mercoledì 13 maggio 2009

Visita al Caritas Baby Hospital. Il Papa: i bambini innocenti siano al sicuro dai conflitti. Ogni giorno vi accompagno con la preghiera

Un quarto d'ora in giro per le stanze dell'ospedale pediatrico 'Caritas Baby Hospital' e anche l'emozione di tenere in braccio un bimbo nato prematuro, Elias, che oggi pesa due chili e mezzo: il Papa, oggi in visita alla struttura, vi ha anche portato in dono un respiratore, proprio per la cura dei bimbi prematuri. Nell'ospedale Benedetto XVI è stato accolto dall'arcivescovo Robert Zollisch e dal vescovo Kurt Koch, rappresentanti delle conferenze episcopali tedesca e svizzera, che sostengono l'ospedale pediatrico dove ogni anno vengono assicurate circa 30 mila prestazioni ambulatoriali e 4 mila degenze. Vi lavorano 20 medici, 6 suore francescane di Padova e 200 collaboratori, molti dei quali sono donne palestinesi. Attualmente può contare di 80 posti letto ed ogni anno accoglie, curando, migliaia di bambini di Betlemme e di tutta la Palestina da più di 50 anni. Il Papa ha visitato anche la cappella. Due fratellini ospiti del Centro, Bashir e Bashar, hanno consegnato a Benedetto XVI un quadro con il logo dell'ospedale (due gemellini) ricamato a punto croce dalle donne del progetto ricami, promosso dalla associazione Children's Relief Bethlehem che gestisce la struttura insieme e che il Papa ha voluto ringraziare. Benedetto XVI, nel suo discorso, ha affermato che "i bambini innocenti meritano un posto sicuro da tutto ciò che può far loro male in tempi e luoghi di conflitto". "Questa istituzione - ha detto - è un'oasi quieta per i più vulnerabili, e ha brillato come faro di speranza circa la possibilità che l'amore ha di prevalere sull'odio e la pace sulla violenza". Il Papa ha rivolto un saluto ed espresso il suo “apprezzamento” per “l’inestimabile servizio” ai medici, alle infermiere e a tutto il personale del centro. Poi si è rivolto ai bimbi presenti e alle loro famiglie: “Il Papa – ha detto – è con voi! Oggi egli è con voi in persona, ma ogni giorno egli accompagna spiritualmente ciascuno di voi nei suoi pensieri e nelle sue preghiere, chiedendo all’Onnipotente di vegliare su di voi con la sua premurosa attenzione”. Il discorso si è concluso con una preghiera alla Madonna di Fatima, di cui oggi ricorre la festa: "Maria, Salute degli Infermi, Rifugio dei Peccatori, Madre del Redentore: noi ci uniamo alle molte generazioni che ti hanno chiamata 'Benedetta'. Ascolta i tuoi figli mentre invochiamo il tuo nome. Tu hai promesso ai tre bambini di Fatima: 'Alla fine, il mio Cuore Immacolato trionfera''. "Che cosi' avvenga, che l'amore trionfi sull'odio, la solidarieta' sulla divisione e la pace su ogni forma di violenza", ha auspicato il Pontefice, chiedendo a Gesù di "benedire questi bambini e tutti i bambini che soffrono in tutto il mondo. Possano ricevere la salute del corpo, la forza della mente e la pace dell'anima". Padre Schnydrig descrisse questo luogo come "uno dei più piccoli ponti costruiti per la pace". "Ora - ha rilevato il Pontefice - essendo cresciuto da quattordici brande ad ottanta letti, e curandosi delle necessita' di migliaia di bambini ogni anno, questo non è più un ponte piccolo ma accoglie insieme persone di origini, lingue e religioni diverse, nel nome del Regno di Dio, il Regno della Pace". "Di cuore - ha poi concluso rivolto alle suore - vi incoraggio a perseverare nella vostra missione di manifestare amore per tutti gli ammalati, i poveri e i deboli".

Visita al Caritas Baby Hospital di Betlemme (13 maggio 2009) - il testo integrale del discorso del Papa