L'infedeltà del clero e la perdita di identità da parte dei cristiani rappresentano un pericolo maggiore delle persecuzioni. Lo ha detto mons. Velasio De Paolis, il religioso scalabriniano nominato da Papa Benedetto XVI delegato pontificio per i Legionari di Cristo, durante un incontro pubblico svoltosi lo scorso 30 luglio a Casperia, in provincia di Rieti, e rilanciato dall'agenzia Zenit. Tuttavia, ha precisato, ''la testimonianza cristiana non si identifica con il martirio. Il martirio è una manifestazione suprema ma la pratica quotidiana del cristianesimo è la carità, l'amore. Perchè l'amore è superare se stessi, è uscire da se stessi, fare dono di se stessi che è qualcosa che facciamo ogni giorno quando perdoniamo all'altro, quando dimentichiamo l'offesa''. Per questo, ''il Papa esige giustamente il riconoscimento dei diritti e il rispetto per i cristiani ma soprattutto denuncia l'infedeltà che c'è all'interno della Chiesa''.
Asca