domenica 8 marzo 2009

La Quaresima tempo di preghiera e silenzio, la valorizzazione delle donne, i viaggi in Africa e Terra Santa. L'Angelus di Benedetto XVI

La Quaresima sia tempo "della preghiera, di ritiro, per rivedere la propria vita" alla luce del progetto di Dio. E' l'invito che Papa Benedetto XVI rivolge alla folla di fedeli riuniti in Piazza San Pietro per la preghiera dell'Angelus. "Insieme con il digiuno e la misericordia, - ha detto - la preghiera forma la struttura portante della nostra vita spirituale". Reduce da una settimana dei Esercizi spirituali, Benedetto XVI sottolinea come si è trattato di "una settimana di silenzio e di preghiera: la mente e il cuore - afferma - hanno potuto dedicarsi interamente a Dio. All'ascolto della sua Parola, alla meditazione dei misteri di Cristo". "Insieme con il digiuno e la misericordia - prosegue il Papa - la preghiera forma la struttura portante della nostra vita spirituale". Partendo dall'episodio evangelico della Trasfigurazione, il Papa ha ricordato che la preghiera diventa ''fonte di luce interiore, quando lo spirito dell’uomo aderisce a quello di Dio e le loro volontà si fondono quasi a formare un tutt’uno''. Da qui l'invito a "trovare in questo tempo di Quaresima prolungati momenti di silenzio, possibilmente di ritiro, per rivedere la propria vita alla luce del disegno d'amore del Padre celeste". "Lasciatevi guidare in questo più intenso ascolto di Dio dalla Vergine Maria - conclude il Pontefice - maestra e modello di preghiera. Lei, anche nel buio fitto della passione di Cristo, non perse ma custodì nel suo animo la luce del Figlio divino".
Le donne di tutto il mondo "siano sempre più rispettate nella loro dignità e valorizzate nelle loro positive potenzialità": lo ha chiesto a gran voce il Papa, che ha pregato per tutte le donne del mondo nella festa dell'8 marzo. Benedetto XVI ha preso spunto dalla festa odierna per "riflettere sulla condizione della donna" e ha invitato a "rinnovare l'impegno, perchè sempre e dovunque ogni donna possa vivere e manifestare in pienezza le proprie capacità ottenendo pieno rispetto per la sua dignità". Il Pontefice ha ricordato in particolare "il Concilio Vaticano II e il magistero pontificio, in particolare la Lettera apostolica Mulieris dignitatem" di Giovanni Paolo II sul ruolo della donna nella chiesa e nella società. Ma "più degli stessi documenti valgono le testimonianze dei santi; e la nostra epoca - ha affermato - ha avuto quella di Madre Teresa di Calcutta: umile figlia dell'Albania, diventata, per la grazia di Dio, esempio a tutto il mondo nell'esercizio della carità e nel servizio alla promozione umana". Un pensiero infine, Benedetto XVI vuole rivolgerlo a tutte quelle donne che "lavorano ogni giorno, nel nascondimento, per il bene dell'umanità e per il Regno di Dio! Assicuro oggi la mia preghiera per tutte le donne - ha concluso Papa Ratzinger - perché siano sempre più rispettate nella loro dignità e valorizzate nelle loro positive potenzialità".
Benedetto XVI ha annunciato, al termine della preghiera dell'Angelus, il viaggio in Terra Santa. "Dall'8 al 15 maggio - afferma - compirò un pellegrinaggio in Terra Santa per domandare al Signore, visitando i luoghi santificati dal suo passaggio terreno, il prezioso dono dell'unità e della pace per il Medio Oriente e per l'intera umanità. Sin d'ora conto sul sostegno spirituale di tutti voi, perché Iddio mi accompagni e ricolmi delle sue grazie quanti incontrerò sui miei passi". Papa Ratzinger ha chiesto preghiere anche per il suo imminente viaggio in Africa. "Cari fratelli e sorelle - ha detto - nel clima di più intensa preghiera che contraddistingue la Quaresima, affido al vostro ricordo i due viaggi apostolici che, a Dio piacendo, compirò prossimamente. La settimana ventura, dal 17 al 23 marzo, mi recherò in Africa, prima in Camerun e quindi in Angola - ha proseguito Papa Benedetto - per manifestare la concreta vicinanza mia e della Chiesa ai cristiani e alle popolazioni di quel continente che mi è particolarmente caro".