domenica 16 maggio 2010

Le nomine del Papa. Entro giugno cambi alla guida di importanti dicasteri e la creazione di un nuovo. Come cambierà la geopolitica della Curia romana

Un giro di nuove nomine si annuncia in Vaticano per la fine di giugno. Benedetto XVI ha deciso che sarà il vescovo di Basilea, mons. Kurt Koch, a sostituire il cardinale dimissionario Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e Presidente della Commissione per le Relazioni Religiose con gli Ebrei. Tra i candidati c'era anche mons. Bruno Forte, attuale arcivescovo di Chieti-Vasto, teologo e poeta stimato dal Papa, ma la presenza in Curia di un gran numero di italiani ha favorito lo svizzero. L'unica nomina a capo dicastero per un italiano sarà invece quella di mons. Rino Fisichella, alla testa di un nuovo organismo per la rievangelizzazione: per i Santi Pietro e Paolo patroni di Roma, il 29 giugno, dovrebbe anche essere pronto il Motu Proprio con cui il Papa annuncerà la creazione del nuovo Pontificio Consiglio. Mons. Fisichella lascerà quindi il rettorato alla Pontificia Università Lateranense, dove appare certa l'assegnazione dell'incarico al salesiano Enrico dal Covolo. Ma non aumenterà nella Curia romana il numero degli italiani, perchè esce di scena il card. Giovanni Battista Re, che come è noto sarà sostituito dall'australiano George Pell, nelle mani del quale la "macchina" delle nomine vescovili dovrebbe fare un salto di qualità. Il nunzio in Italia, mons. Giuseppe Bertello, da parte sua, non è affatto in corsa per la Congregazione dell'Evangelizzazione dei Popoli, che non è vacante: il card. Ivan Dias non ha infatti nemmeno completato il suo primo quinquennio. In uscita è invece il card. Franc Rodè che lascia per raggiunti limiti di età la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica. Tra i possibili sostituti di quest'ultimo c'è l'attuale segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica mons. Jean-Louis Brugues, domenicano e già arcivescovo di Angers. Si tratterebbe di una nomina che va nella stessa direzione di quella di Pell, perchè Brugues è un fedelissimo del Papa e condivide con lui e Pell il desiderio di combattere sia qualunque aquiescenza verso i pedofili che il carrierismo ecclesiastico e l'affarismo, mali forse meno gravi, ma assai più diffusi. Altra nomina attesa, e che dovrà andare nella stessa direzione, è quella del delegato pontificio per i Legionari di Cristo. Difficilmente sarà uno dei cinque visitatori perchè essi sono vescovi diocesani e in Vaticano si dice che non è bene "spogliare un altare per vestirne un altro". Nella visita apostolica, con un ruolo di consulente per i centri accademici della Legione, è stato coinvolto anche il rettore uscente della Gregoriana, il canonista Gianfranco Ghirlanda, gesuita di grande esperienza ed equilibrio. Ci sono poi diversi curiali e ex superiori di istituti religiosi di riconosciuta saggezza che potrebbero dedicarsi a tempo pieno all'incarico.

Agi, Ansa