giovedì 3 settembre 2009

Il Papa a Brescia. Mons. Monari: aiuterà a riscoprire l'identità della nostra Chiesa locale. La diocesi prepara numerose iniziative

Da ieri è ufficiale. Il vescovo di Brescia mons. Luciano Monari ha annunciato il programma della visita papale del prossimo 8 novembre dopo aver ricevuto il via libera da padre Leonardo Sapienza, addetto al protocollo della Prefettura della Casa Pontificia. Nel complesso il Papa trascorrerà sul suolo bresciano poco meno di dieci ore: "Il Papa - ha chiarito il vescovo - è ultraottantenne, ha bisogno di tempi di recupero. Nel programma dunque non ci stanno tante cose, ad esempio un incontro dedicato ai giovani. Ma è un dovere di ospitalità non opprimere l'ospite". Monari ha poi anticipato il "grande interesse per quello che il Papa dirà all'inaugurazione dell'Istituto Paolo VI, in riferimento al 30°(anniversario della morte, ndr) di Papa Montini". Alla visita di Benedetto XVI il vescovo assegna una importanza particolare: "Aiuterà i nostri cristiani a riscoprire l'identità della Chiesa bresciana attraverso la comunione con la Chiesa di Roma. Non esiste diocesi se non è in comunione con tutte le altre, e con la Chiesa di Roma che fa da centro vitale di questa unione. Avere fra noi il vescovo di Roma aiuta a comprendere la nostra identità di Chiesa". Monari, che nell'incontro con il clero nell'auditorium di San Barnaba ha spiegato il contenuto della sua lettera pastorale sull'Eucarestia, ha aggiunto che "il magistero di Benedetto XVI è molto centrato sulla Celebrazione Eucaristica" e s'è detto convinto che "il magistero del Papa sia di una lucidità e di una chiarezza assoluta". Successivamente verranno chiariti i dettagli dei singoli passaggi della visita del Papa, ma le tappe annunciate ieri non lasciano troppo spazio all'immaginazione. Intanto la diocesi è impegnata a preparare al meglio - con incontri e con la diffusione di sussidi - la visita di Papa Ratzinger. Ne ha dato conto don Adriano Bianchi, direttore dell'Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali. Al lavoro c'è un comitato diocesano strutturato in sottocommissioni per affrontare gli aspetti liturgici, organizzativi, spirituali. Della visita papale si parlerà dal 5 al 9 ottobre, negli incontri del vescovo nelle macrozone. Il 10 ottobre ne parlerà il filosofo Antonio Maria Baggio aprendo la scuola di formazione politica della diocesi, il 17 ottobre la Consulta dei laici associati approfondirà l'Enciclica sociale del Papa "Caritas in veritate", il 23 ottobre ci sarà una veglia di preghiera in ciascuna delle macrozone. Il 30 ottobre l'itinerario di preparazione farà tappa in Duomo vecchio, il 5 novembre ci sarà un concerto della Cappella Sistina presso la Basilica delle Grazie mentre il 6 novembre ci sarà un oratorio sacro nella Chiesa del Carmine. La diocesi, attraverso il giornale online La Voce del Popolo, diffonderà anche alcuni sussidi e fascicoli di approfondimento: uno di mons. Giacomo Canobbio sarà dedicato al magistero del Papa, uno di mons. Gabriele Filippini offrirà una biografia sintetica di Paolo VI, uno curato da mons. Angelo Bonetti riunirà le meditazioni di Paolo VI sui misteri del rosario, infine sarà una preghiera del vescovo Monari per la visita del Papa. Già si può vedere la mostra multimediale per San Tadini presso il centro Paolo VI. Un cammino lungo due mesi, dunque, per prepararsi a un evento "storico" per la diocesi e la terra bresciana.

Massimo Tedeschi, Bresciaoggi.it