Zenit
martedì 18 gennaio 2011
La benedizione del Papa ai nuovi sacerdoti dell'Ordinariato per gli ex anglicani. Mons. Nichols: cruciale la funzione del Pontefice nell'unità
Benedetto XVI ha inviato le proprie benedizioni ai tre ex cescovi anglicani ordinati come primi sacerdoti cattolici del nuovo Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham. Keith Newton, Andrew Burnham e John Broadhurst sono stati ordinati sacerdoti cattolici sabato nella Cattedrale di Westminster per l'Ordinariato di Inghilterra e Galles, eretto di recente. Padre Newton è stato nominato dal Papa primo ordinario per dirigere la comunità. In un messaggio letto sabato durante la cerimonia di ordinazione, il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il card. William Levada, ha comunicato che il Papa gli ha chiesto “di trasmettere che imparte cordialmente la sua benedizione apostolica agli ordinandi Andrew Burnham, John Broadhurst e Keith Newton, così come alle loro mogli e ai membri della loro famiglia e a tutti gli altri partecipanti a questo rito solenne”. Il cardinale ha detto che si trattava di “un'occasione di grande gioia sia per loro che per la Chiesa in generale”. I tre nuovi sacerdoti ordinati sono sposati e hanno figli. “Prego perché Dio li benedica in abbondanza, e anche per gli altri chierici e fedeli che si stanno preparando a unirsi a loro in piena comunione con la Chiesa Cattolica”, ha confessato. “Nell'incertezza che comporta inevitabilmente ogni periodo di transizione, voglio assicurarvi tutta la nostra ammirazione e la nostra preghiera solidale”, ha aggiunto, indicando che lo stabilimento del nuovo Ordinariato “segna un momento unico e storico nella vita della comunità cattolica di questo Paese”. Allo stesso modo, ha espresso la speranza che “porti grandi benedizioni non solo alle persone direttamente coinvolte, ma a tutta la Chiesa”. Nella sua omelia durante la Messa di ordinazione, l'arcivescovo di Westminster Vincent Nichols ha sottolineato: “Quella di oggi è un'opportunità unica che segna un nuovo passo nella vita e nella storia della Chiesa cattolica”. “Ringrazio molto la Chiesa d'Inghilterra che ha riconosciuto la vostra sincerità e integrità nel compiere questo viaggio e vi ha assicurato le sue preghiere e i suoi auguri”, ha detto il presule. “Il primo di loro – ha affermato – è Rowan, arcivescovo di Canterbury, con la sua visione caratteristica e la sua generosità di cuore e di spirito”. “Oggi rendiamo grazie per la preziosa leadership del Santo Padre nello stabilire il primo Ordinariato personale”, ha dichiarato l'arcivescovo. “Le sue intenzioni sono chiare – ha continuato –. E', come ha detto, un 'gesto profetico'”. “Si tratta di contribuire all'obiettivo più ampio dell'unità visibile tra le nostre due Chiese, aiutandoci a capire nella pratica come i nostri patrimoni di fede e vita possono rafforzarci reciprocamente nella nostra missione attuale”. “La ricerca dell'unità visibile della Chiesa resta un imperativo”, ha proseguito il presule. “In essa, la funzione del successore di San Pietro è cruciale”, ha indicato. “Il ministro del Papa con l'unità visibile della Chiesa è fondamentale per la fede della Chiesa Cattolica”. “E' fondamentale per la fede di quanti entrano in piena comunione in questo Ordinariato. E' fondamentale per il benvenuto, l'incoraggiamento e il sostegno che la comunità cattolica di Inghilterra e Galles fornisce al loro sviluppo e a tutti coloro che cercano di farne parte”. Mons. Nichols ha quindi sottolineato “il compito del sacerdote ordinato: pronunciare con fiducia il perdono di Dio e portare la pace a un'anima agitata e a un mondo agitato”. “La nostra missione è caratterizzata dalla ferita. Una missione per un mondo ferito; una missione affidata a una Chiesa ferita”, ha riconosciuto. “Le ferite del peccato sono il nostro compito – ha concluso l'arcivescovo –. Le ferite di Cristo, anche quelle che abbiamo provocato noi, sono anche la nostra consolazione e la nostra forza”.