sabato 9 gennaio 2010

Il Papa al Pontificio Collegio Americano del Nord: formare pastori saggi e generosi in grado di trasmettere la fede cattolica nella sua integrità

L’esperienza eccezionale dell’universalità della Chiesa che porta la misericordia di Dio ai deboli e agli abbandonati: è quanto offre il Pontificio Collegio Americano del Nord, i cui superiori, alunni ed ex alunni sono stati ricevuti oggi in udienza da Benedetto XVI. Fu Pio IX, nel 1859, a volere la fondazione del Pontificio Collegio Americano del Nord. Benedetto XVI lo ha ricordato e ha ribadito che, ad un secolo e mezzo dalla sua istituzione, il Collegio “è rimasto fedele alla sua visione fondante”, ovvero “formare lodevoli predicatori del Vangelo e ministri dei sacramenti, devoti al Successore di Pietro ed impegnati nella costruzione della Chiesa negli Stati Uniti”. L’incontro per il 150° anniversario, che cade nell’Anno Sacerdotale, ha continuato il Papa, è anche un’opportunità, per il Collegio, “di riaffermare l’affezione filiale alla Chiesa di Roma, per ricordare il lavoro apostolico compiuto da numerosi alunni e per impegnarsi nuovamente negli alti ideali della santità, della fedeltà e dello zelo pastorale”. Il Papa ha ricordato quindi il Viaggio apostolico compiuto negli Stati Uniti nell’aprile 2008 e ha richiamato le parole pronunciate allora, quando disse che “la Chiesa in America è chiamata a coltivare “una “cultura” intellettuale che sia genuinamente cattolica, fiduciosa nell’armonia profonda tra fede e ragione, e preparata a portare la ricchezza della visione della fede a contatto con le questioni urgenti che riguardano il futuro della società americana”. Una sfida perenne, ha ribadito il Santo Padre, che il Pontificio Collegio Americano del Nord si trova sempre ad affrontare. Nel secolo e mezzo trascorso dalla sua fondazione, ha continuato il Papa, il Collegio ha offerto ai suoi studenti “un’eccezionale esperienza dell’universalità della Chiesa, la vastità della sua tradizione intellettuale e spirituale, la sua missione di portare la verità salvifica di Cristo in ogni spazio ed in ogni luogo”. Grazie a questi “tratti distintivi”, ha aggiunto Benedetto XVI, il Collegio continuerà a formare “pastori saggi e generosi, capaci di trasmettere la fede cattolica nella sua integrità, di portare l’infinita misericordia di Cristo ai deboli e agli abbandonati e di rendere i cattolici americani lievito del Vangelo nella vita sociale, politica e culturale nella nazione”. Infine, il Papa ha affidato tutti all’intercessione dei Santi Gregorio Magno, Pio X, Giovanni Maria Vianney e Vincenzo de' Paoli, modelli e patroni della vita sacerdotale. Dal suo canto, il rettore del Pontificio Collegio Americano del Nord, mons. James Checchio, ha ricordato il motto dell’istituto, "Firmum est Cor Meum", ed ha ribadito l’impegno di essere “sacerdoti saldi nella sequela di Cristo”, secondo le parole di Benedetto XVI che due anni fa, a New York, disse: “Tendete verso uno stile di vita caratterizzato veramente da carità, castità e umiltà, nell’imitazione di Cristo, l’eterno Sommo Sacerdote, di cui dovete diventare immagine vivente”.