Radio Vaticana
venerdì 24 dicembre 2010
Benedetto XVI accende il lume della pace a conclusione della cerimonia di inaugurazione del presepe di Piazza San Pietro
E’ stato inaugurato nel pomeriggio il tradizionale presepe in Piazza San Pietro, alla presenza del presidente del Governatorato della Città del Vaticano, il card. Giovanni Lajolo. Anche quest’anno, come da tradizione, la sacra rappresentazione s’ispira ai racconti evangelici e insieme si arricchisce di suggestioni lontane. Un’umile grotta accoglie al centro la Sacra Famiglia. Le rendono omaggio, alla destra, i pastori e i Re Magi, tratti dalla composizione allestita nel 1842 da San Vincenzo Pallotti, nella chiesa romana di Sant’Andrea della Valle. Alla sinistra invece 9 personaggi, fra uomini, donne e bambini, intenti a suonare strumenti davanti a ceste di frutta e una rete ricolma di pesci: vengono in dono al Papa dalle Filippine, per i 60 anni delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede, e mettono in scena la rappresentazione della famiglia dove il padre è il pilastro e la madre la luce che illumina e guida. “Nelle Filippine la Chiesa è libera operosa”, ha ricordato ai presenti il card. Lajolo, il cui pensiero ha poi raggiunto i tanti cristiani nel mondo perseguitati per ragioni di fede: “Purtroppo lo stesso non si può dire di altri Paesi, dove invece la Chiesa non è così libera e dove i cristiani questa notte non possono celebrare con gioia il Natale, perché la loro fede è minacciata! E questo ci riempie di dolore, pensando che il Natale vuole essere proprio dono di amore per tutti”. Un messaggio universale quello del presepe, ha detto il porporato, che esorta tutti i popoli alla pace e alla fraternità: “Quest’anno vogliamo anche pregare in modo particolare perché questo mistero così umano, così dolce tocchi il cuore di tutti gli uomini e li muova a pensieri di umanità, di fraternità, di comprensione reciproca”. Un messaggio, ha poi aggiunto, che si può comprendere solo attraverso l’ascolto umile della sua Parola. Quindi l’intervento finale del Papa, che dalla finestra del suo studio privato, nel Palazzo Apostolico, ha acceso il Lume della Pace. A rischiarare la notte su Piazza San Pietro, come la storia dell’umanità redenta da Cristo.