lunedì 6 settembre 2010

Giornata Mondiale della Gioventù 2011. Don Anselmi: dovevamo aspettarci che il Papa riportasse l'attenzione su Gesù e sul costruire l'amicizia con Lui

“Il vero ‘caso serio’ è incontrare il Signore. Per la vita di un giovane i problemi quotidiani sono quelli legati alla scuola, al trovare un lavoro, a superare gli esami universitari, a farsi una famiglia, ad avere una certa sicurezza economica. Benedetto XVI ha affermato che il vero problema della vita è la costruzione dell'amicizia con il Signore”. Così don Nicolò Anselmi, responsabile del Servizio nazionale della CEI per la Pastorale giovanile commenta all'agenzia SIR il Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid 2011, diffuso lo scorso venerdì. “Dovevamo in un certo senso aspettarcelo che il Papa riportasse l'attenzione su Gesù. Con grande facilità, giovani e adulti, sono distratti da questioni sociali, culturali, economiche, relazionali. Benedetto XVI ha ricordato che la vera questione è incontrare il Signore” afferma don Anselmi. “Il Papa ha spiegato che l'unione di ogni giovane e di ogni persona con Gesù non è una realtà da costruire: la vita di Fede è un'esperienza da vivere” attraverso “i Sacramenti, il servizio con i poveri, nell'ascolto della Parola di Dio, nell'approfondimento della catechesi, nell'appartenenza alla comunità cristiana”.

SIR