martedì 28 dicembre 2010

Padre Lombardi: l'intenso 2010 del Papa tra l'invito al rinnovamento della Chiesa dopo lo scandalo abusi e il suo caratteristico modo di comunicare

Cinque viaggi internazionali, quattro visite pastorali in Italia, un’Esortazione apostolica, un Concistoro e un sinodo, 45 udienze generali con quella di domani, un libro intervista. Sono alcuni dei numeri che hanno caratterizzato il 2010 di Benedetto XVI. Un anno, ha riconosciuto il Papa nel discorso alla Curia Romana, segnato dallo scandalo degli abusi da parte di membri del clero. Il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi (nella foto con Benedetto XVI), ai microfoni della Radio Vaticana, ha traccianto il bilancio dell'anno che si va per concludere. ''Il problema di quest'anno - ha detto il gesuita - non è del tutto nuovo. In Paesi come gli Stati Uniti si era posto giaà una decina di anni fa con grande intensità. Anche in Irlanda il problema risale agli anni passati e, nel corso del 2009, era già stato affrontato dal Papa, insieme ad alcuni vescovi irlandesi: il Papa aveva annunciato la sua lettera ai cattolici d'Irlanda su questo tema''. E tuttavia ''è vero che nel corso di quest'anno il problema si è posto con forza anche in altri Paesi europei e questo ha suscitato notevole reazione e sconcerto''. ''Il Pontefice - ha proseguito Lombardi - ha fatto molti atti e molti interventi, che sono stati esemplari, su come affrontare, e con quale spirito, questo problema. Ha dimostrato con l'ascolto delle vittime in varie occasioni un atteggiamento di prontezza ad ascoltare, a capire, a partecipare alla sofferenza. Ha invitato in molti casi la Chiesa a un rinnovamento profondo: ricordiamo il discorso finale dell'Anno Sacerdotale che ci ha toccato tutti molto profondamente''. Per il portavoce vaticano, Benedetto XVI ''ha anche incoraggiato concretamente tutti quelli che si impegnano nel campo della prevenzione, del risanamento di queste ferite. Siamo quindi nella giusta direzione per superare il dramma di questo scandalo, che ha ferito profondamente tante persone, ma che deve essere preso come occasione per un rinnovamento, per una capacità di ascolto, per una riflessione in profondità su tutti i temi''. ''Non solo, dunque - ha concluso il direttore della Sala stampa vaticana - sul tema della santità sacerdotale, ma anche sui temi della sessualità e del rispetto della persona nel mondo di oggi, dove tante volte questo rispetto manca proprio per quanto riguarda la dimensione della sessualità e dell'affettività. Da questo grande dramma io spero possa venire per la Chiesa un impulso di rinnovamento e anche di impegno su frontiere più approfondite per un servizio alla dignità della persona umana, alla santità della vita''.
''Noi continuiamo a scoprire le caratteristiche specifiche di Papa Benedetto XVI nella direzione della comunicazione - ha spiegato il gesuita -. Vi era l'idea che fosse un Papa non comunicativo, rispetto al suo grande predecessore. In realtà, sta trovando delle formule che sono sue, caratteristiche, ma nuove - anche da parte di un Papa - per comunicare il messaggio''. ''Pensiamo - ha proseguito padre Lombardi - allo stesso libro 'Gesù di Nazareth' di cui stiamo attendendo il secondo volume e di cui poi speriamo di avere il completamento con un terzo volume: un libro di carattere teologico-spirituale, scritto personalmente da un Papa teologo è anch'esso una grande novità di questo Pontificato, come lo è anche il libro-intervista. Questo mostra certamente la riflessione e la ricerca da parte del Papa di trovare le vie adatte e consone, anche, alla sua personalità comunicativa. Vorrei aggiungere anche le altre forme classiche della sua comunicazione, che sono le omelie, le catechesi o i grandi discorsi. Le omelie, in particolare, qualificano il servizio di questo Papa come un grande contributo alla sintesi fra teologia e spiritualità per la Chiesa di oggi: è un maestro di omiletica per la Chiesa intera''. Tra le novità di quest’anno, Lombardi mette in rilievo in particolare la costituzione del Pontificio Consiflio per la promozione della Nuova evangelizzazione, che se "è stata forse una sorpresa", è un messaggio "molto chiaro: il messaggio della priorità dell’annuncio, dell’annuncio del Vangelo, nella missione della Chiesa anche in situazioni difficili". Quanto alle persecuzioni, "di solito, pensando alle difficoltà dei cristiani, guardiamo principalmente al Medio Oriente – ha osservato Lombardi – però è vero, purtroppo, che anche in tante altre regioni del mondo ci sono problemi". A tale proposito, ricordando che "il termine 'cristianofobia' è stato usato per la prima volta dal Papa nel discorso alla Curia romana", il portavoce ha rilevato che "è qualcosa che riguarda anche i nostri Paesi e le nostre culture: questo tentativo di emarginare dalla vita pubblica, in particolare, i segni cristiani e le espressioni della vita cristiana". Insistere sul tema della libertà religiosa "è stato uno dei messaggi più significativi del Santo Padre durante il viaggio nel Regno Unito...in particolare nel discorso a Westminster Hall". Riguardo al Medio Oriente, padre Lombardi ha sottolineato come "purtroppo ci sono stati, anche dopo il Sinodo dello scorso ottobre, segni di violenza e di difficoltà per i cristiani come l’attentato alla chiesa di Baghdad". Ultimamente, poi, nuove violazioni si sono registrate "in India, nelle Filippine e in altre parti dell’Asia", ma, conclude padre Lombardi, "ciò che ci ha molto addolorato" specie "in questi ultimi mesi, sono i problemi posti alla libertà di religione, di coscienza dei cristiani in Cina".

Radio Vaticana, Asca, Avvenire