lunedì 6 giugno 2011

Il Papa in Croazia. Vian: ancora una volta parole semplici che toccano il cuore ricordando il non accontentarsi e la ricerca di felicità dei giovani

“Questa terra profondamente unita a Roma nel corso di tutto il Novecento è stata sconvolta da guerre e violenze - anche recenti, e non di rado rese più ignobili da false giustificazioni religiose - ma anche da dittature tra loro opposte che hanno perseguitato la Chiesa. Ebbene, in questo contesto il Papa ha innanzi tutto ricordato con forza che ‘la religione non è una realtà a parte rispetto alla società’ e che dunque non deve essere ridotta all’ambito soggettivo e privato”. Così Giovanni Maria Vian, direttore de L’Osservatore Romano, commenta il viaggio di Benedetto XVI in Croazia nell’edizione odierna del quotidiano. Vian ricorda come “il contributo della Chiesa” è “importante soprattutto nella formazione delle coscienze, che avviene in primo luogo nella famiglia, vero centro del viaggio papale”. Il Papa, sottolinea Vian, “ha ancora una volta saputo trovare parole semplici e che toccano il cuore” nel ricordare “il bisogno tipicamente giovanile di non accontentarsi, la ricerca della gioia e della felicità che abitano ogni cuore umano”. “Di fronte a questo occorre una vera ‘svolta culturale’ – conclude il direttore -, che può incidere sull’intero continente europeo. Per mantenere accesa la fiamma di quella lampada preziosa che è la fede cristiana”.

SIR

Come la fiamma di una lampada preziosa