Il card. Paul Augustin Mayer (foto) “lascia il ricordo indelebile di una operosa esistenza spesa con mitezza e rettitudine nell’adesione coerente alla propria vocazione di monaco e di pastore pieno di zelo per il Vangelo e sempre fedele alla Chiesa”. Benedetto XVI ricorda con queste parole commosse il porporato benedettino tedesco, morto stamani all’età di 98 anni. In un telegramma all’Abate primate dei Benedettini confederati, dom Notker Wolf, il Papa rammenta il qualificato impegno del card. Mayer “nell’ambito liturgico e in quello delle università e dei seminari e specialmente l’apprezzato servizio alla Santa Sede”. Il Pontefice ricorda gli incarichi del porporato bavarese “prima nella commissione preparatoria del Concilio Vaticano II” e “poi in diversi dicasteri della Curia Romana”. Il Papa assicura le sue preghiere per il porporato e i suoi confratelli che “piangono la scomparsa di un così generoso discepolo di Cristo”. Le esequie del card. Mayer si terranno lunedì prossimo, alle ore 11.30, all'Altare della Cattedra della Basilica Vaticana. Il rito sarà celebrato dal cardinale decano Angelo Sodano. Al termine della Celebrazione Eucaristica, Benedetto XVI rivolgerà la sua parola ai presenti e presiederà il rito dell'Ultima Commendatio e della Valedictio. Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e presidente emerito della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", il card. Mayer avrebbe compiuto 99 anni il prossimo 23 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II al quale aveva partecipato come segretario della Commissione preparatoria, aveva ricevuto l’ordinazione episcopale da Paolo VI nel 1972. Nel 1988 era stato creato cardinale da Giovanni Paolo II. Con la scomparsa del porporato tedesco, il Collegio cardinalizio risulta composto da 180 cardinali, dei quali 108 elettori e 72 non elettori.