tu ci hai chiamati a riconoscere la crisi dei nostri giorni, a stabilire nuove regole, a ripianificare il nostro cammino e a scoprire nuove forme di impegno”. “Ascoltando le tue parole riconosciamo che questa è un'opportunità per il discernimento, in cui formare una nuova visione per il futuro'”.

Zenit

ll Papa in Germania. Benedetto XVI, grande e paziente riformatore: lo storico viaggio nelle parole di Vittorio Possenti, Sandro Magister e Bruno Forte

Il Papa in Germania: i commenti di Vittorio Possenti e Sandro Magister

Mons. Bruno Forte: Benedetto XVI in Germania, grande e paziente riformatore

Il calendario delle celebrazioni di Benedetto XVI nei prossimi mesi. Novembre tra la commemorazione dei defunti e il ritorno nel continente africano

Un viaggio apostolico in Africa e due visite pastorale in Italia, oltre ad altre importanti cerimonie liturgiche. Sono questi gli impegni già fissati nell’agenda di Benedetto XVI per i mesi di ottobre e novembre 2011. Il calendario delle prossime scadenze papali è stato reso noto oggi da mons. Guido Marini, maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie. Le prime giornate di novembre saranno scandite dalle tradizionali celebrazioni della Commemorazione dei fedeli defunti. Il Papa scenderà alle 18.00 del 2 nelle Grotte Vaticane per pregare sulle tombe dei Pontefici, quindi il giorno dopo alle 11.30 all'Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro presiederà la Messa di suffragio per i cardinali e i vescovi defunti nel corso dell’anno. Venerdì 4 novembre, poi, sarà la volta dell’inaugurazione dell’Anno accademico delle Università pontificie, con la celebrazione dei Vespri nella Basilica Vaticana alle 17.30. Dal 18 al 20 novembre, infine, per Benedetto XVI maturerà il momento del suo ritorno in Africa, nello Stato del Benin. L’occasione, che coincide con il giubileo dei 150 anni dell'evangelizzazione del Paese, permetterà al Papa di consegnare a tutti vescovi africani la “magna charta” dell’evangelizzazione continentale: l'Esortazione Apostolica frutto della seconda Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei vescovi, tenuta in Vaticano nell'ottobre 2009.

Radio Vaticana

CALENDARIO DELLE CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DAL SANTO PADRE BENEDETTO XVI (OTTOBRE - NOVEMBRE 2011)

Memoria di San Vincenzo de’ Paoli. Il Papa: fece in modo che il Vangelo diventasse sempre più faro luminoso di speranza e di amore per l'uomo

La Chiesa celebra oggi la memoria di San Vincenzo de’ Paoli (foto), apostolo della carità, fondatore della Congregazione della Missione e delle Figlie della Carità. Benedetto XVI ha più volte dedicato riflessioni a questo Santo che Leone XIII proclamò “patrono universale di tutte le opere di carità sparse nel mondo”. Fare tutto in semplicità, essere umili e miti, praticare la mortificazione e avere un cuore che arda dal desiderio di essere strumento di salvezza delle anime: sono le regole che San Vincenzo de’ Paoli era solito indicare ai suoi figli spirituali. Quasi un compendio del suo modo di vivere la carità, che conquistò tantissime anime nella Francia del XVII secolo. Ecco come Benedetto XVI descrive l’universalità della testimonianza di San Vincenzo: “Nella Francia del 1600, egli toccò con mano proprio il forte contrasto tra i più ricchi e i più poveri. Infatti, come sacerdote, ebbe modo di frequentare sia gli ambienti aristocratici, sia le campagne, come pure i bassifondi di Parigi. Spinto dall’amore di Cristo, Vincenzo de’ Paoli seppe organizzare forme stabili di servizio alle persone emarginate, dando vita alle cosiddette 'Charitées', le 'Carità', cioè gruppi di donne che mettevano il loro tempo e i loro beni a disposizione dei più emarginati” (Angelus, 26 settembre 2010).
“Dio ama i poveri – diceva San Vincenzo – e per conseguenza ama quelli che amano i poveri”. Del resto, per questo testimone luminoso della carità, amore e preghiera erano indivisibili. “Se lasciate la preghiera per assistere un povero – osservava – sappiate che far questo è servire Dio”. Ecco perché ancora oggi, sottolinea Benedetto XVI, è un modello di grande attualità: “Con la sua incessante azione apostolica, egli fece in modo che il Vangelo diventasse sempre più faro luminoso di speranza e di amore per l'uomo del suo tempo, ed in particolare per i più poveri nel corpo e nello spirito. Il suo esempio virtuoso e la sua intercessione suscitino nelle vostre comunità e in ciascuno di voi un rinnovato impegno di solidarietà, cosicché gli sforzi di ognuno cooperino all'edificazione del bene comune” (Alla cittadinanza di Castel Gandolfo, 27 settembre 2010).

Radio Vaticana

Il Papa a Lamezia Terme e Serra San Bruno. Pubblicato il programma ufficiale: la Messa, l'Angelus, la preghiera con la comunità della Certosa

Questa mattina la Sala Stampa della Santa Sede ha diffuso il programma ufficiale della Visita Pastorale del Papa a Lamezia Terme e Serra San Bruno. Benedetto XVI partirà alle 8.30 di domenica 9 ottobre da Ciampino e arriverà all’aeroporto di Lamezia Terme intorno alle 9.15. Celebrerà la Santa Messa e reciterà l’Angelus nella zona ex-Sir, alla periferia industriale di Lamezia. Pranzerà con i vescovi della Calabria nell’episcopio di Lamezia, dove poi intorno alle 16.30 saluterà gli organizzatori della visita. Poco dopo partirà in elicottero dallo stadio di Lamezia per Serra San Bruno, dove è previsto l’arrivo intorno alle 17.15, al campo sportivo 'La Quercia'. Alle 17.30, nel piazzale antistante la Certosa, Benedetto XVI incontrerà la popolazione di Serra San Bruno e rivolgerà un saluto. Alle 18.00 presiederà la celebrazione dei Vespri nella Chiesa della Certosa e terrà un’omelia. Successivamente incontrerà la comunità dei certosini nel refettorio, visiterà una cella e l’infermeria della Certosa. Alle 19.30 partirà in elicottero dal campo sportivo ‘La Quercia’ e alle 20.00 in aereo per Roma dall’aeroporto di Lamezia. L’arrivo a Ciampino è previsto intorno alle 20.45.

Agi

VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI A LAMEZIA TERME E A SERRA SAN BRUNO (9 OTTOBRE 2011) - PROGRAMMA