lunedì 1 febbraio 2010

Il saluto di mons. Nichols a Papa Benedetto: pronti a studiare le giuste strade con gli anglicani che vorranno entrare in comunione con la Chiesa

Apprezzamento e ringraziamenti sono stati rivolti da mons. Vincent Nichols, presidente della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles, a Benedetto XVI, al termine della visita 'ad limina apostolorum' dei presuli inglesi. Nel suo saluto al Papa, mons. Nichols ha voluto ricordare “il significativo contributo” della "Caritas in veritate" al dibattito sulle cause della crisi finanziaria e per aver posto al centro “la persona umana e l’integrale sviluppo umano”. “La ringraziamo – ha aggiunto il vescovo – per l’importanza data alla salvaguardia del Creato, cruciale per uno sviluppo sostenibile”. Mons. Nichols ha voluto poi ricordare “il costante incoraggiamento a tutti noi” del Pontefice con l’Anno Paolino e l’Anno Sacerdotale. Parlando della “Anglicanorum coetibus” il presidente dei vescovi inglesi ha sottolineato come “gli anni di stretta collaborazione e profonda amicizia con i nostri fratelli della Comunione Anglicana ci hanno aiutato ad assicurare che le varie reazioni al documento non hanno danneggiato la nostra comunione ecclesiale. Siamo pronti – ha aggiunto – a studiare le giuste strade con coloro che tra gli anglicani vorranno entrare in piena comunione con la Chiesa”. Incontrando i giornalisti per fare il punto sulla visita dei vescovi inglesi, mons. Nichols ha definito gli incontri con il Papa “molto positivi” e ha parlato di “calda accoglienza ricevuta”. “Abbiamo avuto incontri anche con 24 dicasteri con i quali abbiamo parlato di salute, liturgia, difesa della vita, e adozioni”. Su questo punto mons. Nichols ha ricordato “le difficoltà delle agenzie di adozione cattoliche a causa della legge sull’uguaglianza”, che le costringerebbe a dare bambini in adozione a coppie gay pena la chiusura. “Tuttavia – ha dichiarato – il dialogo è ancora aperto”.

SIR

Il Papa nel Regno Unito. Benedetto XVI conferma il viaggio. Momenti centrali la beatificazione del card. Newman e l'incontro con Rowan Williams

Benedetto XVI ha confermato questo lunedì che si recherà nel Regno Unito, ricevendo in udienza i Vescovi della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, in occasione della loro visita 'ad limina apostolorum'. Pur non rivelando le date del viaggio, che secondo quanto riferito tempo fa dal settimanale cattolico inglese The Tablet dovrebbe avvenire dal 16 al 19 settembre prossimo, il Papa ha detto: “In occasione della mia prossima visita apostolica in Gran Bretagna, potrò io stesso essere testimone di quella fede e, come Successore di Pietro, potrò rafforzarla e confermarla”. Si tratterà del primo viaggio di Benedetto XVI in Gran Bretagna, il secondo di un Pontefice dopo quello Giovanni Paolo II nel 1982. “Durante i prossimi mesi di preparazione – ha aggiunto ancora il Pontefice –, preoccupatevi di incoraggiare i cattolici in Inghilterra e nel Galles nella loro devozione, assicurategli che il Papa li ricorda sempre nelle sue preghiere e li tiene nel suo cuore”. Nel suo indirizzo di saluto all'inizio dell'udienza, mons. Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e Presidente della Conferenza Episcopale d'Inghilterra e Galles, ha affermato che “tutta la comunità cattolica attende con fervore questa visita molto desiderata e l'incoraggiamento che lei, Santità, darà non solo a noi, ma anche a tutti i nostri concittadini”. “Confidiamo nel fatto – ha proseguito il presule – che la sua presenza e il suo insegnamento, con il suo appello coerente e ponderato a tutte le persone, verranno accolti con calore, come lei personalmente”. L'arcivescovo di Westminster ha quindi accennato alla prossima beatificazione del cardinale John Henry Newman (1801–1890), dopo che nel 3 luglio 2009 Benedetto XVI ha approvato il decreto per il riconoscimento del miracolo attribuito all'intercessione di questo porporato convertitosi dall’anglicanesimo e che fondò il primo Oratorio di San Filippo Neri in Inghilterra. “La beatificazione del venerabile John Henry Newman – ha detto il presule –, che ha parlato tanto eloquentemente alla nostra tradizione e alla nostra cultura inglesi, è, crediamo, il culmine pregustato con impazienza di questa sua progettata visita”. Incontrando i giornalisti mons Nichols ha affermato: “Sono quasi sicuro che l’incontro con il capo della Comunione anglicana, Rowan Williams (foto), arcivescovo di Canterbury, rappresenterà un momento centrale della prossima visita di Benedetto XVI in Inghilterra”.

Zenit, SIR

Il Papa ai vescovi inglesi: la Chiesa nel dibattito pubblico in dialogo con la società. Siate generosi nell'accogliere i gruppi anglicani convertiti

Se saranno accolte ''calorosamente e di cuore'', le comunità anglicane che sceglieranno di tornare nella Chiesa Cattolica grazie alla Costituzione Apostolica "Anglicanorum Coetibus" si riveleranno ''una benedizione per tutta la Chiesa''. Lo ha detto Papa Benedetto XVI ai vescovi della Conferenza Episcopale d'Inghilterra e Galles in visita 'ad limina apostolorum'. ''Vi chiedo - ha detto il Pontefice - di essere generosi nell'implementare le misure della Costituzione Apostolica "Anglicanorum Coetibus", in modo da assistere quei gruppi di anglicani ad entrare in piena comunione con la Chiesa Cattolica''. Benedetto XVI ha poi rivendicato il "diritto" della Chiesa dell'Inghilterra e del Galles a difendere i valori della vita e della famiglia "partecipando al dibattito nazionale attraverso un dialogo rispettoso con gli altri membri della società". "Voi - ha detto ai vescovi - non solo contribuite a mantenere le antiche tradizioni britanniche della libertà di espressione e di scambio onesto di opinione, ma state in realtà dando voce alle convinzioni di tante persone che non hanno i mezzi per esprimere la loro". "Quando in tanti nella popolazione affermano di essere cristiani, come potrebbe qualcuno - si è chiesto il Pontefice - contestare il diritto del Vangelo ad essere ascoltato?". Il Pontefice ha fatto riferimento ad alcune leggi approvate dalla Gran Bretagna con l'obiettivo di promuovere ''la parità di opportunità per tutti i membri della società''. Queste leggi, ha detto però Papa Ratzinger, hanno avuto il risultato di imporre ''limitazioni ingiuste alla libertà delle comunità religiose di agire in accordo con la loro fede''. ''Per certi aspetti - ha aggiunto - violano la legge naturale che fonda e garantisce l'eguaglianza di tutti gli esseri umani''. Alcune agenzie cattoliche per le adozioni hanno reciso il loro legame con la Chiesa, oppure hanno chiuso, in conseguenza delle nuove leggi britanniche. Il Papa ha invitato i vescovi inglesi a ''fare in modo che la dottrina morale della Chiesa sia sempre presentata nella sua totalità e sia difesa in maniera convincente'' perchè ''la fedeltà al Vangelo non riduce in nessuno la libertà degli altri, anzi, è al servizio della loro libertà offrendo loro la verità''. Nel partecipare al dibattito pubblico, la Chiesa infatti ''dà voce alle convinzioni di molti che non hanno i mezzi di esprimerle''. Papa Ratzinger ha anche chiesto alla Chiesa di essere unita: ''In un ambiente sociale che incoraggia l'espressione di una varietà di opinione su ogni argomento che si presenti, è importante riconoscere il dissenso per quello che è, e non scambiarlo per un contributo maturo ad un dibattito ampio e bilanciato''. “In occasione della mia prossima visita apostolica in Gran Bretagna – ha quindi affermato – potrò vedere personalmente” e confermare la fede dei credenti. Ha così richiamato “l’esempio straordinario” del cardinale Newman, fedele alla verità rivelata, anche a costo personale. “Nella Chiesa di oggi, abbiamo bisogno di grandi scrittori e comunicatori” della statura del cardinale Newman, ed ha espresso la speranza che la devozione per lui “ispirerà molti a seguire i suoi passi”. Quindi, ha sottolineato che il cardinale Newman, celebre per i suoi studi, fu innanzitutto un sacerdote. Nell’Anno sacerdotale, ha così invitato i presuli a seguire il suo esempio di dedizione alla preghiera, “di sensibilità pastorale per i bisogni del proprio gregge e passione per l’annuncio del Vangelo”. Ancora, il Pontefice ha chiesto ai presuli di non risparmiare energie “per incoraggiare le vocazioni ed evidenziare il reale significato come anche la necessità del sacerdozio” per i fedeli. Questi ultimi, ha ribadito Benedetto XVI, devono sostenere i loro preti e riconoscere le difficoltà che oggi devono affrontare. I fedeli, ha detto ancora, devono evitare di guardare ai preti come a dei meri funzionari, ma piuttosto devono gioire per questo dono del ministero sacerdotale.

Asca, Agi, Radio Vaticana

Ieri pomeriggio visita privata di Benedetto XVI alla mostra di Palazzo Venezia 'Il Potere e la Grazia. I Santi Patroni dell'Europa'

Una visita ai capolavori dell’arte che hanno espresso lungo i secoli l’influenza del cristianesimo nella storia dell’Europa. E’ quella che ieri pomeriggio ha compiuto, in forma privata, Benedetto XVI a Palazzo Venezia, dove si concludeva l’esposizione intitolata “Il Potere e la Grazia. I Santi Patroni dell’Europa”. Il Papa ha iniziato la sua visita verso le 18, mentre il flusso dei visitatori veniva interrotto per permetterne lo svolgimento, durato circa 40 minuti. Ad accompagnare Benedetto XVI, fra gli altri, il sottosegretario alla Presidenza italiana del Consiglio dei ministri, Gianni Letta, l'ambasciatore italiano presso la Santa Sede, Antonio Zanardi Landi, e il curatore della mostra, don Alessio Geretti. Visitata da oltre 60 mila persone e curata dal Comitato di San Floriano in collaborazione col Pontificio Consiglio della Cultura, la mostra ha proposto, fra le altre, tele di Leonardo, Tiziano, Caravaggio, van Dyck, El Greco, Mantegna. Il Papa ha dunque voluto ammirare una serie di tele emblematiche del rapporto fra la trascendenza, testimoniata dai grandi Santi ritratti, e la società civile e il potere politico della loro epoca, nella quale i Santi hanno inciso con l’eccellenza della loro carità e della loro sapienza.

Radio Vaticana, Apcom