martedì 26 febbraio 2013

Lombardi: Benedetto XVI avrà il titolo di 'Papa emerito', continuerà ad essere Sua Santità. Indosserà la talare bianca semplice, l'anello e il sigillo saranno distrutti. Quando lascerà il suo ministero, la Guardia Svizzera terminerà il suo servizio

Joseph Ratzinger continuerà a chiamarsi "Sua Santità Benedetto XVI" e il suo titolo sarà "Papa emerito" e "Romano Pontefice emerito". La decisione su come essere chiamato e quale veste indossare dopo la fine del Pontificato è stata presa dal Papa stesso. "E' una cosa decisa d'accordo con lui in consultazione con altri - ha spiegato il direttore della Sala Stampa vaticana padre Federico Lombardi -. C'è stata una consultazione con il cardinale camerlengo, con Segreteria di Stato e con il Collegio cardinalizio per prendere consiglio, ma la determinazione è sua. Ha detto: desidero chiamarmi cosi". Allo scoccare delle 20.00, quando lascerà il suo ministero, la Guardia Svizzera terminerà il suo servizio alla porta del Palazzo Apostolico di Castelgandolfo, dove il Papa sarà giunto poco dopo le 17.00, ha spiegato il portavoce della Santa Sede. "Così terminerà alle 20.00 del 28 febbraio - ha spiegato padre Lombardi - il Pontificato di Benedetto XVI". "La Gendarmeria - ha precisato - continuerà il suo servizio di vigilanza e garantirà la sicurezza del Santo Padre" ma il Vaticano sarà "governato dal Collegio dei cardinali, quindi è a loro che farà riferimento la Guardia Svizzera". Lombardi ha aggiunto che il "Papa emerito" continuerà a portare l'abito bianco, ma sarà una veste talare semplice, senza mantellina. Invece non indosserà più l'anello del pescatore e il sigillo che utilizzava sarà distrutto. Per finire Papa Ratzinger non indosserà più, invece, le scarpe rosse del Pontifice, ma semplici calzature marroni. "Vorrei darvi una notizia che farà piacere ai vostri colleghi messicani. Il Papa è molto contento delle scarpe che gli sono state donate nel corso del viaggio a Leòn perché sono molto comode e confortevoli", ha detto padre Lombardi. Per Papa Benedetto XVI oggi è stata una giornata "senza udienze e senza discorsi. Dedicata alla preghiera, alla preparazione degli impegni di domani e dopodomani, ma anche allo spostamento perché sono gli ultimi giorni che sta qui nell'appartamento in Vaticano", ha detto il direttore della Sala stampa vaticana. Domani "sarà una udienza che seguirà lo schema tradizionale - ha spiegato il gesuita - con la tradizionale catechesi del Papa che, però, percorrerà la piazza in papamobile per poter salutare i fedeli. Non ci sarà, invece, il tradizionale 'baciamano' al termine dell'udienza perché in moltissimi hanno chiesto di poter salutare personamente il Papa e non si vogliono fare preferenze". Al termine dell'udienza, in forma privata nella sala clementina in Vaticano, tra quanti potranno salutare il Pontefice ci sarà anche il presidente della Slovacchia, quello della Baviera e i capitani di San Marino. Nel pomeriggio di giovedì, intorno alle 16.55 il Papa partirà in auto dal cortile di San Damaso. Picchetto d'ordinanza della Guardia Svizzera quindi la partenza in eliporto con il saluto del cardinale decano Angelo Sodano. Alle 17.00 è prevista la partenza in elicottero del Papa per Castelgandolfo dove arriverà intorno alle 17.15. L'accoglienza delle autorità locali con il sindaco e il parroco quindi il saluto alla diocesi intorno alle 17,30. Questo sarà l'ultimo atto da Papa di Benedetto XVI. In questi giorni stanno arrivando al Santo Padre “moltissimi messaggi da ogni parte del mondo”, con l’espressione di “sentimenti di gratitudine e di vicinanza”, da parte di “personalità anche di grande rilievo, come i capi di Stato”. Nel briefing odierno, padre Lombardi ha sottolineato il “clima di preghiera” con cui la Chiesa sta vivendo questi giorni, favorito anche dal “bel messaggio del cardinale segretario di Stato a monasteri di vita contemplativa”. I collaboratori del Papa in questi giorni "hanno fatto distinzione tra i documenti di Benedetto XVI che riguardano il governo della Chiesa e la guida della congregazione per la dottrina della fede, che vanno agli archivi competenti, e invece gli scritti e gli appunti di carattere più personale, che lo seguiranno nella sua residenza", ha reso noto padre Lombardi. Il portavoce del Vaticano ha anche reso noto che le congregazioni dei cardinali che precedono il conclave inizieranno non prima del lunedì quattro marzo. Il decano del Collegio cardinalizio, Angelo Sodano, invierà le convocazioni il primo giorno della Sede apostolica vacante, il primo marzo, e non prima. I cardinali "non abiteranno alla Domus Sanctae Marthae fino alla vigilia del conclave". Nella residenza in Vaticano destinata ai cardinali elettori sono ora in corso "lavori di adattamento".

La Repubblica.it, SIR

Il Papa nomina mons. Claudio Giuliodori nuovo assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e mons. Claudio Iovine relatore della Congregazione delle Cause dei Santi

Benedetto XVI ha nominato mons. Claudio Giuliodori, finora vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, nuovo assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. E stato eletto vescovo della diocesi delle Marche il 22 febbraio 2007 e consacrato vescovo il 31 marzo dello stesso anno. Attualmente è membro del Consiglio permanente della CEI, delegato della Conferenza Episcopale marchigiana per la cultura e le comunicazioni, presidente della Commissione episcopale della CEIper la cultura e le comunicazioni sociali e consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. “Dio che dispone tempi e modi del nostro servizio al bene della Chiesa, per volontà di Benedetto XVI, che in questi giorni ci testimonia come sia fondamentale salire sul monte della preghiera e della meditazione, mi chiama ora ad assumere questo nuovo incarico di Assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore”. Sono le prime parole del messaggio di saluto che mosn. Giuliodori ha rivolto alla “grande famiglia” dell’ateneo fondato da padre Agostino Gemelli a Milano, oggi presente con proprie sedi in altre città (Brescia, Piacenza, Roma). Apprestandosi ad assumere l’incarico, il nuovo assistente generale scrive tra l’altro nel messaggio: “L’Università Cattolica, che nei suoi oltre novant’anni di vita ha svolto un servizio preziosissimo, rappresenta per la Chiesa e per la società in Italia una risorsa di inestimabile valore. Ad essa molti guardano con fiducia per il vigoroso sostegno che ha dato e può dare alla cultura cattolica e per la formazione di nuove generazioni che siano in grado di contribuire in modo determinante ancora oggi, e non meno che nel passato, al bene del Paese”.
Il Papa ha inoltre nominato relatore della Congregazione delle Cause dei Santi mons. Claudio Iovine, finora aiutante di Studio del suddetto dicastero.

SIR, Radio Vaticana

RINUNCE E NOMINE