martedì 9 marzo 2010

I vescovi olandesi si riuniscono per affrontare i casi di abusi sessuali nei Paesi Bassi. Lo scandalo travolge anche la Chiesa in Austria

Si riunisce oggi la Conferenza Episcopale olandese per discutere dello scandalo pedofilia nei Paesi Bassi. Dopo l'appello lanciato alla fine di febbraio sono arrivate, ad oggi, 160 segnalazioni di possibili abusi sessuali all'interno di istituzioni della Chiesa Cattolica nei Paesi Bassi, secondo quanto afferma Maria ter Steed, segretaria di Hulp & Recht (Aiuto e Diritto), l'associazione istituita nel 1995 dai vescovi olandesi per fornire assistenza alle vittime di abusi sessuali di sacerdoti, suore e operatori pastorali. I casi di abuso accertati, invece, sono attualmente tre e hanno riguardato il periodo tra il 1950 e il 1970. Dopo le prime denunce di abuso sessuale da parte dei Padri salesiani in un collegio a Heerenberg, i media hanno riportato diversi nuovi casi di possibili abusi sessuali compiuti dal clero nella seconda metà del secolo scorso. Mons. Van Luyn, vescovo di Rotterdam, salesiano, si è detto scioccato dalla notizia dei possibili abusi e ha sollecitato un'inchiesta. Le segnalazioni all'associazione Hulp & Recht possono essere inviate via posta, via mail e via telefono.
Lo scandalo dei preti pedofili travolge anche la Chiesa Cattolica austriaca. Un uomo di 53 anni ha raccontato alla radio nazionale Oe1 di aver subito abusi sessuali all'età di 11 anni da parte di due sacerdoti e di un terzo, che adesso risulta abate del monastero di Sankt Peter a Salisburgo. I due sacerdoti (uno è deceduto e l'altro ha lasciato la Chiesa) furono arrestati nel 2005 in Marocco accusati di ''turismo sessuale''. L'uomo ha rivelato di aver taciuto per molti anni, ma che lo scorso novembre ha contattato l'abate che gli avrebbe offerto 5.000 euro in cambio del silenzio. Il monastero di Sankt Peter ha diffuso un comunicato in cui si annuncia che l'abate ha chiesto scusa per gli abusi commessi ed ha rassegnato le dimissioni. Ma non è il solo caso emerso in queste ore in Austria. Il direttore di una scuola cattolica di Mehrerau, nella provincia di Vorarlberg, ha raccontato di come negli anni ottanta fu nascosto un caso di violenza sessuale e il prete che aveva ammesso le accuse fu riassegnato alla provincia del Tirolo. Il vescovo del Tirolo, ha raccontato l'abate Anselm van der Linde al quotidiano Vorarlberger Nachrichten, fu informato del fatto e al prete fu fatta seguire una terapia.

Asca