sabato 20 febbraio 2010

Matteoli al Papa: ammiriamo la sua paterna insistenza che da forza e coraggio al mondo e la sua forza di apostolo delle genti, tra e per le genti

Un “grazie” per l’attenzione dimostrata anche oggi al tema del trasporto aereo è stato rivolto a Benedetto XVI da Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del governo italiano. Parlando all’inizio dell’udienza all’Enac e all’Enav il ministro, riferisce L’Osservatore Romano, ha detto al Papa che “la sua parola e la sua vicinanza” infondono “forza e coraggio per la nobiltà possibile e necessaria per la vita di ciascuno. Siamo fortemente ammirati - ha aggiunto - dalla sua paterna insistenza magisteriale che imprime forza e coraggio al mondo intero, affinchè segua e viva quei principi di ordine, di pace, di equilibrio, di rispetto autentico; affinchè la terra torni a essere strumento di edificazione morale e sociale, degno di una vita veramente umana, ispirata ai principi di verita’ e di giustizia”. Matteoli ha anche espresso ammirazione al Pontefice “per la sua forza di apostolo delle genti, tra le genti, per le genti”. Da parte sua, il presidente dell’Enac Vito Riggio, che ha spiegato come nell’Aula Paolo VI fossero rappresentati “tutti gli attori del traffico aereo italiano: dai cosmonauti dell’Agenzia spaziale italiana ai piloti di ultraleggeri. I tecnici, i dirigenti, le maestranze di Finmeccanica, leader mondiale del settore aereo, elicotteristico ed elettronico, di cui si avvalgono i controllori del traffico, i piloti delle nostre compagnie e gli equipaggi, a cominciare da Alitalia, che ha l’onore di averla come speciale passeggero; il personale di terra; gli addetti alla sicurezza, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, tutti gli aeroporti italiani, gli addetti alla manutenzione, il personale militare che vigila sui nostri cieli e partecipa con onore alle missioni di pace della comunità internazionale. Tutti - ha aggiunto Riggio - garantiscono lo svolgimento del volo in sicurezza e curano la qualità dei servizi, di cui ogni anno si avvalgono 135 milioni di passeggeri, con oltre ottomila voli al giorno”. “Siamo arrivati - ha assicurato il presidente dell’Enac - a un livello di sicurezza molto alto e vi dobbiamo restare. L’orizzonte non è del tutto chiaro, persistendo una crisi mondiale tanto aspra e vasta che coinvolge in prima battuta i trasporti riducendo il reddito delle persone. Ma stiamo tutti ai nostri posti, con dignità e fiducia. Certo nell’interesse di un servizio essenziale che ha allargato i confini e reso il mondo piu’ aperto e libero. Ma anche per l’intima soddisfazione di lavorare al meglio per le persone che si affidano a noi, specie i più deboli, gli anziani, i bambini, le persone a ridotta mobilità”. Per il presidente Riggio, “complemento del trasporto aereo è ovunque la pace. Che ricerchiamo ? ha sottolineato ? come bene prezioso e premessa dello sviluppo e del lavoro, cui lei si è recentemente riferito con un appello a difenderlo, a valorizzarlo, a diffonderlo. E questo si fa lavorando di più, meglio, con maggiore tecnologia e formazione umana e professionale, in una competizione serrata che vede emergere sempre nuovi protagonisti”.

Agi

Il primo ministro libanese Hariri presenta a Benedetto XVI la decisione di fare del giorno dell'Annunciazione di Maria una festa cristiano-musulmana

E' stato oggi per la prima volta in Vaticano, ricevuto in udienza da Papa Benedetto XVI, il premier libanese Saad Hariri (foto), figlio del politico ucciso nel 2005 da un attentato devastante sul lungomare di Beirut. Al Pontefice, il politico sunnita ha presentato la decisione di fare del giorno della solennità dell'Annunciazione di Maria, il 25 marzo, una festa nazionale comune cristiano-musulmana in Libano. L'iniziativa è stata adottata dal consiglio dei ministri proprio su proposta di Hariri che l'ha lanciata perchè ''la Vergine Maria è un denominatore comune per i cristiani e i musulmani, i quali le riservano un posto molto importante nelle rispettive devozioni, cosi' come avviene per la Bibbia e il Corano''. Sia il Vangelo che il Corano, come ricorda nell'edizione odierna L'Osservatore Romano presentando l'incontro, affermano che Cristo è nato da Maria da nascita verginale. Si tratta di un principio di fede comune a cristiani e musulmani. ''In questo - si legge in un comunicato della presidenza del Consiglio dei ministri libanese - risiede l'importanza di dedicare a questa festa una giornata nazionale, che celebrerà l'unità culturale e religiosa tra cristiani e musulmani e sarà accompagnata da un programma comune sociale, culturale e religioso''. Da diversi anni cristiani e musulmani pregano insieme durante il giorno dell'Annunciazione nel santuario della Vergine di Harisa, a circa venti chilometri da Beirut, senza che fosse stata decisa fino a ora una giornata di festa nazionale. Questa iniziativa - conclude il comunicato - potrebbe servire da esempio e potrebbe essere adottata in altri Paesi oltre al Libano.

Asca

Le nomine del Papa. Il premio Nobel per la chimica 2007 Gerhard Ertl membro della Pontificia Accademia delle Scienze

Benedetto XVI ha nominato membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze il prof. Gerhard Ertl (foto), Premio Nobel per la Chimica nel 2007. Nato a Stoccarda nel 1936, il prof. Ertl è stato direttore del Dipartimento di fisica chimica presso il Fritz-Haber-Institut der Max-Planck-Gesellschaft di Berlino, dove ha coordinato ricerche in particolare sulle reazioni chimiche che avvengono sulle superfici solide e che sono alla base della catalisi eterogenea, impiegata sia nella chimica industriale, sia nella chimica ambientale. Ma si è interessato anche di fenomeni di auto-organizzazione spaziotemporale, che servono come modelli per effetti simili in molti altri campi.

Agi

Il Papa riceve il premier del Libano: tramite la convivenza delle diverse comunità religiose rimanga un ‘messaggio' per il Medio Oriente e il mondo

Il Libano, tramite l'esemplare convivenza delle diverse comunità religiose che lo compongono, rimanga un '''messaggio' per la Regione mediorientale e per tutto il mondo'': è quanto emerso dal colloquio, svoltosi in un clima di ''grande cordialità'', tra Papa Benedetto XVI e il premier libanese Saad Hariri (foto). Dopo l'udienza con il Pontefice, Hariri ha incontrato anche il segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, e il segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Dominique Mamberti. ''Nel corso dei colloqui - informa una nota della Sala Stampa vaticana -, svoltisi in un clima di grande cordialità ci si è soffermati sulla situazione in Libano e si è auspicato che esso, tramite l'esemplare convivenza delle diverse comunità religiose che lo compongono rimanga un 'messaggio' per la Regione mediorientale e per tutto il mondo''. ''Dopo aver sottolineato la necessità di trovare una soluzione giusta e globale ai conflitti che travagliano detta Regione - prosegue il testo -, si è richiamata l'importanza del dialogo interculturale e di quello interreligioso per promuovere la pace e la giustizia. In tale prospettiva non e' mancato un accenno alla prossima Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente''. ''Infine - è la conclusione del comunicato -, ricordando l'importanza della presenza e dell'opera dei cristiani nel Paese, si è espresso vivo apprezzamento per il contributo che la Chiesa Cattolica offre a beneficio di tutta la società, in particolare attraverso le sue istituzioni educative, sanitarie e assistenziali''.

Presentato al Papa l'Annuario Pontificio 2010: aumentano i fedeli cattolici e i sacerdoti nel mondo, in particolare in Asia e Africa. In calo le suore

Dal 2007 al 2008, il numero dei cattolici nel mondo è passato da 1147 milioni a 1166 milioni, con un aumento percentuale dell'1,7%, mentre quello dei preti eè cresciuto 0,3% e quello delle suore è calato, dal 2000 a oggi, di quasi l'8%. Sono alcuni dei dati contenuti nell'Annuario Pontificio 2010, presentato questa mattina a Papa Benedetto XVI dal segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, dal sostituto alla Segreteria di Stato per gli Affari Generali, mons. Fernando Filoni e curato da mons. Vittorio Formenti, incaricato dell'Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa, e da Enrico Nenna. Dai dati diffusi oggi dalla Sala Stampa vaticana, si apprende che nel 2009 sono stati nominati 169 nuovi vescovi. Nel 2008, l'anno a cui si riferiscono gli ultimi dati statistici disponibili, i cattolici sono aumentati di 19 milioni, passando dal 17,33 al 17,40% della popolazione globale. Nelle 2.945 circoscrizioni ecclesiastiche del pianeta, ci sono 5002 vescovi, con un aumento dell'1,13% rispetto all'anno precedente. L'incremento è stato significativo in Africa (+ 1,83%) e nelle Americhe (+1,57%), mentre in Asia (+1,09%) e in Europa (+0,70%) i valori ''si collocano sotto la media complessiva''. L'Oceania registra nello stesso periodo un tasso di variazione di -3%. Quanto ai sacerdoti, sia diocesani che religiosi, il numero continua a ''mostrare, a livello aggregato, un'evoluzione positiva, ma moderata e comunque attorno all'1% nel periodo 2000 - 2008''. I sacerdoti, diocesani e religiosi, infatti, sono aumentati nel corso degli ultimi nove anni, passando da 405.178 nel 2000 a 408.024 nel 2007 e a 409.166 nel 2008. L'aumento nell'ultimo anno è stato di 1124 unità, pari allo 0,3%. ''La distribuzione del clero tra i continenti - spiega la nota vaticana -, nel 2008, è caratterizzata da una forte prevalenza di sacerdoti europei (47,1%), quelli americani sono il 30%; il clero asiatico incide per il 13,2%, quello africano per l'8,7% e quello nell'Oceania per l'1,2%''. In forte calo l'incidenza relativa del clero europeo, vistosamente sceso dal 51,5 al 47,1% del totale, mentre è cresciuto il peso sia del clero africano, sia di quello asiatico e dei sacerdoti americani. I dati diffusi oggi dal Vaticano evidenziano anche il progressivo calo del numero delle suore: erano 801.185 nel mondo nell'anno 2000, mentre nel 2008 se ne contavano 739.067, con una diminuzione del 7,8%. ''Va rilevato - precisa l'Annuario - che i gruppi più numerosi di religiose professe si trovano in Europa (40,9%) e in America (27,5%) e che le contrazioni di maggior rilievo si sono manifestate ugualmente in Europa (- 17,6%) e in America (-12,9%), oltre che in Oceania (-14,9%), mentre in Africa e in Asia si hanno dei notevoli aumenti (+21,2% per l'Africa e +16,4 per l'Asia), che controbilanciano l'anzidetta diminuzione, ma non sino al punto di annullarla''. Cresce invece il numero dei seminaristi, passato da 115.919 nel 2007 a 117.024 nel 2008, con un tasso di aumento di circa l'1%. I candidati al sacerdozio crescono soprattutto in Africa (3,6%), in Asia (4,4%) e in Oceania (6,5%), mentre l'Europa ha fatto registrare un calo del 4,3% e l'America risulta stazionaria.

Il Papa all'Aviazione italiana: la persona il primo capitale da salvaguardare e valorizzare. Per i Pontefici l’aereo strumento di evangelizzazione

E’ la persona umana “il primo capitale” da salvaguardare “nella sua integrità” all’interno di quei “crocevia” del villaggio globale che sono oggi gli aeroporti. Lo ha detto il Papa nell’udienza riservata questa mattina ai circa seimila addetti dell’Enac, l’Ente nazionale dell’Aviazione civile, e dell’Enav, la Società nazionale degli assistenti di volo, presenti in Aula Paolo VI accompagnati dal ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, dal presidente dell'Enac, Vito Reggio. e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Benedetto XVI ha messo in risalto l’importanza dei voli anche dal punto di vista pastorale, definendo l’aereo “un insostituibile strumento di evangelizzazione”. Milioni di persone in transito: per un viaggio di lavoro, una vacanza, un esilio da un Paese diventato inospitale verso uno migliore. Questa è la varia umanità che popola oggi un aeroporto, definito dal Papa un complesso “snodo della vita contemporanea”, in stretta relazione con le rotte aree definite “autostrade della viabilità moderna”. Benedetto XVI ha voluto riconoscere e apprezzare le difficoltà gestionali e organizzative di uno scalo aeroportuale, “lavoro – ha detto – spesso discreto e poco conosciuto”. "Siete chiamati a regolare e controllare il traffico aereo e a provvedere all'efficienza del sistema nazionale dei trasporti, nel rispetto degli impegni internazionali del Paese; a garantire agli utenti ed alle imprese la sicurezza dei voli, la tutela dei diritti, la qualità dei servizi negli scali e l'equa competitività nel rispetto dell'ambiente. In tali molteplici impegni, è importante ricordare che, in ogni progetto e attività, il primo capitale da salvaguardare e valorizzare è la persona, nella sua integrità. Essa, infatti, deve rappresentare il fine e non il mezzo a cui tendere incessantemente”. Tuttavia, ha osservato subito dopo il Pontefice, “il rispetto di tali principi può apparire particolarmente complesso e difficile nell’attuale contesto, a motivo della crisi economica, che provoca problematici effetti nel settore dell’aviazione civile, e della minaccia del terrorismo internazionale, che prende di mira pure gli aeroporti e gli aerei per attuare le proprie trame eversive”. Ma anche in questa situazione, ha ripetuto, “occorre non perdere mai di vista che il rispetto del primato della persona e l’attenzione alle sue necessità, non solo non rendono meno efficace il servizio e non penalizzano la gestione economica, ma, al contrario, rappresentano importanti garanzie di vera efficienza e di autentica qualità”. Quindi, lo sguardo di Benedetto XVI si è soffermato sui motivi che spingono quotidianamente folle di gente a salire su un aereo. Accanto ai più ovvii, il Papa ha notato che in questi anni “l’aeroporto è diventato luogo dove migranti e profughi vivono vicende di attesa, di speranza e di timori per il loro futuro. Inoltre, si rivela sempre più consistente la presenza di bambini e anziani, handicappati e malati, bisognosi di cure e di attenzioni speciali. Negli ultimi decenni, anche per il Successore di Pietro, l’aereo è diventato un insostituibile strumento di evangelizzazione”. E ringraziando tutti i professionisti dell’aria, il Papa ha conlcuso l’udienza riaffidando le loro persone e il loro lavoro alla Vergine di Loreto, che il 24 marzo 1920 Benedetto XV proclamava Patrona di tutti gli aeronaviganti.