mercoledì 14 ottobre 2009

Padre Gargano: la visita di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma veicola un messaggio di fraternità e disponibilità all’altro

Un “gesto di fraternità” che “conferma il clima nuovo che si è determinato” nel dialogo tra la Chiesa cattolica e la comunità ebraica. Così padre Innocenzo Gargano, priore del Monastero di San Gregorio al Celio e grande conoscitore del mondo ebraico, commenta la notizia della visita di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma il 17 gennaio 2010. “Il Papa che va in Sinagoga – aggiunge - significa che da entrambe le parti c’è una disponibilità straordinaria. Anche perché questi eventi danno un messaggio importante per l’immagine che veicolano. Probabilmente i contenuti resteranno nei termini che abbiamo conosciuto negli ultimi mesi. Però l’immagine che la visita del Papa dà, è importantissima. Veicola un messaggio di fraternità e disponibilità all’altro. E’ il messaggio che da qui in poi per quanto possiamo non essere d’accordo sul piano dei contenuti di fede – è chiaro che ciascuno rimane secondo la propria convinzione profonda – su queste divergenze possiamo parlare da amici e addirittura da fratelli e quindi con delicatezza, calore umano e anche con molta convinzione”. Gargano ricorda quanto il Concilio Vaticano II sia stato da questo punto di vista “importantissimo” proprio perché “ha stemperato il clima” contribuendo a “far cadere il muro della separazione, della contrapposizione e soprattutto della paura dell’altro”.

SIR