venerdì 25 dicembre 2009

Il portavoce vaticano: non era armata la donna italo-svizzera con problemi psichici che ha spinto Benedetto XVI. Il Papa non si può blindare al 100%

Susanna Maiolo, la donna svizzera di 25 anni che ieri sera si è lanciata contro Papa Benedetto XVI, non era armata. A precisarlo, è una nota di Padre Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana. "Ieri sera, durante la processione di ingresso della celebrazione - si legge nella nota - una persona non equilibrata - tale Susanna Maiolo, di 25 anni, di cittadinanza italiana e svizzera - ha superato la transenna e, nonostante l'intervento della sicurezza, è riuscita a raggiungere il Santo Padre e ad afferrarne il pallio, facendogli perdere l'equilibrio e facendolo scivolare a terra. Il Papa - prosegue padre Lombardi - ha potuto prontamente rialzarsi e riprendere il cammino e tutta la celebrazione si è svolta senza alcun altro problema". La Maiolo, che non era armata ma manifesta segni di squilibrio psichico - prosegue padre Lombardi - è stata ricoverata in una struttura sanitaria, per essere sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio". Il Papa "non si può blindare al cento per cento, se non creando un muro divisorio tra il Pontefice e i suoi fedeli, cosa impensabile". "Il Papa - prosegue il commento di padre Lombardi - vuole avvicinare la folla e la sicurezza vaticana, pur reagendo con prontezza, non può sempre evitare che simili episodi avvengano". Lo scorso anno la stessa donna, Susanna Maiolo, 25 anni, di cittadinanza svizzera e italiana, tentò di raggiungere il Papa. Era la notte del 24 dicembre 2008, mentre il Pontefice si avvicinava all'uscita di San Pietro, una donna tentò di scavalcare le transenne e fu subito bloccata da un agente della Gendarmeria vaticana. Allora la sicurezza vaticana disse di non considerare l'episodio "rilevante" e che non c'era stato alcun pericolo per la persona di Papa Ratzinger.

Apcom, La Repubblica.it

COMUNICATO DEL DIRETTORE DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE, REV.DO PADRE FEDERICO LOMBARDI, S.I.