lunedì 22 marzo 2010

L'Azione Cattolica: la Lettera del Papa occasione per riflettere su una vicenda che richiede chiarezza e prudenza, rigore e sollecitudine pastorale

Un’occasione “per riflettere su una vicenda che richiede chiarezza e prudenza, rigore e sollecitudine pastorale”. Così Franco Miano, presidente dell’Azione Cattolica Italiana, definisce la Lettera pastorale del Papa ai cattolici d’Irlanda. “Da un lato – osserva Miano in una nota - ci sono le vittime che hanno diritto ad avere giustizia; dall’altro ci sono delle persone colpevoli di orrendi crimini che vanno punite ma anche aiutate a riaffermare la fede in Cristo e la fiducia nella promessa di redenzione, di perdono e di rinnovamento alla luce del Vangelo. È su questa strada che si pone la lettera di Papa Benedetto”. “Una Chiesa che vuole essere sempre più madre e maestra non può permettere che ci siano ferite così profonde, colpe così gravi: soprattutto perché è l’immagine stessa della Chiesa che viene ferita, colpita”, si legge nella nota dell’Ac: “Siamo dunque vicini alle vittime – spiega Miano - ma nello stesso tempo chiediamo ai giovani, a quanti sono stati traditi da sacerdoti e educatori di non dimenticare che ‘nella chiesa che voi troverete Gesù Cristo’”, come scrive il Papa. L’Ac rivolge, infine, una “parola” ai “tanti ingiustamente coinvolti” negli abusi, molti dei quali “non hanno retto alle accuse infamanti e hanno preferito compiere un gesto estremo togliendosi la vita o il loro cuore ha ceduto di fronte alla pesantezza delle colpe non commesse”.

SIR