martedì 15 giugno 2010

Dopo le dimissioni forzate e l'archiviazione dell'accusa di abusi mons. Mixa vorrebbe essere riabilitato. Il vescovo è stato ricevuto dal card. Re

Continua a far discutere il vescovo tedesco Walter Mixa. Il presule si è dimesso a inizio maggio per una serie di accuse che vanno dalla malversazione finanziaria all'alcolismo, al maltrattamento di giovani e all'abuso sessuale. Accusa, quest'ultima, poi archiviata dalla procura di Ingolstadt che aveva aperto nelle scorse settimane un fascicolo a carico del presule. Per reazione, ora Mixa vorrebbe se non un reintegro, almeno una riabilitazione. Così, almeno, riporta da giorni la stampa tedesca. Quel che è certo è che Mixa, vescovo scelto per la diocesi bavarese di Augusta all'inizio del Pontificato di Joseph Ratzinger, è tornato a vivere da alcuni giorni nel vescovado. Ma la Sueddeutsche Zeitung ha scritto, alcuni giorni fa, che il vescovo è stato a Roma ed è stato anche ricevuto alla Congregazione per i vescovi, il dicastero guidato dall'uscente card. Giovanni Battista Re, responsabile tanto dell'istruttoria che portò alla sua nomina nel 2005, quanto, adesso, della gestione del delicato 'dossier Mixa'. Al card. Re Mixa avrebbe consegnato una lettera di tre pagine nella quale respinge tutte le accuse salvo quella di aver dato qualche ceffone a dei ragazzini all'epoca in cui era ancora parroco. L'agenzia stampa austriaca Kath.net dà voce a chi ritiene che Mixa sia stato vittima di "intrighi interni alla Chiesa". Il vescovo Mixa è sempre stato una personalità controversa. Le sue prese di posizioni conservatrici hanno sollevato spesso polemiche e gli hanno guadagnato l'ostitilità di ampi settori del cattolicesimo tedesco. Dopo che in Germania è scoppiato il caso della pedofilia, con denunce emerse dai decenni scorsi e accuse che hanno lambito anche il presidente dei vescovi Robert Zollitsch, la posizione di Mixa è divenuta insostenibile per i suoi stessi confratelli. Il vescovo ha rassegnato le dimissioni dopo che il Papa aveva ricevuto in Vaticano, per un vertice straordinario, mons. Zollitsch, il vescovo di Monaco Reinhard Marx e il vicario dello stesso Mixa, Anton Losinger. Ora la Conferenza Eepiscopale reagisce con un 'no comment' agli ultimi episodi e anche la diocesi di Augusta si trincera dietro il silenzio. Sulla stampa tedesca, trapelano voci anonime della diocesi di Augusta: "Mixa vive in un mondo di fantasia".

Apcom