lunedì 21 gennaio 2013

Mons. Cantafora: contro la mafia dal Papa un grande incoraggiamento, a partire dal Vangelo, perché la fede possa essere lievito e fermento di una nuova generazione di cristiani capaci di dare una spinta a questa società

“Abbiamo parlato delle importanti risorse che la Calabria offre, sia per quanto riguarda la religione popolare, sia per il senso d’accoglienza. Ma abbiamo posto anche il problema della mafia, che non è l’unico problema della nostra terra purtroppo, e abbiamo avuto dal Papa un grande incoraggiamento, a partire dal Vangelo, perché la fede possa essere lievito e fermento di una nuova generazione di cristiani capaci di dare una spinta a questa società”. Così mons. Luigi Antonio Cantafora, vescovo di Lamezia Terme, commenta a Radio Vaticana l’incontro con Benedetto XVI che si è tenuto questa mattina nell’ambito della visita "ad limina” con altri cinque vescovi della regione (mons. Salvatore Nunnari, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Domenico Graziani, arcivescovo di Crotone-Santa Severina, mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Leonardo Bonanno, vescovo di San Marco Argentano-Scalea e mons. Donato Oliverio, vescovo di Lungro degli Italo-Albanesi dell’Italia Continentale). Il Papa, ha proseguito mons. Cantafora, ''non soltanto ci ha incoraggiato, ma ha detto: 'Come il maligno non dorme, noi siamo chiamati a non dormire con la nostra fede', perchè attraverso la nostra fede possiamo realmente trovare i motivi affinchè ci sia una rinascita della nostra Chiesa calabrese e del nostro popolo''. Il Papa, ha detto mons. Cantafora, “ha mostrato preoccupazione” anche per il problema della disoccupazione che tocca i giovani ed “ha messo in evidenza che, ad una fede profonda corrisponde una rinascita in tutti i settori, quindi anche nel settore lavoro”. ''Siamo rimasti molto contenti di questo incontro con il Santo Padre, - ha aggiunto mons. Cantafora - anche per la familiarità di questo colloquio. Il Papa ci ha incoraggiato a portare avanti il Vangelo, ad arricchire la nostra fede, a dare motivi sempre più profondi al nostro lavoro pastorale attraverso l'evangelizzazione, perchè è l'unico modo per vincere le tenebre e quei momenti difficili che possiamo avere''. La visita dei vescovi calabri si concluderà il 24 gennaio, con una celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro.
 
SIR, Asca