sabato 16 ottobre 2010

Domani la canonizzazione di sei Beati. Tra loro Mary MacKillop, la prima Santa australiana, scomunicata per aver denunciato un prete pedofilo

Benedetto XVI celebrerà domani mattina in Piazza San Pietro la solenne Messa di canonizzazione di sei Beati. Sono attesi 50mila fedeli provenienti in particolare da Polonia, Canada, Spagna, Australia ed Italia. Saranno inoltre presenti delle delegazioni ufficiali dai Paesi dei nuovi Santi. Si tratta di figure straordinarie, vissute in tempi e luoghi diversi, ma uniti nel testimoniare con fede, speranza e carità il messaggio salvifico del Vangelo.
“Credi in ciò che Dio sussurra al tuo cuore. Credi in Lui. Credi nel potere dello Spirito dell’amore”: si può riassumere in queste sue parole la vita e l’opera straordinaria di Mary MacKillop (nella foto Benedetto XVI prega sulla sua tomba), la prima Santa australiana, fondatrice della Congregazione delle Suore di San Giuseppe del Sacro Cuore. In una terra ancora aspra come l’Australia del XIX secolo, la futura Santa si impegnò in modo instancabile per i più poveri e in particolare per offrire educazione a tutti i bambini bisognosi. La giovane religiosa, che nel 1867 prese il nome di Maria della Croce, superò con fiducia e spirito di obbedienza, le malattie che l’affliggevano e le incomprensioni all’interno della Chiesa che arrivarono fino alla scomunica temporanea da parte del vescovo di Adelaide. Nel luglio del 2008, durante la GMG di Sydney, Benedetto XVI ha riconosciuto che “il suo appello per la giustizia in favore di coloro che venivano trattati ingiustamente e il suo esempio di santità sono diventati una fonte di ispirazione per tutti gli australiani”. La prima santa australiana venne scomunicata per aver denunciato un prete pedofilo. Lo ha rivelato un documentario della televisione pubblica australiana Abc. Nel 1870, MacKillop e altre suore del suo ordine denunciarono un prete che commetteva abusi su minori: il sacerdote venne rispedito in Irlanda ma il vicario generale della diocesi di Adelaide, dove operava l'ordine, volle punire la futura santa e la scomunicò per ''insubordinazione'' nel 1871. La scomunica venne quindi tolta dal vescovo dopo un anno, ma Mary si recò l'anno successivo a Roma per ottenere l'approvazione papale del suo ordine, che arrivò in via definitiva nel 1888.
Figlio della Polonia, il Beato Stanislao Kazimierczyk, sacerdote dell'Ordine dei canonici regolari lateranensi, visse nel XV secolo a Cracovia. Umile, paziente e pieno di zelo, il nuovo Santo, molto amato da Giovanni Paolo II, fu un educatore di giovani religiosi. Apostolo dell'Eucaristia, nella sua vita si contraddistinse inoltre per l’attenzione verso i poveri e per la diligenza con la quale preparava le sue omelie, che gli procurarono una grande stima dei fedeli e frutti in abbondanza.
Esempio di Santo della carità è il religioso canadese André Alfred Bessette, vissuto tra il XIX e XX secolo. Rimasto orfano di entrambe i genitori quando era ancora un bambino, fu accolto dalla Congregazione di Santa Croce. A Fratel Bessette venne affidato l'incarico di portiere del collegio di Nostra Signora delle Nevi, vicino Montreal. In questo umile servizio, il Beato Bessette seppe accogliere e consolare i poveri, gli afflitti, i malati. Un servizio di carità straordinario che raggiunse il cuore di una moltitudine di persone: al suo funerale, nonostante il freddo dell’inverno canadese, un milione di persone si recò a rendergli l’estremo saluto.
Nello stesso periodo, in Spagna, visse la Beata Candida Maria di Gesù Cipitria y Barriola, che, nonostante fosse semi-analfabeta, umile e priva di risorse economiche, riuscì a fondare la Congregazione delle Figlie di Gesù, particolarmente impegnata nell’opera di formazione cristiana dei fanciulli. Una Congregazione presente oggi in 17 Paesi di quattro continenti. Figura di intensa spiritualità, ebbe sempre fiducia nel Signore. Amava ripetere: “Quanto maggiore è la mia miseria, tanto più spero nella misericordia di Dio”.
“Donna profeta della nuova evangelizzazione” è l’appellativo con cui si distingue l’intuito vocazionale e carismatico della religiosa Giulia Salzano, figlia della Campania dell’Ottocento. Per la sua costante preoccupazione di far passare, attraverso l’insegnamento e la testimonianza, la dottrina e la vita di Cristo, fondò la Congregazione delle “Suore catechiste del Sacro Cuore”. Della nuova Santa, Benedetto XVI ha detto: “Lasciamoci catechizzare ancora una volta da colei che ha fatto della sua vita, una vita per la catechesi”.
Marchigiana, vissuta nel XV secolo, è infine la Beata Battista Camilla da Varano, nella quale troviamo in splendida armonia misticismo e carità. Monaca clarissa, la nuova Santa scrisse nel corso degli anni diversi testi di letteratura mistica che per la loro levatura furono apprezzati anche da personalità come San Filippo Neri. Tante le prove che sopportò nella sua vita, in particolare l’aridità dell’anima che durò cinque anni, in cui sperimentò il silenzio di Dio. Accolse la sua morte, dopo 43 anni trascorsi nell’intimità claustrale, con l’ansia di uscire “dal carcere del corpo per essere con Cristo”.

Radio Vaticana, Asca