martedì 13 luglio 2010

La morte di un grande vaticanista, Giuseppe De Carli. I funerali celebrati da mons. Fisichella. Lombardi: lo ricordiamo con stima, simpatia e affetto

È morto questa mattina al Policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato, Giuseppe De Carli (nella foto con Benedetto XVI), vaticanista della Rai e responsabile negli ultimi anni della struttura “Rai Vaticano”. De Carli era nato a Lodi nel 1952 ed era stato corrispondente del Tg1 a partire dagli anni Novanta. È stato commentatore di fatti religiosi per il quotidiano romano Il Tempo e autore di diversi libri. Aveva seguito gran parte dei viaggi di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI all'estero. È stato l’ideatore nel 2008 della più lunga non-stop nella storia della TV mondiale: “La Bibbia giorno e notte”, 139 ore di lettura integrale del libro sacro in diretta dalla Basilica romana di Santa Croce in Gerusalemme, il cui primo lettore fu Papa Benedetto. Tra i suoi ultimi saggi: “Fare la verità nella carità. Da Joseph Ratzinger a Benedetto XVI” (Ares 2005); “Benedictus. Servus servorum Dei (Velar/Rai Eri 2008); “L’ultimo segreto di Fatima” (Rai Eri Rizzoli 2010), libro intervista al segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone. La salma verrà esposta nella camera mortuaria del Policlinico Gemelli. I funerali del vaticanista verranno celebrati il 15 luglio a Roma da mons. Rino Fisichella nella chiesa di Santa Maria in Traspontina alle ore 10.30. La tumulazione avrà successivamente luogo a Lodi, sua città natale. “La sua competenza negli argomenti attinenti al Vaticano - si legge sulla nota diffusa da padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, dando la notizia della scomparsa - era profonda e vastissima”. “Lo ricordiamo con stima, simpatia e grande affetto - ha aggiunto - e lo raccomandiamo al Signore con la nostra preghiera”.

SIR, Radio Vaticana

Il primo vaticanista che ho conosciuto e apprezzato. Dall'elezione di Papa Benedetto ci ha accompagnato in tutti i più grandi atti di questo straordinario pontificato, a partire dall'ultima intervista al card. Ratzinger prima del conclave. Con un linguaggio semplice ma professionale, oserei dire poetico, soprattutto quando l'oggetto del suo parlare era Papa Joseph. Sapeva cogliere degli aspetti inediti, che lasciavano estasiati. Penso che il più grande regalo che ha fatto ai telespettatori sia stato il documentario che ha realizzato per gli 80 anni di Benedetto XVI: lì è racchiusa non solo tutta la reale persona del Papa, ma anche la professionalità di questo grande e umile vaticanista. Mancherà, ne sono certo.
Ciao, Giuseppe!
Scenron

Scelto da Benedetto XVI il tema per la Giornata Mondiale della Pace 2011: 'Libertà religiosa, via per la pace'

"Libertà religiosa, via per la pace": è questo il tema scelto da Benedetto XVI per la celebrazione della 44° Giornata Mondiale della Pace, il 1° gennaio 2011. Accento, dunque, sulla libertà religiosa, in un tempo in cui nel mondo questa viene limitata, marginalizzata e negata, per arrivare alla persecuzione e alla violenza contro le minoranze. “La libertà religiosa – si legge nella nota della Sala Stampa della Santa Sede che spiega i motivi di questa scelta - essendo radicata nella stessa dignità dell’uomo, ed orientata alla ricerca della ‘immutabile verità’, si presenta come la ‘libertà delle libertà’. E’ quindi autenticamente tale quando è coerente alla ricerca della verità e alla verità dell’uomo. Essa consente infatti di escludere la ‘religiosità’ del fondamentalismo, della manipolazione e della strumentalizzazione della verità e della verità dell’uomo. Poiché tutto ciò che si oppone alla dignità dell’uomo si oppone alla ricerca della verità, e non può essere considerato come libertà religiosa. Essa ci offre inoltre una visione profonda della libertà religiosa, che amplia gli orizzonti di ‘umanità’ e di ‘libertà’ dell’uomo, e consente a questo di stabilire una relazione profonda con se stesso, con l’altro e con il mondo. La libertà religiosa è in questo senso una libertà per la dignità e per la vita dell’uomo”. La nota ribadisce l’attualità del tema della Giornata 2011 che si pone in continuità con quelli scelti dal Pontefice, dal 2006 ad oggi, e che rappresenta “il compimento di un ‘cammino della pace’ nel quale il Papa ha preso per mano l’umanità, conducendola passo dopo passo ad una riflessione sempre più profonda”. “Oggi sono molte le aree del mondo in cui persistono forme di limitazione alla libertà religiosa, e ciò sia dove le comunità di credenti sono una minoranza, sia dove le comunità di credenti non sono una minoranza, eppure subiscono forme più sofisticate di discriminazione e di marginalizzazione, sul piano culturale e della partecipazione alla vita pubblica civile e politica” si legge nel documento. “È inconcepibile – sono ancora parole di Benedetto XVI all’Onu – che dei credenti debbano sopprimere una parte di se stessi – la loro fede – per essere cittadini attivi; non dovrebbe mai essere necessario rinnegare Dio per poter godere dei propri diritti. I diritti collegati con la religione sono quanto mai bisognosi di essere protetti se vengono considerati in conflitto con l’ideologia secolare prevalente o con posizioni di una maggioranza religiosa di natura esclusiva. L’uomo non può essere frammentato, diviso da ciò che crede, perché quello in cui crede ha un impatto sulla sua vita e sulla sua persona”.

SIR

Giornata Mondiale della Gioventù 2011. Per l'adorazione eucaristica della Veglia sarà usato l'Ostensorio monumentale della Cattadrale di Toledo

L’Ostensorio monumentale della Cattedrale di Toledo (foto) sarà usato per l’adorazione eucaristica della Veglia della Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid, sabato 20 agosto 2011. A darne notizia è il comitato organizzatore spagnolo. Si tratta di un’opera che può essere considerata il fiore all’occhiello dell’oreficeria spagnola: realizzato da Arfe, famiglia di argentieri specializzati nell’arte dell’oreficeria, nel 1524, è alto quasi tre metri ed è in oro e argento. Lo si può ammirare nelle tradizionali processioni del Corpus Domini che si celebrano tutti gli anni per le strade di Toledo. Per Francisco Portela, storico dell’arte all’università Complutense di Madrid, si tratta della “miglior opera di argenteria spagnola di tutti i tempi. Vale davvero la pena portarlo a Madrid per questa occasione”. “Per noi - afferma il decano della Cattedrale di Toledo, Juan Sánchez - è un grande onore poter cedere l’Ostensorio per la celebrazione della GMG se si pensa al fine per cui verrà utilizzato”. Le origini degli ostensori risalgono al XIII secolo, quando iniziò a celebrarsi la festa del Corpus Domini. Grazie alle opere di Arfe la Spagna diventò il punto di riferimento mondiale nella costruzione di Ostensori monumentali. L’adorazione eucaristica di Cuatro Vientos permetterà ai giovani di contemplare e ammirare un’opera d’arte unica al mondo e di riscoprire il valore dell’arte nella liturgia.

SIR

Lettera del Papa a mons. De Paolis: un capitolo generale straordinario per la revisione delle Costituzioni dei Legionari di Cristo

Il commissario appena nominato dal Papa per ristrutturare i Legionari di Cristo, mons. Velasio de Paolis, condurrà la Congregazione religiosa "alla celebrazione di un capitolo generale straordinario, che avrà come scopo principale portare a termine la revisione delle Costituzioni", i documenti fondativi dei Legionari: lo scrive lo stesso Benedetto XVI in una lettera a De Paolis pubblicata dal giornale messicano Milenio. "La recente visita apostolica alla Congregazione dei Legionari di Cristo - scrive il Papa nella missiva - ha evidenziato, insieme allo zelo sincero ed alla fervente vita religiosa di un gran numero di membri della Congregazione, la necessità e l'urgenza di un cammino di profonda revisione del carisma dell'Istituto. Nel desiderio di seguire da vicino, sostenere ed orientare tale cammino, ho ritenuto opportuno procedere alla nomina di un mio personale delegato, che testimoni concretamente la mia vicinanza ed agisca in mio nome presso quella famiglia religiosa. Conoscendo, venerato e caro fratello, la sua preparazione e la sua esperienza in ambito giuridico ed ecclesiale, arricchite da spirito di servizio, sensibilità pastorale e senso della vita religiosa, desidero affidare a lei tale impegno. Pertanto, con la presente lettera, la nomino mio delegato per la Congregazione dei Legionari di Cristo, conferendole l'incarico di governare, in mio nome, tale Istituto religioso per il tempo che sarà necessario a realizzare il cammino di rinnovamento e - aggiunge il Papa - condurlo alla celebrazione di un capitolo generale straordinario, che avrà come scopo principale di portare a termine la revisione delle Costituzioni. Alcune ulteriori modalità di espletamento di tale ufficio saranno indicate mediante un apposito decreto".

Apcom