lunedì 16 febbraio 2009

Revoca della scomunica ai lefebvriani. Mons. Fellay: sembra difficile un pieno consenso dottrinale con Benedetto XVI

Un pieno consenso dottrinale con Papa Benedetto XVI ''sembra difficile'' e i testi del Concilio Vaticano II, Concilio ''pastorale e non dogmatico'', sono pieni di ''termini ambigui'' inseriti per ottenere una ''maggioranza più ampia'': intervistato dal quotidiano locale svizzero Le Nouvelliste, il superiore della Fraternità Sacerdotale San Pio X, mons. Bernard Fellay, torna sulle polemiche delle ultime settimane (''una tormenta'' dopo la quale ''abbiamo bisogno di ritrovare le forze'') e afferma che ''non è stata ancora fissata alcuna data'' per l'inizio dei colloqui dottrinali con la Santa Sede che potrebbero portare ad un ritorno alla piena comunione con Roma dei lefebvriani. Per mons. Fellay, ''se non si vuole la spaccatura della Chiesa, sono urgenti dei chiarimenti sul Concilio''. Il vescovo lefebvriano racconta di essersi trovato in pieno accordo con Papa Ratzinger sull'interpretazione del Vaticano II ''secondo il criterio della Tradizione vivente'' durante il loro incontro del 2005. Sulla necessita' di riconoscerne in pieno il magistero, però, Fellay si limita ad affermare che ''esso non ha toccato l'infallibilità'' papale e resta quindi ''ad un livello di autorità molto inferiore''. ''Non sarà mai - ha aggiunto - un super-dogma e dovrà sempre essere valutato alla luce del Magistero costante della Chiesa''. Quanto al vescovo negazionista Williamson, Fellay rassicura che ''sta lavorando'' sul tema della Shoah e della sua veridicità, ''e si prenderà le sue responsabilità''. Dalla Fraternità, però, nessun ultimatum: ''Bisogna lasciargli tempo perchè vuole studiare seriamente per dare una risposta sincera e vera''.