sabato 27 agosto 2011

Benedetto XVI: senza l’Eucaristia non possiamo essere veri cristiani e la stessa Chiesa non può edificarsi per la salvezza degli uomini

Una benedizione del Papa alla “diletta nazione croata”, che tra pochi giorni festeggia un importante anniversario religioso. È quanto si evince dalla lettera con la quale Benedetto XVI nomina il cardinale Josef Tomko suo inviato speciale per le celebrazioni che ricorderanno, il 4 settembre prossimo, i 600 anni del miracolo eucaristico di Ludberg. E simile nei contenuti è anche la lettera di nomina pontificia per il card. Giovanni Battista Re, che rappresenterà il Papa al Congresso eucaristico nazionale di Ancona, in programma dal 3 all’11 settembre. “Senza l’Eucaristia non possiamo essere veri cristiani e la stessa Chiesa non può edificarsi per la salvezza degli uomini”, afferma Benedetto XVI in un passaggio in latino della lettera al card. Tomko e certamente deve averlo ben compreso, con l’impatto che solo un tale prodigio può esercitare, il sacerdote che 600 anni fa, mentre celebrava Messa dubitando in cuor suo sulla verità della transustanziazione, si vide trasformare quello che stringeva tra le mani in un calice colmo di sangue. Da quel lontano 1411, il “miracolo eucaristico di Ludbreg” è oggetto di venerazione per i fedeli croati, che nel corso dei secoli sono stati testimoni di innumerevoli guarigioni ottenute mentre erano in preghiera davanti alla reliquia. Lo stesso Benedetto XVI vi aveva fatto cenno tre mesi fa, il 5 giugno, durante la Messa celebrata a Zagabria davanti a migliaia di famiglie cristiane. “Cari genitori, - aveva detto in quella circostanza – impegnatevi sempre ad insegnare ai vostri figli a pregare, e pregate con essi”. “Avvicinateli ai Sacramenti, specie all’Eucaristia – quest’anno celebrate i 600 anni del ‘miracolo eucaristico di Ludbreg’; introduceteli nella vita della Chiesa; nell’intimità domestica non abbiate paura di leggere la Sacra Scrittura, illuminando la vita familiare con la luce della fede e lodando Dio come Padre”. Mentre in Croazia, il 4 settembre prossimo, si festeggerà questo importante anniversario, il giorno prima, ad Ancona, avrà avuto inizio il XXV Congresso Eucaristico Nazionale italiano. Vi sarà dunque una stretta correlazione fra le due sponde dell’Adriatico, con i partecipanti all’importante raduno marchigiano invitati, al pari di quelli croati, a riflettere con chiarezza sul “peso peculiare del Sacramento della Carità nella vita e nell’opera di ogni credente”, secondo quanto scrive Benedetto XVI nella lettera al card. Re. Congresso Eucaristico che sarà concluso dal Papa stesso, l’11 settembre, quando si recherà in visita ad Ancona.
Una storia antica ritorna anche in una terza lettera del Pontefice, che nomina il card. Renato Raffaele Martino suo rappresentante alla celebrazione del Millenario dell’Abbazia della Santissima Trinità di Cava, anch’essa in programma il 4 settembre. L’Abbazia fu fondata da Sant’Alferio, un nobile salernitano, che nel 1011 si diede alla vita eremitica nella grotta Arsicia. L’afflusso di molti discepoli rese necessaria la costruzione di un monastero, che nei secoli successivi custodì le vite di numerosi Santi e Beati. A costoro fa riferimento Benedetto XVI nella lettera al card. Martino, auspicando che il loro esempio serva a “suscitare nei fedeli un più fervente senso religioso, una fede più salda e più certi propositi”.

Radio Vaticana

Terzo giorno di lavori del Ratzinger Schülerkreis, alla presenza del Papa. Due generazioni a confronto sulla fede. La testimonianza di Schönborn

Sono ripresi questa mattina alla presenza di Benedetto XVI, i lavori del tradizionale seminario estivo del cosiddetto Ratzinger Schülerkreis, il gruppo degli ex allievi di Joseph Ratzinger, riuniti da giovedì scorso nel centro Mariapoli di Castel Gandolfo. L’incontro si è svolto oggi nella Sala della Rocca, del Palazzo pontificio della cittadina laziale. È stata la sofferenza di un’intera generazione a emergere sin dalle prime battute di questo annuale incontro. "La sofferenza della generazione degli anziani - spiega a L’Osservatore Romano il cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn durante una pausa dei lavori - testimoni di un tempo florido per la Chiesa e costretti oggi a vivere lo spopolamento delle parrocchie. Una vera iniezione di rinnovata speranza è venuta, anche per noi, dalla recente Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid. Abbiamo riflettuto su questo evento, soprattutto su quanto questi giovani hanno dimostrato". A colpire di più i 40 studiosi, ex allievi di Papa Ratzinger, è stata soprattutto la sensazione di aver colto in questi ragazzi la consapevolezza di essere addirittura "una minoranza rispetto all’universo giovanile - ha detto il cardinale - immerso oggi in un clima relativista e poco incline alla dimensione spirituale. L’aspetto positivo è che essi hanno però mostrato la tenace volontà di testimoniare la loro fede proprio in questo ambiente, tra i loro coetanei". Definiti ormai "la generazione di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI", essi sono visti come l’espressione della "nuova tappa del cammino della Chiesa. Questo - aggiunge il porporato - è stato sottolineato durante i nostri lavori: il loro essersi messi senza esitazione al fianco del Papa. Soprattutto da quando lo hanno visto mettersi al centro del 'Cortile dei gentili' e mostrare una straordinaria apertura, molto più di quanto si pensasse". Tra gli obiettivi dell’incontro degli ex allievi, il cardinale ha citato la riflessione sulle modalità di diffusione della fede "in una società secolarizzata ma che si mostra in attesa di ricevere di nuovo il messaggio del Vangelo".

L'Osservatore Romano

XXV Congresso Eucaristico Nazionale. Non solo aspetti teologici e pastorali: la crisi economica, la mancanza di lavoro, i temi etici e la famiglia

A Madrid gli "indignados" hanno rimproverato al Papa di non aver incontrato una loro delegazione e i cristiani di base di aver trascurato nei suoi discorsi la piaga della disoccupazione giovanile. Al XXV Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona (foto) che ha come tema "Signore da chi andremo?" Benedetto XVI ovvierà alla "lacuna" ricevendo nel cantiere navale dove si svolgerà la concelebrazione eucaristica una rappresentanza di operai in cassa integrazione e un gruppo di poveri assistiti dalla Caritas nel centro pastorale di Colle Ameno. Inoltre, nella Cattedrale di San Ciriaco, Benedetto XVI vedrà le famiglie e i sacerdoti, mentre in piazza del Plebiscito è previsto, per la prima volta, un momento dedicato ai giovani fidanzati. Dal 3 settembre, per una settimana e in attesa dell’arrivo del Pontefice, il capoluogo marchigiano ospiterà celebrazioni, incontri, approfondimenti. Il Congresso Eucaristico riunirà le delegazioni di 225 diocesi, prelature e abbazie d’Italia. L'evento richiamerà almeno 250mila fedeli provenienti da tutta Italia e rappresentanze dei Paesi che si affacciano sull’Adriatico. Per l'occasione saranno presenti anche decina di migliaia di giovani provenienti dalle diocesi che saranno ospitati dalle famiglie del territorio. Oltre al capoluogo marchigiano, il Congresso coinvolgerà le altre diocesi della metropolia di Ancona (Fabriano, Jesi, Loreto e Senigallia). "L’Eucaristia riguarda la vita quotidiana, quindi gli affetti, il lavoro e la festa, la fragilità, la tradizione e la cittadinanza - spiega l’arcivescovo di Ancona, Edoardo Menichelli, presidente del Comitato organizzatore del CEN -. Il Congresso Eucaristico è un convenire di popolo, un appuntamento a cui tutti sono invitati, non semplicemente a guardare, ma a partecipare". E aggiunge: "Come cristiani siamo chiamati a sciogliere i legacci di un egoismo gaudente, che ammette al banchetto i pochi Epuloni senza curarsi dei molti Lazzaro, redimere le ingiustizie e i procaci scandali che deturpano la dignità dell’uomo, figlio di Dio". Tra gli appuntamenti in programma, la mostra "Alla Mensa del Signore. Capolavori dell’arte europea da Raffaello a Tiepolo", il concerto del maestro Giovanni Allevi e dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, la Via Crucis animata dall’Associazione Europassione per l’Italia e la processione eucaristica. Come già alla vigilia della Giornata Mondiale della Gioventù, non mancano le polemiche sui costi dell’evento, ma in realtà anche ad Ancona come a Madrid le spese vengono interamente coperte dalla Chiesa e dagli sponsor. Benedetto XVI parteciperà alla giornata conclusiva del Congresso Eeucaristico, "un’occasione per verificare se si crede veramente nel Cristo Signore, coltivare una speranza efficace liberandosi dai nodi pericolosi del peccato,amare questa umanità facendole riscoprire lo stupore del bene", evidenzia l’arcivescovo Menichelli, che invita a "interpretare i grandi interrogativi dell’esistenza, inserendoli nella dimensione del mistero dove la vita, la morte, la croce, la fatica, la gioia, l’amore trovano beatificante spiegazione" e a "sostenere, come nuovi uomini di Cirene, i passi lenti e fragili dei poveri, dei deboli, degli ultimi". Il Congresso Eucaristico servirà anche alla Chiesa italiana per fare il punto sull’impegno concreto delle diocesi in un momento di crisi economica del Paese per "accogliere il grido e lo smarrimento della società contemporanea, l'inquietudine, la solitudine della nostra affaticata generazione e offrire, testimoniandolo, Cristo come via verità e vita", sottolinea Menichelli. E al tempo stesso un ponte verso i lontani "una porta aperta per ogni uomo e donna di buona volontà, che, seppur lontani dal mistero di Dio, debbono sapere che Dio li ama e li convoca al Suo banchetto d'amore: Dio, svelatosi in Cristo non è il Dio della paura, ma della misericordia». Nei prossimi dieci anni la Conferenza Episcopale italiana sarà orientata a "pensare e vivere una pastorale per l’uomo e con l’uomo dentro la trama delle relazioni quotidiane e capace di far crescere l’identità della persona e la sua dimensione vocazionale", puntualizza il segretario generale della CEI, Mariano Crociata: "Il Congresso Eucaristico fa risaltare il carattere interiore e pubblico del mistero che sta al centro della Chiesa, nessuno deve sentirsi escluso perché tutti sono invitati alla salvezza della Chiesa". L’intimità spirituale non comporta segretezza o nascondimento. "Il Congresso eucaristico vuol essere una pubblica attestazione del conto con cui la Chiesa italiana tiene il suo tesoro più prezioso", ribadisce il portavoce e sottosegretario CEI, mons. Domenico Pompili che esorta a "rileggere e interpretare i diversi ambiti della vita come la famiglia, il lavoro, la malattia, l'immigrazione come luoghi di testimonianza cristiana". Insomma un’occasione che consente all’Italia di "ritrovare la sua 'anima' profonda e venga alla luce una nuova spiritualità della vita quotidiana".

Giacomo Galeazzi, Vatican Insider

Il cordoglio di Benedetto XVI per la morte del card. Aloysius Matthew Ambrozic: gratitudine per la dedizione e il servizio alla Chiesa in Canada

Il Papa ha espresso il suo profondo cordoglio per la morte del card. Aloysius Matthew Ambrozic (foto), avvenuta ieri a Toronto, in Canada, dopo una lunga malattia. Arcivescovo emerito di Toronto, il porporato aveva 81 anni. Benedetto XVI, in un telegramma inviato all’attuale arcivescovo della città canadese, mons. Thomas Collins, assicura le sue preghiere per la “nobile anima” del card. Ambrozic ricordandone “con gratitudine” la “dedizione e il servizio” alla Chiesa in Canada. Lo affida quindi “alla misericordia infinita di Dio, nostro Padre amorevole” invocando “pace e consolazione nel Signore” a quanti lo piangono.

Radio Vaticana

Attentato alla sede Onu di Abuja. Il Papa: addolorato per la terribile perdita di vite, quanti hanno scelto la morte abbraccino la vita e il dialogo

Profondo cordoglio di Papa Benedetto XVI per le vittime dell'attentato kamikaze alla sede Onu di Abuja in Nigeria, che ieri ha provocato almeno 18 morti e decine di feriti. In un duplice telegramma indirizzato al presidente nigeriano, Goodluck Jonathan, e al segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, il Pontefice si dice addolorato per la ''terribile perdita di vite sia tra i cittadini che tra gli impiegati delle Nazioni Unite'' e rinnova l'appello ''a quanti hanno scelto la morte e la violenza'' ad ''abbracciare invece la vita e il dialogo''. Nei telegrammi, a firma del segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, il Pontefice assicura infine le sue preghiere per quanti hanno perso la vita così drammaticamente e prega Dio affinchè dia forza e coraggio ai feriti e a quanti piangono i propri cari.

Asca