"Un regalo". Così nel comunicato stampa diffuso dalla diocesi di Ivrea, mons. Arrigo Miglio definisce la visita del Papa il prossimo 19 luglio a Romano. "Accogliamo con gioia e commozione questo gesto di grande paternità del Santo Padre verso la nostra Diocesi. Grazie Santo Padre – scrive il vescovo eporediese – per volerci regalare un giorno della Sua vacanza". "Un regalo ai romanesi" ha definito la visita del Papa anche Peleszyk Gacek, parroco della cittadina del card. Tarcisio Bertone, ieri, durante la conferenza stampa in Curia, durante la quale si è dato conto delle, fino ad ora, poche cose che si sanno per certo. "La visita sarà solo a Romano e di massimo qualche ora – ha spiegato il vicario generale don Silvio Faga –. Alle 12 il Santo Padre terrà l’Angelus in mondo visione. Prima dell’arrivo del Pontefice sarà il Segretario di Stato card. Bertone a celebrare la Santa Messa per i propri concittadini, alle 10 e dallo stesso palco che occuperà poi Benedetto XVI. Ci auguriamo che anche la Messa del ”nostro” Bertone venga trasmessa in diretta". Il Papa arriverà da Aosta in elicottero, ma ancora non si sa a che ora con precisione, nè dove atterrerà. Anche il percorso per arrivare di fronte alla Chiesa parrocchiale non è ancora certo, anche se, si faceva notare ieri, che non essendo Romano una metropoli non sono poi tante le alternative. E anche se una buona parte dell’organizzazione dell’evento sarà di competenza degli organi centrali (Vaticano e, per la sicurezza, l’Ispettorato della Polizia presso la Santa Sede) anche la macchina organizzativa locale si appresta a mettersi in moto. Il vicario generale ha infatti assicurato che entro la prossima settimana si insedierà il Comitato organizzatore. Attualmente, a differenza di quanto è stato pubblicato su alcuna stampa locale lo scorso lunedì, non sono ancora stati decisi i componenti, che è però presumibile includeranno i vertici della diocesi, del Comune e della Pubblica Sicurezza locale. Ma anche se la soddisfazione di avere nuovamente un Papa in Canavese, dopo la storica visita di Giovanni Paolo II nel 1990, era ieri palpabile in diocesi, nessuno si nascondeva le difficoltà di questo incontro. "La visita – spiegava ieri don Faga – non è una visita alla diocesi, ma alla parrocchia di Romano, come segno di stima e di affetto verso il card. Bertone". Questo significa che l’Angelus verrà recitato di fronte alla chiesa parrocchiale, in una piazza che potrà contenere pochi fedeli. "Non sappiamo ancora come potremo organizzarci – è stato annunciato -. Probabilmente sarà necessario predisporre dei maxi-schermi in altre piazze. Ma sicuramente dovremo creare una sorta di “servizio prenotazione” per sapere quante sono e chi sono le persone che vorranno assistere. Non è ancora ufficiale, ma quasi sicuramente per fare questo “censimento” ci appoggeremo direttamente alle parrocchie". La diocesi chiederà comunque a tutti i parroci di non celebrare le messe di mezza mattina la domenica della visita, in modo tale che chi ha il desiderio di essere presente, sacerdoti in primis, possa esserlo. Per quanto riguarda i costi della visita alla diocesi ci tengono a precisare che non saranno alti: "Non occorrono molte cose. La spesa maggiore sarà la costruzione del piccolo palco necessario per Messa e Angelus – ha spiegato il vicario -. Come diocesi non abbiamo intenzione di spendere tanti soldi, tanto più che in questo periodo non sarebbe proprio il caso».
Marco Campagnolo, Localport