venerdì 29 luglio 2011

Benedetto XVI: la Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid incoraggi tutti i giovani del mondo a radicare e fondare la loro vita in Cristo

Papa Benedetto XVI ha chiesto le preghiere dei credenti nel mese di agosto per la Giornata Mondiale della Gioventù. E' la proposta che fa nelle intenzioni di preghiera contenute nella lettera pontificia che ha affidato all'Apostolato della Preghiera, iniziativa seguita da quasi 50 milioni di persone nei cinque continenti. Ogni mese il Pontefice condivide un'intenzione di preghiera. Per il mese di agosto, l'intenzione generale è: “Perché la Giornata Mondiale della Gioventù che si svolge a Madrid incoraggi tutti i giovani del mondo a radicare e fondare la loro vita in Cristo”. Il Papa presenta anche un'intenzione di preghiera missionaria. Ad agosto si pregherà “Perché i cristiani dell'Occidente, docili all'azione dello Spirito Santo, ritrovino la freschezza e l'entusiasmo della loro fede”.

Zenit

Memoria di Santa Marta. Il Papa: senza amore anche le attività più importanti perdono valore. La Parola di Dio è eterna e dà senso al nostro agire

La Chiesa ricorda oggi la memoria di Santa Marta. Sorella di Lazzaro e Maria, è descritta dal martirologio romano come colei che accolse nella sua casa Gesù di passaggio a Betania, un villaggio nei pressi di Gerusalemme. Nei Vangeli la sua figura emerge anche per la sua forte professione di fede alla morte del fratello, ma l’icona alla quale la si associa più frequentemente è quella di una donna indaffarata, contrapposta a chi sceglie di fermarsi ad ascoltare e meditare la Parola di Dio. L’esempio che Santa Marta ha lasciato alla Chiesa è quello del servizio solerte, di una dedizione accurata per tutto ciò che serve per accogliere Gesù. La sua encomiabile laboriosità rischia però di farle trascurare la sua vita interiore. Per questo, quando, intenta ad offrire al Maestro un confortevole ristoro nella sua casa, Marta chiede a Gesù di esortare la sorella Maria ad aiutarla, riceve invece un amorevole richiamo, come ha ricordato Benedetto XVI all’Angelus del 18 luglio 2010: "'Marta, Marta – e questo nome ripetuto esprime l’affetto –, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta'. La parola di Cristo è chiarissima: nessun disprezzo per la vita attiva, né tanto meno per la generosa ospitalità; ma un richiamo netto al fatto che l’unica cosa veramente necessaria è un’altra: ascoltare la Parola del Signore; e il Signore in quel momento è lì, presente nella Persona di Gesù! Tutto il resto passerà e ci sarà tolto, ma la Parola di Dio è eterna e dà senso al nostro agire quotidiano".
La riflessione del Papa ha inoltre specificato cosa deve caratterizzare l’operato del cristiano, che deve essere animato dall'amore: “La persona umana deve sì lavorare, impegnarsi nelle occupazioni domestiche e professionali, ma ha bisogno prima di tutto di Dio, che è luce interiore di Amore e di Verità. Senza amore, anche le attività più importanti perdono di valore, e non danno gioia. Senza un significato profondo, tutto il nostro fare si riduce ad attivismo sterile e disordinato. E chi ci dà l’Amore e la Verità, se non Gesù Cristo? Impariamo dunque, fratelli, ad aiutarci gli uni gli altri, a collaborare, ma prima ancora a scegliere insieme la parte migliore, che è e sarà sempre il nostro bene più grande”.
Ma se dalla solerzia di Marta apprendiamo a non disperderci in miriadi di faccende che ci fanno trascurare l’amore, dalla sua professione di fede alla morte del fratello Lazzaro, impariamo che, solo abbandonando le nostre umane certezze, la vita in Dio fa sperimentare prodigi che non credevamo possibili.

Radio Vaticana

Angelus, 18 luglio 2010

GMG 2011-Il Papa a Madrid. 88mila i giovani italiani iscritti, il gruppo più numeroso. A Milano prima tappa del tour mondiale di presentazione

Sono 88mila i giovani italiani che si sono iscritti alla XXVI Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Madrid dal 16 al 21 agosto con la presenza di Benedetto XVI. Il numero è stato reso noto oggi, nel corso della presentazione dell'evento che si è tenuta a Milano, prima tappa di un "tour" che servirà a presentarlo nelle pià importanti città del mondo: le prossime saranno Parigi, Londra, Rio de Janeiro. "Ho deciso di iniziare da Milano perchè la partecipazione degli italiani è la più numerosa", ha raccontato Yago de la Cierva, direttore esecutivo della GMG di Madrid. "La città è desiderosa di iniziare questo grande evento: non tutto è pronto, mancano i dettagli, ma sarà tutto pronto in una settimana". La grossa macchina organizzativa per vivere la GMG a Madrid è avviata ormai dal settembre scorso perché, "come ci ha chiesto il Santo Padre", ha detto il responsabile spagnolo, "dovrà essere l’occasione di un incontro personale con Gesù per ogni ragazzo che vi parteciperà". Certo gli aspetti da curare sono tanti: trasporti, alloggi, location… Ma quello che il comitato ha stabilito fin dall’inizio è stato "di coinvolgere non solo la Chiesa, ma tutta la società civile, perché per la Spagna è un grande dono organizzare questo evento".

Agi, Chiesa di Milano.it

Dossier informativo

Italiani alla GMG

GMG 2011, la “fiesta” della fede

Il Papa: crescita dei giovani venga alimentata non solo da nozioni culturali e tecniche ma soprattutto dall’amore, che vince individualismo e egoismo

“Le prove, a livello sia personale sia istituzionale, servono per accrescere la fede”, “Dio ha i suoi piani, anche quando non riusciamo a comprendere le sue disposizioni”: è quanto scrive Benedetto XVI nel messaggio indirizzato al preposito generale dei chierici regolari Somaschi, padre Franco Moscone, in occasione dell’anno giubilare indetto dall’Ordine nel 500° anniversario della prodigiosa liberazione dal carcere del fondatore, San Girolamo Emiliani, patrono degli orfani e della gioventù abbandonata. Le celebrazioni si apriranno a Venezia il prossimo 25 settembre, con la Messa nella Basilica di San Marco, e si protrarranno fino al 30 settembre del 2012 con una serie di convegni storici ed eventi dedicati alla figura di San Girolamo. Nel messaggio, Benedetto XVI ricorda l’evento prodigioso che modificò il “corso di una vicenda umana e diede inizio ad un’esperienza di vita consacrata assai significativa per la storia della Chiesa”. E’ la notte del 27 settembre del 1511 e durante la guerra tra la Repubblica Veneta e gli Stati della Lega di Cambrai il giovane soldato della Repubblica di Venezia, Girolamo Emiliani, viene fatto prigioniero e rinchiuso nei sotterranei nella fortezza di Castelnuovo con catene ai piedi e alle mani. Si rivolge alla Madonna, facendo voto di cambiare condotta di vita, e per intercessione della Madre di Dio viene liberato dai ceppi della prigionia. Per intervento divino fu liberato, scrive il Papa nel messaggio, “dai lacci dell’egoismo, dell’orgoglio, della ricerca dell’affermazione personale, cosicché la sua esistenza, prima rivolta prevalentemente alle cose temporali, si orientò unicamente a Dio, amato e servito in modo particolare nella gioventù orfana, malata e abbandonata”. Girolamo, aggiunge il Santo Padre, “maturò l’idea che la gioventù, soprattutto quella disagiata, non può essere lasciata sola, ma per crescere sana ha bisogno di un requisito essenziale: l’amore”. E l’attenzione alla gioventù e alla sua educazione umana e cristiana, che contraddistingue il carisma dei Somaschi, continua ad essere un impegno della Chiesa. È necessario, sottolinea Benedetto XVI, che “la crescita delle nuove generazioni venga alimentata non solo da nozioni culturali e tecniche, ma soprattutto dall’amore, che vince individualismo ed egoismo” e rende attenti alle necessità di ogni persona, “anche quando non ci può essere contraccambio, anzi, specialmente allora”. L’esempio luminoso di San Girolamo Emiliani, conclude il Papa, aiuta a prendere a cuore “ogni povertà della nostra gioventù, morale, fisica, esistenziale, e innanzitutto la povertà di amore, radice di ogni serio problema umano”.

Radio Vaticana

Messaggio all'Ordine dei Chierici Regolari Somaschi, nel quinto centenario della prodigiosa liberazione dal carcere del fondatore San Girolamo Emiliani (20 luglio 2011)

Il 4 novembre Benedetto XVI presiederà la celebrazione dei Vespri nel 70 ° anniversario della Pontificia Opera per le Vocazioni Sacerdotali

Vocazioni e Atenei Pontifici saranno unite il prossimo 4 novembre nella celebrazione dei Vespri presieduti dal Papa nella Basilica Vaticana, alle 16.30. La Pontificia Opera per le Vocazioni Sacerdotali è stata istituita da Pio XII col Motu Proprio "Cum Nobis" del 4 novembre 1941 presso quella che un tempo si chiamava Congregazione dei Seminari e delle Università degli studi e che oggi è la Congregazione per l'Educazione cattolica. Per i suoi 70 anni, dal 3 al 5 novembre 2011 si svolge a Roma un Convegno sul tema "L'identità del presbitero nella Chiesa, oggi". Un appuntamento che Benedetto XVI vuole sottolineare con la celebrazione nella Basilica di San Pietro che riunisce così anche docenti e studenti degli Atenei Pontifici che in quel periodo iniziano l’anno accademico. L’appuntamento consueto con la Messa celebrata dal cardinale prefetto Zenon Grocholewski cui seguiva un saluto del Papa, è stato sostituito dalla celebrazione dei Vespri che sarà presieduto da Benedetto XVI. A precedere la celebrazione una veglia di preghiera per i giovani.
La Pontificia Opera per le Vocazioni Sacerdotali promuove il Messaggio per la Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni che il Santo Padre rivolge ogni anno a tutta la Chiesa, offre il servizio di diffondere i documenti del Magistero ecclesiale riguardo alla promozione della vocazione al sacerdozio ministeriale, le informazioni e le esperienze significative provenienti da diverse parti del mondo, perché ogni comunità locale possa svolgere i suoi programmi per la promozione della vocazione al ministero sacerdotale e alla vita consacrata mediante esperienze valide e riuscite. l’Opera collabora con le Chiese locali attraverso l'organizzazione di convegni internazionali continentali perché si viva il più possibile in sinergia tra quanti operano nel campo vocazionale.

Angela Ambrogetti, Il Portone di Bronzo