lunedì 21 gennaio 2013

Anno della fede. Il 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore, Messa presieduta da Benedetto XVI con i membri degli Istituti di Vita Consacrata e delle Società di Vita Apostolica

Sabato 2 febbraio 2013, alle ore 17.30, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI celebrerà la Santa Messa della festa della Presentazione del Signore. Ricorrendo anche la Giornata Mondiale della Vita Consacrata, concelebreranno con il Papa il card. João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, il sotto-segretario del medesimo dicastero e tutti coloro che sono stati invitati a concelebrare dalla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica. La celebrazione è inserita nel calendario dei grandi eventi dell'Anno della fede con Benedetto XVI.

Mons. Cantafora: contro la mafia dal Papa un grande incoraggiamento, a partire dal Vangelo, perché la fede possa essere lievito e fermento di una nuova generazione di cristiani capaci di dare una spinta a questa società

“Abbiamo parlato delle importanti risorse che la Calabria offre, sia per quanto riguarda la religione popolare, sia per il senso d’accoglienza. Ma abbiamo posto anche il problema della mafia, che non è l’unico problema della nostra terra purtroppo, e abbiamo avuto dal Papa un grande incoraggiamento, a partire dal Vangelo, perché la fede possa essere lievito e fermento di una nuova generazione di cristiani capaci di dare una spinta a questa società”. Così mons. Luigi Antonio Cantafora, vescovo di Lamezia Terme, commenta a Radio Vaticana l’incontro con Benedetto XVI che si è tenuto questa mattina nell’ambito della visita "ad limina” con altri cinque vescovi della regione (mons. Salvatore Nunnari, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Domenico Graziani, arcivescovo di Crotone-Santa Severina, mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Leonardo Bonanno, vescovo di San Marco Argentano-Scalea e mons. Donato Oliverio, vescovo di Lungro degli Italo-Albanesi dell’Italia Continentale). Il Papa, ha proseguito mons. Cantafora, ''non soltanto ci ha incoraggiato, ma ha detto: 'Come il maligno non dorme, noi siamo chiamati a non dormire con la nostra fede', perchè attraverso la nostra fede possiamo realmente trovare i motivi affinchè ci sia una rinascita della nostra Chiesa calabrese e del nostro popolo''. Il Papa, ha detto mons. Cantafora, “ha mostrato preoccupazione” anche per il problema della disoccupazione che tocca i giovani ed “ha messo in evidenza che, ad una fede profonda corrisponde una rinascita in tutti i settori, quindi anche nel settore lavoro”. ''Siamo rimasti molto contenti di questo incontro con il Santo Padre, - ha aggiunto mons. Cantafora - anche per la familiarità di questo colloquio. Il Papa ci ha incoraggiato a portare avanti il Vangelo, ad arricchire la nostra fede, a dare motivi sempre più profondi al nostro lavoro pastorale attraverso l'evangelizzazione, perchè è l'unico modo per vincere le tenebre e quei momenti difficili che possiamo avere''. La visita dei vescovi calabri si concluderà il 24 gennaio, con una celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro.
 
SIR, Asca
 

Convegno nazionale degli assistenti di Azione Cattolica. Il Papa: susciti rinnovato slancio apostolico per la generosa testimonianza evangelica e la saggia guida pastorale nell’associazione e nell’intera comunità

Si è aperto oggi pomeriggio, alla Domus Mariae a Roma, il Convegno nazionale degli assistenti di Azione Cattolica sul tema "Assistenti adulti per adulti nella fede" per riflettere proprio sulla figura dell’assistente e sulla sua identità. L’evento si chiuderà il 24 gennaio. Nell’occasione, Benedetto XVI ha indirizzato ai partecipanti un messaggio, a firma del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone. Il Papa esprime apprezzamento per l’iniziativa “volta ad approfondire, nell’Anno della fede, aspetti significativi della missione della Chiesa nel mondo”. Il Pontefice auspica, dunque, che questo Convegno susciti nei partecipanti “rinnovato slancio apostolico per la generosa testimonianza evangelica” e “la saggia guida pastorale nell’associazione e nell’intera comunità”. “La presenza di un sacerdote che accompagni, guidi e sostenga il cammino dell’Azione Cattolica nelle sue varie articolazioni – sottolinea un comunicato dell’Associazione - fa parte della storia e della vita dell’Ac, da sempre convinta che solo se si hanno assistenti ‘adulti’ si è in grado di accompagnare realtà associative che hanno come compito la formazione di laici caratterizzati da una fede adulta e pensata, capaci di essere lievito di comunità cristiane in un tempo di frammentazione, attenti a re-imparare a fare discernimento, a trovare spazi per confrontarsi ed assumere decisioni in comune che siano orientate dal Vangelo”. Il Convegno degli assistenti Ac – prosegue il comunicato - intende riflettere a partire dal riconoscimento che l’idea di adulto inteso come persona ‘arrivata’, dotata di stabilità, non è più sostenibile. Anche nell’ambito della fede, anzi, soprattutto in esso” – si osserva - la persona adulta, un assistente di Ac ‘adulto’ è chiamato “a porsi in atteggiamento di ricerca, di accoglienza, a compiere dei percorsi, a ridefinire il proprio essere discepolo di Gesù nel mutare delle situazioni, dei contesti, anche in relazione alle diverse accentuazioni dei contenuti della fede che la Chiesa pratica nel suo cammino. Una fede statica – conclude il comunicato - con la presunzione di averla acquisita una volta per sempre, conservata come un oggetto immutabile, difficilmente è vitale”.

Radio Vaticana

Primo incontro tra il premier irlandese e una delegazione di vescovi del Paese sui rapporti tra Chiesa e Stato con riferimento a temi di interesse comune: colloquio cordiale e costruttivo, soddisfazione da entrambe le parti

Il premier irlandese Enda Kenny ha ricevuto venerdì scorso a Dublino, insieme ad altri membri dell’Esecutivo, una delegazione di vescovi per il suo primo incontro bilaterale con l’episcopato del Paese dall’inizio del suo mandato. La delegazione era guidata dal Presidente della Conferenza Episcopale, card. Seán Brady, arcivescovo di Armagh. Al centro dei colloqui, durati tre ore, i rapporti tra Stato e Chiesa in Irlanda con riferimento a diversi temi di interesse comune. Tra gli argomenti affrontati vi sono stati in particolare: quello della tutela della vita, tornata alla ribalta con la recente riapertura del dibattito sulla possibile revisione della legge sull’aborto in Irlanda; la protezione dei minori dopo lo scandalo degli abusi; le strategie per affrontare il disagio mentale nella società irlandese con un’attenzione particolare al preoccupante aumento dei suicidi; la scuola; l’attuale congiuntura economica; il problema della giustizia sociale e in particolare della povertà. Altri temi hanno poi riguardato i rapporti diplomatici con la Santa Sede, le nuove recenti tensioni politiche in Irlanda del Nord e l’attuale presidenza irlandese dell’Unione europea. Il colloquio, ha reso noto un comunicato della Conferenza Episcopale, si è svolto in un clima “cordiale e costruttivo”. Soddisfatto dell’esito dell’incontro il card. Brady che ha sottolineato l’importanza di questi appuntamenti regolari tra vescovi e Governo: “E’ nell’interesse del bene comune della nostra società – ha detto il Primate irlandese – avere un luogo istituzionale di dialogo in cui la Chiesa cattolica - insieme ad altre comunità religiose – possa stabilire un rapporto trasparente e rispettoso di collaborazione con lo Stato su temi di interesse comune. E’ altrettanto importante – ha aggiunto il card. Brady - potere approfondire questi temi di persona”.

Lisa Zengarini, Radio Vaticana

Giovedì la pubblicazione e la presentazione del Messaggio del Papa per la 47° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali sul tema 'Reti sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione'

"Reti sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione" è il titolo del Messaggio del Papa per la 47° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerà il prossimo 12 maggio. Il documento verrà pubblicato il prossimo 24 gennaio e presentato lo stesso giorno in una conferenza stampa nella Sala stampa vaticana dal presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, mons. Claudio Maria Celli ,e dal segretario dello stesso dicastero, mons. Paul Tighe.

LaPresse News

CONFERENZA STAMPA DEL 24 GENNAIO 2013 

Nella memoria di Sant’Agnese presentati al Papa gli agnelli benedetti la cui lana servirà a confezionare i pallii che il 29 giugno di ogni anno il Papa impone ai nuovi arcivescovi metropoliti

Per la Chiesa, il 21 gennaio è la memoria liturgica di Sant’Agnese e, da antica tradizione, anche il giorno in cui vengono presentati al Papa gli agnelli benedetti: la loro lana servirà a confezionare i sacri pallii, ovvero le insegne che il 29 giugno di ogni anno il Pontefice impone ai nuovi arcivescovi metropoliti. Anche quest’anno, poco dopo mezzogiorno, la cerimonia ha avuto luogo nel Palazzo apostolico e i due agnelli presentati a Benedetto XVI riportano alla mente il martirio della Santa, cui il Papa aveva dedicato lo scorso anno un ritratto spirituale. Roma, 21 gennaio 305, Stadio di Domiziano, la futura Piazza Navona. La Città eterna si prepara ad assistere a un altro bagno di sangue. Da un paio d’anni, l’imperatore Diocleziano ha deciso di sterminare una volta per tutte i cristiani. La persecuzione è all’insegna della violenza più feroce. Quel 21 gennaio, in catene c’è una ragazzina di 12-13 anni. La sua colpa, oltre al fatto di essere cristiana, è di non voler rinunciare alla sua scelta di fedeltà a Gesù fatta nella castità. I carnefici tentano di tutto per farla cedere, invano. Alla fine, a spezzarle la vita è uno svelto colpo di spada, inferto come si faceva al tempo con gli agnelli. Questa è in sostanza la vicenda di Sant’Agnese, secondo le fonti antiche e al netto di qualche discordanza storiografica. Ciò su cui la Chiesa non ha invece dubbi è sulla straordinaria tempra di fede dimostrata dalla martire, come sottolineò lo scorso anno Benedetto XVI: “Martirio – per sant’Agnese – ha voluto dire la generosa e libera accettazione di spendere la propria giovane vita, nella sua totalità e senza riserve, affinché il Vangelo fosse annunziato come verità e bellezza che illuminano l’esistenza. Nel martirio di Agnese, accolto con coraggio nello stadio di Domiziano, splende per sempre la bellezza di appartenere a Cristo senza tentennamenti, affidandosi a Lui”. Nel suo martirio, aveva osservato il Papa, “Agnese sigilla anche l’altro elemento decisivo della sua vita, la verginità per Cristo e per la Chiesa”: “Il dono totale del martirio è preparato, infatti, dalla scelta consapevole, libera e matura, della verginità, testimonianza della volontà di essere totalmente di Cristo. Se il martirio è un atto eroico finale, la verginità è frutto di una prolungata amicizia con Gesù maturata nell’ascolto costante della sua Parola, nel dialogo della preghiera, nell’incontro eucaristico. Agnese, ancora giovane, aveva imparato che essere discepoli del Signore vuol dire amarlo mettendo in gioco tutta l’esistenza”. Il prossimo 29 giugno, Benedetto XVI imporrà i sacri pallii ai nuovi arcivescovi metropoliti. Il rito si svolgerà in un’altra piazza di Roma, anch’essa teatro di martirio: Piazza San Pietro. Tutt’altro che una casualità perché, come affermò il Papa, “questa nostra Città è fondata anche sull’amicizia per Cristo e la testimonianza del suo Vangelo, di molti dei suoi figli e figlie. La loro generosa donazione a Lui e al bene dei fratelli è una componente primaria della fisionomia spirituale di Roma”.

Radio Vaticana

PRESENTAZIONE DEGLI AGNELLI BENEDETTI NELLA FESTA LITURGICA DI SANT’AGNESE

Discorso alla Comunità dell’Almo Collegio Capranica di Roma (20 gennaio 2012)
 

Benedetto XVI riceve domani in udienza Nguyễn Phú Trọng, segretario generale del Partito Comunista vietnamita. Incontro poco abituale, di norma il Papa riceve capi di Stato e di governo

Nguyễn Phú Trọng, Segretario generale del Partito Comunista vietnamita sarà ricevuto in udienza domani da Benedetto XVI. L'alto dirigente del Vietnam da ieri visita alcuni Paesi europei e concluderà questi incontri giovedì a Londra dove sarà ricevuto dal premier David Cameron. A Bruxelles incontrerà anche le più alte autorità dell'Unione Europea. Nguyễn Phú Trọng, nato a Hanoi il 14 aprile 1944, è stato eletto segretario generale del Partito Comunista del Vietnam nel gennaio 2011. In passato era stato presidente del Congresso. Si è laureato all'Università in Lettere e ha conseguito il dottorato in Unione Sovietica. Quello di domani sarà un incontro poco abituale poiché, di norma, il Papa concede udienze ai capi di Stato e di governo e raramente a dirigenti politici.
 
Il Sismografo