giovedì 14 giugno 2012

Brady: possa Dio perdonarci per le volte in cui come individui e Chiesa abbiamo fallito nel prenderci cura dei piccoli sofferenti per la violenza

“Chi di noi non ha sentito il peso di errori del passato?”. Sotto una pioggia battente le parole del card. Seán Brady, vescovo di Armagh e primate d’Irlanda, segnano la giornata odierna, dedicata alla riconciliazione, del Congresso Eucaristico internazionale, in corso a Dublino. “Quando pecchiamo - ha chiarito il porporato - distruggiamo non solo noi stessi ma anche la nostra relazione con Cristo. La confessione ristora l’affetto reciproco e i legami sociali”. Durante la celebrazione della Messa il cardinale è tornato sul tema degli scandali che hanno turbato la Chiesa irlandese. “Voglio usare questa opportunità del Congresso - ha affermato - per chiedere scusa per le volte in cui alcuni di noi sono stati ciechi nei confronti della vostra paura, sordi alle vostre grida e silenziosi nel rispondere al vostro dolore.” Riferendosi alla pietra commemorativa “Healing Stone”, inaugurata domenica scorsa, che riproduce la preghiera composta da una vittima di abusi, il card. Brady ha affermato che “ci servirà a ricordare i bambini e giovani che sono stati danneggiati da una Chiesa che prima ha tradito la loro fiducia e poi ha fallito nel rispondere adeguatamente alla loro sofferenza. Possa Dio perdonarci per le volte in cui sia come individui sia come Chiesa abbiamo fallito nel prenderci cura di questi piccoli che erano impauriti, soli e sofferenti perché qualcuno aveva fatto loro violenza”. Il fatto che “non sempre abbiamo risposto alle vostre grida con la preoccupazione del Buon Pastore è motivo di vergogna”, ha ammesso. Il primate ha aggiunto di sperare che “questa pietra diventi il simbolo di una Chiesa che ha imparato dai propri errori del passato e che cerca di diventare un modello di cura e benessere dei bambini”.

SIR

Portavoce vaticano: riprendono la settimana prossima gli interrogatori formali a Paolo Gabriele. Infondata la notizia su hacker scomparso

Gli interrogatori formali della magistratura vaticana a Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa arrestato per furto aggravato di documenti riservati di Benedetto XVI, riprendono "la prossima settimana anche alla luce degli elementi di indagine o studio raccolti questa settimana": lo ha detto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede padre Federico Lombardi (nella foto con Benedetto XVI), in un briefing in Vaticano. Gabriele rimane comunque in custodia cautelare. Il portavoce vaticano ha inoltre smentito "come completamente infondato" un articolo apparso oggi sulla stampa nazionale relativo alla presunta sparizione di un 'hacker' che sarebbe in servizio presso i servizi informatici della della Santa Sede. "Rimango stupito", ha detto Lombardi. "Ho fatto verifiche presso il Governatorato, la Gendarmeria e la Segreteria di Stato e non ho trovato assolutamente nulla. Non riesco a trovare alcun aggancio alla realtà". Venerdì 22 giugno è prevista una visita allo Ior per i giornalisti accreditati presso la Sala Stampa della Santa Sede. È una visita, ha precisato padre Lombardi, di conoscenza tecnica ed operativa sulla natura, la finalità, il modo di lavorare di questa istituzione. I giornalisti potranno rivolgere domande, anche se non si deve pensare ad una conferenza stampa a tutto campo su tutti gli argomenti di attualità.

TMNews, Radio Vaticana

Padre Lombardi: si sta facendo tutto nella prospettiva che il viaggio in Libano si svolga regolarmente. Dal 3 luglio il Papa a Castel Gandolfo

Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha ribadito oggi che il viaggio apostolico del Papa in Libano, previsto dal 14 al 16 settembre, è in preparazione. Dopo alcuni dubbi circolati ieri in connessione alla guerra in Siria, Lombardi ha sottolineato che si tratta di una questione risaputa. "L'incertezza riguarda la situazione del mondo", ha detto il gesuita, aggiungendo che non ci sono incertezze sul viaggio papale: "Si sta facendo tutto nella prospettiva che si svolga regolarmente". Nei prossimi giorni, verranno effettuati i primi sopralluoghi. Riguardo al periodo di riposo estivo del Papa, il 3 luglio prossimo Benedetto XVI si trasferirà a Castel Gandolfo. Come di consueto, nel mese di luglio non sono previste udienze generali, mentre è confermato l’appuntamento dell’Angelus. Sono in preparazione due concerti, sempre a Castel Gandolfo: l’11 luglio, con i giovani dell’Orchestra di Barenboim e ad agosto con i musicisti della Baviera. Per domenica prossima, invece, padre Lombardi ha ricordato il videomessaggio di Benedetto XVI che verrà trasmesso a conclusione del 50° Congresso Eucaristico internazionale in corso a Dublino. Annunciata, inoltre, per giovedì prossimo, una conferenza stampa sul programma dell’Anno della fede.

TMNews, Radio Vaticana

Incontro di mons. Fellay con il card. Levada: alla Fraternità San Pio X proposta una prelatura personale in vista di un eventuale riconoscimento

Nel pomeriggio di ieri mons. Bernard Fellay (nella foto con Benedetto XVI), superiore generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X, insieme ad un suo assistente è stato ricevuto in Vaticano dal card. William Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e presidente della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", presenti anche mons. Luis Ladaria, segretario del dicastero e mons. Guido Pozzo, segretario della Commissione. "L'oggetto dell'incontro - si legge in un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede - era quello di presentare la valutazione della Santa Sede circa il testo consegnato dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X nel mese di aprile, in risposta al Preambolo dottrinale, sottoposto dalla Congregazione per la Dottrina della Fede il 14 settembre 2011 a detta Fraternità. Nella discussione successiva si è avuta anche la possibilità di offrire le opportune spiegazioni e precisazioni". "Mons. Fellay da parte sua ha illustrato la situazione attuale della Fraternità Sacerdotale San Pio X e ha promesso di far conoscere la sua risposta in tempi ragionevoli. Durante il medesimo incontro si è anche consegnata una bozza di documento con il quale viene proposta una Prelatura Personale come strumento più adatto ad un eventuale riconoscimento canonico della Fraternità. Come già detto nel comunicato stampa del 16 maggio 2012, si conferma che la situazione degli altri tre Vescovi della Fraternità Sacerdotale San Pio X sarà trattata separatamente e singolarmente. A conclusione della riunione si è auspicato che anche attraverso questo momento ulteriore di riflessione si possa giungere alla piena comunione della Fraternità Sacerdotale San Pio X con la Sede Apostolica", conclude il comunicato. L’incontro, ha riferito padre Lombardi, è durato circa due ore ed aveva lo scopo di presentare la valutazione della Santa Sede circa il testo consegnato dalla Fraternità San Pio X nello scorso mese di aprile, in risposta al Preambolo dottrinale della Congregazione per la Dottrina della Fede del settembre 2011. Mons. Fellay ha promesso una risposta in tempi ragionevoli. Padre Federico Lombardi ha specificato: "Cosa sono questi tempi ragionevoli? È da vedere. Dovrebbe esserci un Capitolo generale della Fraternità nella prima settimana di luglio. Quindi, evidentemente, questa è anche un’occasione di valutazione e confronto per i responsabili della Fraternità su questo tema".Durante l’incontro è stata anche consegnata una bozza di documento con la proposta di una Prelatura personale come "strumento più adatto" ad un eventuale riconoscimento canonico della Fraternità. Ancora padre Lombardi: "Diverso tempo fa si era detto che probabilmente questa poteva essere una forma canonica adatta, qualora i problemi dottrinali fossero superati, e si potesse quindi pensare ad un rientro nella comunione". La situazione degli altri tre vescovi della Fraternità sarà trattata separatamente e singolarmente. Il problema è quindi aperto, ha detto padre Lombardi.

TMNews, Radio Vaticana

COMUNICATO: INCONTRO TRA IL PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE E IL SUPERIORE GENERALE DELLA FRATERNITÀ SACERDOTALE SAN PIO X

Firma di Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica di Lituania sul riconoscimento reciproco delle qualifiche riguardanti l’insegnamento superiore

Nella Green Hall del Palazzo del Governo a Vilnius, venerdì 8 giugno è stato sottoscritto un accordo tra la Santa Sede e la Repubblica di Lituania relativo al riconoscimento reciproco delle qualifiche riguardanti l’insegnamento superiore (Agreement on the Recognition of Qualifications Concerning Higher Education). Lo rende noto oggi la Sala Stampa della Santa Sede. L’accordo è stato firmato per la Santa Sede da mons. Luigi Bonazzi, nunzio apostolico in Lituania, e per la Repubblica di Lituania da Audronius Ažubalis, ministro degli Affari esteri. “La stipulazione dell’accordo è in sintonia con la Convenzione di Lisbona sull’omonimo tema (1997) che, tra i vari obiettivi, contempla quello di favorire il mutuo riconoscimento dei periodi e dei titoli di studio dell’insegnamento superiore. Detto riconoscimento - prosegue il comunicato - serve, fra l’altro, per facilitare la mobilità degli studenti e la libera circolazione, nell’ambito dell’educazione superiore, nella regione europea”. Inoltre, “l’accordo s’inserisce negli obiettivi del Processo di Bologna, a carattere europeo, che ha realizzato uno Spazio comune dell’Istruzione superiore (European Higher Education Area - Ehea), coinvolgendo attualmente 47 Paesi europei, tra cui la Santa Sede, con il sostegno di alcune organizzazioni internazionali”. L’accordo, oltre a definire i termini principali che utilizza e il suo campo di applicazione, stabilisce le regole, le procedure e gli strumenti per garantire il riconoscimento degli studi superiori. “Esso perfeziona il quadro giuridico delle mutue relazioni tra la Santa Sede e la Repubblica di Lituania, già regolate dai tre Accordi firmati il 5 maggio 2000: sulla cooperazione in campo educativo e culturale; sugli aspetti giuridici delle relazioni tra la Chiesa Cattolica e lo Stato e sull’assistenza pastorale ai cattolici nelle Forze Armate. Il presente Accordo - conclude la nota - entrerà in vigore nel giorno in cui entrambe le Parti avranno informato di avere adempiuto le rispettive procedure legali interne”.

SIR

FIRMA DI ACCORDO TRA LA SANTA SEDE E LA REPUBBLICA DI LITUANIA

Udienza del Papa al direttore generale della Fao: apprezzamento per impegno della Chiesa per combattere fame e povertà, nel mondo risorse per tutti

Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina in udienza il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva. Durante i cordiali colloqui, informa una nota della Sala Stampa vaticana, “è stato vivamente apprezzato l’impegno della Santa Sede e della Chiesa Cattolica per combattere la fame e la povertà, soprattutto nel continente africano, e rimediare alla preoccupante situazione della sicurezza alimentare mondiale”. Quindi, prosegue il comunicato, si è “rilevato come, nonostante vi siano risorse sufficienti per soddisfare i bisogni alimentari di tutto il mondo, persistano ostacoli di ordine economico, sociale e politico che impediscono di soddisfare tali bisogni”. Infine, conclude la nota, è stato “auspicato che il settore rurale torni ad assumere un ruolo primario nelle strategie di sviluppo, che siano promossi modelli sostenibili di produzione agricola e di consumo alimentare e che si garantisca maggiore equità ed efficienza nella gestione del sistema alimentare”.

Radio Vaticana

COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE: UDIENZA AL DIRETTORE GENERALE DELLA FAO

Il Papa accetta la rinuncia di mons. Ivan Milovan alla guida della diocesi di Poreč i Pula. Il contenzioso con i benedettini sul monastero di Dajla

Se ne va il vescovo di Parenzo e Pola che lo scorso anno aveva rifiutato di firmare l’accordo con i benedettini per la proprietà del convento di Dalia (foto). Ivan Milovan nn aveva accettato che la Santa Sede intervenisse per risolvere la questione che da anni si trascinava in quella parte di Croazia che l’Istria, per un periodo parte dell’Italia. La controversia riguarda il monastero benedettino e il terreno nella città e parrocchia di Dalja, sotto la “protezione” della diocesi di Parenzo-Pola nella regione occidentale croata dell'Istria.Il monastero e la proprietà adiacente sono stati gestiti da benedettini italiani fino al 1948 quando la Jugoslavia comunista l’ha nazionalizzata. I benedettini di Praglia, vicino a Padova cui apparteneva l’abbazia di Dalja, che ora chiedono il ritorno della proprietà, erano stati risarciti dallo Stato italiano. Dopo la fondazione dello stato croato nei primi anni 1990 i benedettini di Praglia attraverso i tribunali croati hanno tentato di riconquistare la proprietà, che era stata assegnata alla diocesi di Parenzo-Pola da parte dello Stato croato nel processo di restituzione dei beni ecclesiastici nazionalizzati Chiesa. Rappresentanti della diocesi e dei Benedettini hanno tenuti vari colloqui e trattative, ma non sono arrivati ad un accordo per vari motivi. Così il Vaticano ha istituito una commissione composta da tre cardinali (tra cui il cardinale arcivescovo di Zagabria Josip Bozanic) e i risultati, che sono stati consegnati al Papa alla fine del 2010, che prevedevano la restituzione dei beni ai Benedettini. Il Santo Padre ha confermato i risultati della Commissione. E questa sarebbe potuta essere la conclusione di una procedura interna alla Chiesa. I problemi sono iniziati quando il vescovo di Parenzo-Pola mons. Ivan Milovan ha rifiutato di firmare l'accordo con i benedettini come approvato dal Vaticano. Anche questo atto di disobbedienza avrebbe potuto rimanere una questione interna della Chiesa.Purtroppo non è stato così. Invece l'intera questione è stata sbattuta sulle prime pagine dei media croati nelle TV, radio e su Internet. Informazioni e documenti non erano trapelate, ma erano apertamente, ingenuamente o intenzionalmente, arrivate alla stampa laica affamata di titoli sensazionalistici, tramite ecclesiastici di alto livello. Il triste della vicenda sta nel fatto che da questa disobbedienza iniziale di un vescovo cattolico, è nata una valanga di commenti contro la Chiesa e il Vaticano. E resta il fatto più triste che i documenti interni della Chiesa e le dichiarazioni verbali sono state fornite da alti funzionari della diocesi di Parenzo-Pola sotto la guida del Cancelliere diocesano Ilija Jakovljevic. Il vescovo Milovan per aver rifiutato di firmare gli accordi del Vaticano è stato sospeso dalla Santa Sede per un breve periodo in modo che un altro vescovo, lo spagnolo Santos Abril y Castello, potesse farlo al suo posto. Nel frattempo la diocesi ha formato un “pool legale” per rappresentare i suoi interessi. Mons. Milovan nel frattempo ha fatto una visita, molto pubblicizzata, al presidente croato, al primo ministro e al governo in cerca di aiuto. Tutti rispondevano che avrebbero scritto al Santo Padre e al Vaticano richiamando gli Accordi di Osimo del 1975 tra Italia e Jugoslavia. Il Vaticano ha rilasciato una dichiarazione per ricordare che la vicenda era rigorosamente un affare interno della Chiesa. Anche la Commissione permanente della Conferenza episcopale croata ha anche sostenuto le conclusioni della commissione vaticana. Nel frattempo, la maggioranza dei sacerdoti della diocesi di Parenzo-Pola e il loro vescovo in un incontro appositamente convocato, hanno “votato” per ridare la proprietà contesa “indietro” allo stato croato in evidente opposizione alle istruzioni del Vaticano.

Korazym.org


RINUNCE E NOMINE

Le catechesi delle Udienze generali di Benedetto XVI disponibili nella versione e-book illustrata, pubblicate dalla Libreria Editrice Vaticana

Dal mese di giugno le catechesi del mercoledì di Benedetto XVI all'Udienza generale sono disponibili nella versione e-book illustrata. È la novità lanciata dalla Libreria Editrice Vaticana in collaborazione con la società Aptara e lo studio Ultreya. I volumi sono in vendita a un prezzo compreso tra i 10,99 e i 17,99 euro, ed è possibile scaricarli direttamente su iPad con iBookstore. È dagli inizi di maggio che la Libreria Editrice Vaticana è presente nel mondo del libro digitale, in collaborazione con eLiber, la piattaforma cattolica di e-book. Sono già stati pubblicati 17 titoli in questo formato, acquistabili sul sito internet www.libreriadelsanto.it e in tutte le librerie italiane on-line. I testi proposti fanno parte della collana Pensieri. Tra i titoli più importanti: "Pensieri sul sacerdozio", "Pensieri mariani", "Pensieri sulla famiglia", "Pensieri sulla donna". Gli e-book sono disponibili sia in formato ePub sia in formato pdf.

L'Osservatore Romano