La Chiesa celebra oggi la memoria di San Vincenzo de’ Paoli (foto), apostolo della carità, fondatore della Congregazione della Missione e delle Figlie della Carità. Benedetto XVI ha più volte dedicato riflessioni a questo Santo che Leone XIII proclamò “patrono universale di tutte le opere di carità sparse nel mondo”. Fare tutto in semplicità, essere umili e miti, praticare la mortificazione e avere un cuore che arda dal desiderio di essere strumento di salvezza delle anime: sono le regole che San Vincenzo de’ Paoli era solito indicare ai suoi figli spirituali. Quasi un compendio del suo modo di vivere la carità, che conquistò tantissime anime nella Francia del XVII secolo. Ecco come Benedetto XVI descrive l’universalità della testimonianza di San Vincenzo: “Nella Francia del 1600, egli toccò con mano proprio il forte contrasto tra i più ricchi e i più poveri. Infatti, come sacerdote, ebbe modo di frequentare sia gli ambienti aristocratici, sia le campagne, come pure i bassifondi di Parigi. Spinto dall’amore di Cristo, Vincenzo de’ Paoli seppe organizzare forme stabili di servizio alle persone emarginate, dando vita alle cosiddette 'Charitées', le 'Carità', cioè gruppi di donne che mettevano il loro tempo e i loro beni a disposizione dei più emarginati” (Angelus, 26 settembre 2010).
“Dio ama i poveri – diceva San Vincenzo – e per conseguenza ama quelli che amano i poveri”. Del resto, per questo testimone luminoso della carità, amore e preghiera erano indivisibili. “Se lasciate la preghiera per assistere un povero – osservava – sappiate che far questo è servire Dio”. Ecco perché ancora oggi, sottolinea Benedetto XVI, è un modello di grande attualità: “Con la sua incessante azione apostolica, egli fece in modo che il Vangelo diventasse sempre più faro luminoso di speranza e di amore per l'uomo del suo tempo, ed in particolare per i più poveri nel corpo e nello spirito. Il suo esempio virtuoso e la sua intercessione suscitino nelle vostre comunità e in ciascuno di voi un rinnovato impegno di solidarietà, cosicché gli sforzi di ognuno cooperino all'edificazione del bene comune” (Alla cittadinanza di Castel Gandolfo, 27 settembre 2010).
Radio Vaticana