venerdì 11 dicembre 2009

Padre Lombardi: da Benedetto XVI sulla pedofilia nel clero irlandese parole fortissime. Il Papa ha voluto acquisire informazioni di persona

Quelle pronunciate da Papa Benedetto XVI sugli abusi sessuali su minori da parte dei preti in Irlanda sono ''parole fortissime'', che si pongono ''in continuità'' con le dichiarazioni dello stesso Pontefice di fronte a casi analoghi negli Stati Uniti o in Australia, perchè la Santa Sede non vuole nascondere ''sotto il tappeto'' nè queste vicende nè le loro potenziali conseguenze sulla struttura della Chiesa: a dirlo è il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, illustrando ai giornalisti i contenuti del comunicato vaticano sulla riunione di questa mattina tra Papa Ratzinger, la Curia romana e i vertici della Chiesa Cattolica in Irlanda. Un comunicato, sottolinea il direttore della Sala Stampa vaticana, ''ampio, forte, esaustivo''. Lombardi ha anche risposto a chi aveva criticato il ritardo della reazione vaticana, a quasi un mese dalla pubblicazione del rapporto Murphy sugli abusi nell'arcidiocesi di Dublino, spiegando che il Papa ha voluto studiare approfonditamente lo stesso rapporto e ''acquisire informazioni di persona''. ''Il Pontefice ha preso la questione molto sul serio, ha usato espressioni molto forti, e ha ribadito di voler affrontare questi problemi in tutti i loro aspetti'', ha aggiunto Lombardi, che ha sottolineato come la lettera papale annunciata ai cattolici irlandesi, annunciata oggi, conterrà non solo scuse e conforto spirituale ma anche ''concrete indicazioni per prevenire che simili abusi di ripetano''. Gli abusi, ha concluso, sono ''un vero tradimento della Chiesa e della sua testimonianza'' ma, ha chiarito, per ora non è stata presa nessuna decisione ufficiale su eventuali dimissioni di alcuni dei vescovi coinvolti dal rapporto.

Asca