giovedì 3 settembre 2009

Messaggio di Benedetto XVI per l’XI Simposio intercristiano: l'incontro sia linfa benefica per un più ampio rapporto fra cattolici e ortodossi

Conoscere “le ricchezze dottrinali e spirituali che formano il patrimonio dell’oriente e dell’occidente cristiano, diventa indispensabile” per “promuovere un migliore reciproco apprezzamento fra tutti i cristiani”. E’ quanto sottolinea Benedetto XVI in un messaggio indirizzato al card. Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, in occasione dell’apertura odierna a Roma del XI Simposio intercristiano su Sant’Agostino nella tradizionale occidentale e orientale. Il Papa auspica che il Simposio sia “quanto mai proficuo per scoprire convergenze dottrinali e spirituali utili a costruire insieme la Città di Dio, dove i suoi figli possano vivere nella pace e nella carità fraterna, fondate sulla verità della fede comune”. Il messaggio si sofferma dunque sul tema del Simposio. Il Santo di Ippona, un grande Padre della Chiesa Latina, osserva il Papa, riveste “una fondamentale importanza per la teologia e per la stessa cultura dell’occidente, mentre la ricezione del suo pensiero nella teologia ortodossa si è rivelata piuttosto problematica”. Di qui la necessità di approfondire l’opera dell’autore delle Confessioni. Il Pontefice si rallegra per questa “iniziativa di fraterno incontro e confronto sugli aspetti comuni della spiritualità, che è linfa benefica per un più ampio rapporto fra cattolici e ortodossi”. Il fatto che ci si incontri “alternativamente in un territorio a maggioranza cattolica od ortodossa – rileva – permette poi un contatto reale con la vita concreta, storica, culturale e religiosa delle nostre Chiese”. Svolgendosi dunque quest’anno a Roma, Benedetto XVI mette l’accento sulla memoria degli Apostoli Pietro e Paolo quale “forte stimolo ad avanzare verso la piena comunione”. L’incontro, promosso dall’Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum e dalla Facoltà Teologica Ortodossa dell’Università Aristoteles di Salonicco, si tiene a Roma presso il Collegio San Lorenzo da Brindisi e l’Istituto Patristico Augustinianum. Apertosi questa mattina con la Santa Messa e l’introduzione di mons. Ioannis Spiteris, vescovo di Corfù, si concluderà sabato 5, con una celebrazione liturgica presso l’Augustinianum.

Il Papa a Brescia. Mons. Monari: aiuterà a riscoprire l'identità della nostra Chiesa locale. La diocesi prepara numerose iniziative

Da ieri è ufficiale. Il vescovo di Brescia mons. Luciano Monari ha annunciato il programma della visita papale del prossimo 8 novembre dopo aver ricevuto il via libera da padre Leonardo Sapienza, addetto al protocollo della Prefettura della Casa Pontificia. Nel complesso il Papa trascorrerà sul suolo bresciano poco meno di dieci ore: "Il Papa - ha chiarito il vescovo - è ultraottantenne, ha bisogno di tempi di recupero. Nel programma dunque non ci stanno tante cose, ad esempio un incontro dedicato ai giovani. Ma è un dovere di ospitalità non opprimere l'ospite". Monari ha poi anticipato il "grande interesse per quello che il Papa dirà all'inaugurazione dell'Istituto Paolo VI, in riferimento al 30°(anniversario della morte, ndr) di Papa Montini". Alla visita di Benedetto XVI il vescovo assegna una importanza particolare: "Aiuterà i nostri cristiani a riscoprire l'identità della Chiesa bresciana attraverso la comunione con la Chiesa di Roma. Non esiste diocesi se non è in comunione con tutte le altre, e con la Chiesa di Roma che fa da centro vitale di questa unione. Avere fra noi il vescovo di Roma aiuta a comprendere la nostra identità di Chiesa". Monari, che nell'incontro con il clero nell'auditorium di San Barnaba ha spiegato il contenuto della sua lettera pastorale sull'Eucarestia, ha aggiunto che "il magistero di Benedetto XVI è molto centrato sulla Celebrazione Eucaristica" e s'è detto convinto che "il magistero del Papa sia di una lucidità e di una chiarezza assoluta". Successivamente verranno chiariti i dettagli dei singoli passaggi della visita del Papa, ma le tappe annunciate ieri non lasciano troppo spazio all'immaginazione. Intanto la diocesi è impegnata a preparare al meglio - con incontri e con la diffusione di sussidi - la visita di Papa Ratzinger. Ne ha dato conto don Adriano Bianchi, direttore dell'Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali. Al lavoro c'è un comitato diocesano strutturato in sottocommissioni per affrontare gli aspetti liturgici, organizzativi, spirituali. Della visita papale si parlerà dal 5 al 9 ottobre, negli incontri del vescovo nelle macrozone. Il 10 ottobre ne parlerà il filosofo Antonio Maria Baggio aprendo la scuola di formazione politica della diocesi, il 17 ottobre la Consulta dei laici associati approfondirà l'Enciclica sociale del Papa "Caritas in veritate", il 23 ottobre ci sarà una veglia di preghiera in ciascuna delle macrozone. Il 30 ottobre l'itinerario di preparazione farà tappa in Duomo vecchio, il 5 novembre ci sarà un concerto della Cappella Sistina presso la Basilica delle Grazie mentre il 6 novembre ci sarà un oratorio sacro nella Chiesa del Carmine. La diocesi, attraverso il giornale online La Voce del Popolo, diffonderà anche alcuni sussidi e fascicoli di approfondimento: uno di mons. Giacomo Canobbio sarà dedicato al magistero del Papa, uno di mons. Gabriele Filippini offrirà una biografia sintetica di Paolo VI, uno curato da mons. Angelo Bonetti riunirà le meditazioni di Paolo VI sui misteri del rosario, infine sarà una preghiera del vescovo Monari per la visita del Papa. Già si può vedere la mostra multimediale per San Tadini presso il centro Paolo VI. Un cammino lungo due mesi, dunque, per prepararsi a un evento "storico" per la diocesi e la terra bresciana.

Massimo Tedeschi, Bresciaoggi.it

Il Papa alla proiezione della fiction su Sant'Agostino: un viaggio spirituale per scoprire che la Verità è più forte di ogni sconvolgimento umano

Un grande viaggio spirituale e allo stesso tempo la consapevolezza sempre nuova che la Verità cerca e trova l'uomo. Così Benedetto XVI ha commentato la fiction ''Sant'Agostino'', proiettata ieri pomeriggio nella Sala degli Svizzeri del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Dopo aver ringraziato la produzione della fiction, il Papa ha espresso grande gioia per come si sia giunti a questa ''grandiosa rappresentazione'' della vita del vescovo di Ippona. ''Mi sembra - ha sottolineato Benedetto XVI - che il film sia un viaggio spirituale in un continente spirituale molto distante da noi e tuttavia molto vicino a noi, perchè il dramma umano è sempre lo stesso. Abbiamo visto come, in un contesto per noi molto lontano, si rappresenta tutta la realtà della vita umana, con tutti i problemi, le tristezze, gli insuccessi. Come pure il fatto che alla fine la Verità è più forte di qualsiasi ostacolo e trova l'uomo. Questa - ha proseguito il Pontefice - è la grande speranza che rimane alla fine: noi non possiamo trovare da soli la Verità, ma la Verità, che e' persona, ci trova. Esternamente la vita di Sant'Agostino sembra finire in modo tragico: il mondo per il quale e nel quale è vissuto finisce, viene distrutto. Ma come è stato qui affermato, il suo messaggio è rimasto e, anche nei cambiamenti del mondo, esso perdura, perchè viene dalla Verità e guida alla Carità, che è la nostra comune destinazione. Speriamo che molti, vedendo questo dramma umano - ha concluso il Papa - possano essere trovati dalla Verità e trovare la Carità''. Il film, diretto da Christian Duguay, è una coproduzione tra Italia, Germania e Polonia realizzato da Lux Vide-Rai Fiction, Bayerischer Rundfunk-Tellux Film e Eos Entertainment Rai Trade e Grupa Filmova Baltmedia. “La Rai - ha detto il direttore generale Mauro Masi in un breve intervento introduttivo - che è impegnata con i telespettatori a fornire un servizio pubblico di informazione e di intrattenimento, ritiene doveroso offrire nella gamma dei suoi programmi un’opera di cultura storica e nello stesso tempo di attualissima umanità come questo ‘Sant’Agostino’”.

Agi

PROIEZIONE DEL FILM "SANT’AGOSTINO" - il testo integrale del saluto del Papa

Il Papa nella Repubblica Ceca. I possibili temi dei discorsi di Benedetto, la richiesta dei pass per le celebrazioni e le agevolazioni per i fedeli

La "Caritas in veritate" e i 20 anni dal 1989 spunti per i discorsi del Papa? Durante la presentazione della traduzione ceca dell'Enciclica papale "Caritas in veritate", il card. Miloslav Vlk, arcivescovo di Praga, ha affermato che il Papa probabilmente prenderà spunto da questo testo per le sue omelie e i suoi discorsi in terra ceca. Ci si attende anche un riferimento ai 20 anni dalla caduta della cortina di ferro. Nel suo intervento, Vlk ha sottolineato che nel testo l'intento di Benedetto XVI non è quello di criticare e biasimare, bensì quello di offrire soluzioni. Si diffondono intanto speculazioni sul nome del futuro arcivescovo di Praga, ma dal Palazzo Arcivescovile smentiscono che verrà indicato pubblicamente durante il viaggio del Papa. Si fa insistentemente il nome dell'arcivescovo di Olomouc e presidente della Conferenza Episcopale Ceca, Jan Graubner.
100.000 pass già richiesti. Sarebbero oltre 75.000 le richieste del pass per partecipare alle Messa del Papa a Brno e 35.000 quelle per la Celebrazione a Stara Boleslav. L'arcivescovo Graubner consiglia ai pellegrini di portarsi bevande e cibo, e un seggiolino per gli anziani; in nessun caso la polizia sequestrerà beni e oggetti indispensabili ai fedeli, tranne ovviamente in caso di oggetti pericolosi. Gli organizzatori garantiscono la libera partecipazione a tutti alle Messe, ma non nei settori immediatamente vicini alla Celebrazione. Verranno installati anche dei maxischermi. Il Papa sarà condotto da Praga a Brno su un velivolo dell'aeronautica militare ceca. Per motivi di sicurezza, invece, non è stato indicato dove alloggerà personalmente il Santo Padre, in ogni caso non in una residenza statale. Per quanto riguarda colloqui sul concordato tra Repubblica ceca e Vaticano, ufficialmente non v'è nulla di preparato. E' ipotizzabile comunque un incontro tra il segretario di Stato card. Bertone e il premier ceco Fischer.

Mobilitato l'esercito. Saranno 450 i soldati mobilitati per il viaggio di Benedetto XVI. Il ministro della difesa Bartak ha dichiarato che i militari saranno impiegati per garantire la sicurezza durante lo svolgimento delle funzioni religiose a Brno e Stara Boleslav. Trecento soldati e 30 agenti della polizia militare affiancheranno la polizia nel servizio d'ordine e nell'accoglienza dei fedeli, mentre un reparto medico allestirà un tendone per il pronto soccorso.
Treni straordinari per i fedeli. Il quotidiano ceco Aktualne informa che le ferrovie ceche aggiungeranno decine di convogli diretti a Brno e soprattutto e a Stara Boleslav. Inoltre è ormai deciso che durante la Sata Messa all'aeroporto di Brno verrà chiusa al traffico per oltre 24 ore l'autostrada D1 che collega Praga a Brno, in modo da renderla un enorme parcheggio allungato per oltre 2000 autobus di pellegrini.

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