La presidenza della Conferenza Episcopale italiana intanto ha chiamato a raccolta parrocchie e singoli fedeli, Caritas e istituti religiosi, per aiutare quanti sono in difficoltà a causa del sisma. E il presidente della CEI, card. Angelo Bagnasco, al Tg5, ha annunciato che nei prossimi giorni verrà avviata "una colletta nazionale" in modo che chi a causa del terremoto ha perso "il risultato del sacrificio di una vita", possa "sentire maggiormente la solidarietà e la fratellanza di tutti".
Al Papa si sono associati i vescovi italiani: "sgomenti per la catastrofe del terremoto che ha colpito L'Aquila e numerosi centri dell'Abruzzo", esprimono "vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo drammatico evento", e raccomandano alla rete di parrocchie, istituti religiosi e movimenti della Chiesa italiana di mobilitarsi per "alleviare le difficili condizioni" in cui si trovano "migliaia di persone". I vescovi invitano inoltre tutti alla " generosità " per lenire "dolore fisico e sofferenza morale" di chi "ha visto in un attimo distruggere i sacrifici e le fatiche di tutta una vita". Intanto la Caritas italiana coordina gli interventi delle Caritas della Penisola e di quelle che dall'estero hanno offerto la propria collaborazione. Il direttore della Caritas abruzzese don Dionisio Humberto Rodriguez Caritas è impegnato in prima persona nei soccorsi, anche perché è parroco a Paganica, epicentro del sisma. Le strutture della Chiesa abruzzese sono colpite a vari livelli, compresa la celeberrima basilica aquilana di Santa Maria di Collemaggio, dove però sembra salva la tomba di Celestino V.