Asca
venerdì 14 gennaio 2011
Il card. Amato: una corsia preferenziale per la causa di Beatificazione di Wojtyla, ma sul rigore e l’accuratezza procedurale non ci sono stati sconti
La causa di Beatificazione di Giovanni Paolo II ha ''avuto due facilitazioni''. Lo ha detto il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, card. Angelo Amato (nella foto con Benedetto XVI), intervistato alla Radio Vaticana dopo l'annuncio della firma del decreto da parte del Papa questa mattina. La prima facilitazione, ha detto il porporato, ''riguarda l'esonero pontificio dall'attesa dei cinque anni per il suo inizio, e la seconda il passaggio per una corsia preferenziale, che non la mettesse in lista di attesa''. ''Però - ha precisato il card. Amato -, per quanto riguarda il rigore e l'accuratezza procedurale non ci sono stati sconti. La causa è stata trattata come le altre, seguendo tutti i passi previsti dalla legislazione della Congregazione delle Cause dei Santi. Anzi, se posso avanzare una mia prima constatazione, proprio per onorare degnamente la memoria di questo grande Pontefice, la causa è stata sottoposta a uno scrutinio particolarmente accurato, per fugare ogni dubbio e superare ogni difficoltà''. Il miracolo attribuito a Giovanni Paolo II è la guarigione dal morbo di Parkinson della francese Suor Marie Simon Pierre. ''La malattia - racconta il card. Amato - fu diagnosticata nel 2001 dal medico curante e anche da altri specialisti. La suora ricevette le cure relative, che ovviamente più che guarirla, ne attenuavano in parte i dolori''. Per il card. Amato, ''alla notizia della scomparsa di Papa Woityla, affetto dallo stesso morbo, suor Marie e le consorelle iniziarono a invocare il defunto Pontefice per la guarigione. Il 2 giugno 2005, stanca e oppressa dai dolori, la religiosa manifesta alla Superiora l'intenzione di voler essere esonerata dal lavoro professionale. Ma la superiora la invita a confidare nella intercessione di Giovanni Paolo II. Ritiratasi, la suora passa una notte tranquilla. Al risveglio si sente guarita. Sono scomparsi i dolori e non sente alcun irrigidimento nelle articolazioni. Era il 3 giugno 2005, festa del Sacro Cuore di Gesù. Interrompe subito la cura e si reca dal medico curante, il quale non puo' che constatarne la guarigione''.