Radio Vaticana
domenica 28 febbraio 2010
Benedetto XVI: tristezza e preoccupazione per la violenza sui cristiani in Iraq, sia ridata sicurezza. Prego per le vittime del terremoto in Cile
Il Papa dopo la recita dell’Angelus ha lanciato due accorati appelli: per la sicurezza dei cristiani in Iraq, dopo i numerosi attentati di questi giorni, e alla solidarietà per le popolazioni terremotate del Cile. Benedetto XVI ha espresso “profonda tristezza” per “le tragiche notizie delle recenti uccisioni di alcuni Cristiani nella città di Mossul” manifestando la sua “viva preoccupazione” anche per “gli altri episodi di violenza, perpetrati nella martoriata terra irachena ai danni di persone inermi di diversa appartenenza religiosa”. Notizie che il Papa ha seguito costantemente anche durante la settimana di esercizi spirituali conclusa ieri in Vaticano: “In questi giorni di intenso raccoglimento ho pregato spesso per tutte le vittime di quegli attentati ed oggi desidero unirmi spiritualmente alla preghiera per la pace e per il ripristino della sicurezza, promossa dal Consiglio dei Vescovi di Ninive. Sono affettuosamente vicino alle comunità cristiane dell’intero Paese. Non stancatevi di essere fermento di bene per la patria a cui, da secoli, appartenete a pieno titolo!”. In questa “delicata fase politica che sta attraversando l’Iraq” il Papa rivolge il suo appello alle Autorità civili, “perché compiano ogni sforzo per ridare sicurezza alla popolazione e, in particolare, alle minoranze religiose più vulnerabili”. “Mi auguro che non si ceda alla tentazione di far prevalere gli interessi temporanei e di parte sull’incolumità e sui diritti fondamentali di ogni cittadino. Infine, mentre saluto gli iracheni presenti qui in Piazza, esorto la comunità internazionale a prodigarsi per dare agli Iracheni un futuro di riconciliazione e di giustizia, mentre invoco con fiducia da Dio onnipotente il dono prezioso della pace”. Quindi, Benedetto XVI ha rivolto il suo pensiero alle popolazioni del Cile colpite dal terremoto nella notte tra venerdì e sabato, che “ha causato numerose perdite in vite umane e ingenti danni”: “Prego per le vittime e sono spiritualmente vicino alle persone provate da così grave calamità; per esse imploro da Dio sollievo nella sofferenza e coraggio in queste avversità. Sono sicuro che non verrà a mancare la solidarietà di tanti, in particolare delle organizzazioni ecclesiali”.